Pompei riavrà finalmente il suo Antiquarium. Oggi sarà riaperto dopo tre anni di lavori e un impegnativo riallestimento il museo archeologico che raccoglie alcuni dei reperti provenienti dagli scavi di Pompei, ma anche di Ercolano, Stabiae e Oplontis
 
Realizzato nel 1870 da Giuseppe Fiorelli, bombardato nel 1943 e riallestito nel 1948 da Amedeo Maiuri, l'Antiquarium ha subito l'ennesimo sfregio nel 1980 con il terremoto. Da allora è rimasto chiuso e dopo la prima riapertura nel 2016 solo per esposizioni temporanee, da oggi apre in una veste tutta nuova.
Il nuovo Antiquarium è stato infatti ripensato, ristrutturato e trasformato in un vero e proprio "museo della città", che ne racconta la storia, dall'epoca sannitica alla distruzione del 79 dopo Cristo. E nello stesso tempo ne esporrà i tesori più preziosi insieme ad una gran parte delle scoperte clamorose degli ultimi scavi.
L'allestimento del nuovo Antiquarium di Pompei
IL PERCORSO DI VISITA 
Viene così restituita al bene comune uno spazio, completamente rinnovato, che rimanda a quella che fu la prima concezione museale di Amedeo Maiuri e che costituirà un percorso di introduzione alla visita del sito. Attraverso i reperti più rilevanti è ripercorsa la storia di Pompei dall’età sannitica (IV secolo a.C.) no alla tragica eruzione del 79 d.C., con particolare evidenza all’inscindibile relazione con Roma. 

Oltre a celebri testimonianze dell’immenso patrimonio pompeiano, come gli affreschi, della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro, sono qui esposti anche i rinvenimenti dei più recenti scavi condotti dal Parco Archeologico: dai frammenti di stucco in I stile delle fauces della Casa di Orione al tesoro di amuleti della Casa con Giardino, agli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana. 

L'allestimento del nuovo Antiquarium di Pompei

La sequenza espositiva conta 11 sale espositive suddivise in sezioni cronologiche (Prima di Roma, Roma vs Pompei, Pompeis dif cile est, Tota Italia, A fundamentis re cere e L’ultimo giorno, che ricostruisce la storia della città. 

Spazio sarà infine dedicato agli sforzi dei soprintendenti e agli studi di archeologi e scienziati che dalla fine del Settecento si sono susseguiti per restituirci e fare rinascere l’antica "Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum".

In particolare sono approfondite le figure di Giuseppe Fiorelli, che per primo inaugurò l’Antiquarium nel 1864 e Amedeo Maiuri, che ne ampliò gli spazi, entrambe figure storiche dell’archeologia e di Pompei. 

Uno degli ultimi ritrovamenti: il calco di un giovane schiavo e uomo adulto

INFORMAZIONI DI VISITA
Si può accedere al sito di Pompei oltre che dall'ingresso di Piazza Anfiteatro, già attivo, anche dal varco di Piazza Esedra con immissione nel percorso di visita, segnalato all'interno degli scavi, allo scopo di assicurare una visita in sicurezza del sito e nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie anti Covid.
 
L’accesso all’Antiquarium consigliato è da Piazza Esedra ed è incluso nella tariffa di ingresso al sito archeologico.
 
Dal 25 gennaio sarà possibile acquistare il biglietto sia on-line con icketone, unico rivenditore ufficiale autorizzato, sia presso le casse automatiche di Piazza Esedra e di Piazza Anfiteatro. Presso i due ingressi sarà possibile richiedere un servizio visite guidate, dalle ore 9 alle 13.