Operai e allestitori lavorano a più non posso affinché per l'inaugurazione ufficiale (il giorno 9) della mostra Arts & Foods in Triennale, padiglione cittadino di Expo, tutto sia perfetto. Il curatore Germano Celant si aggira e prende le ultime decisioni sull'allestimento, ma regna un'operosità non caotica. Tutti sanno apparentemente cosa fare e lo fanno. Il progetto di allestimento di Italo Rota scolpito bene in testa. Aggirarsi per le sale seguendo i diversi percorsi di visita è un viaggio nella storia dell'arte e del design a partire dal 1851, anno della prima esposizione universale a Londra. La mostra, che si sdoppia tra Rituali e Cucine e Ultracorpi, è un invito a perdersi e ritrovarsi tra arredi e oggetti che raccontano i cambiamenti storici e culturali intorno alla cucina, come luogo fisico e concettuale.

 

DA GAUGUIN A WARHOL

Seguendo il percorso storico ci si ritrova immersi in mondi diversi che vanno dal classico caffè che serve Campari, alla cucina futurista alla quale Marinetti aveva anche dedicato un apposito Manifesto, ci sono poi le cucine virtuali e quelle da autogrill, l'angolo di ristorante di Daniel Spoerri e i dipinti di Gauguin, Ensor e Braque. Mano e mano che si procede nella visita si arriva alla contemporaneità che è fatta di zuppa Campbell di Andy Warhol e di casette di pane di Urs Fischer, di igloo coperti da pane azzimo di Mario Merz e di sushi in stoffa dello stilista giapponese Issey Myiake, fino al McDonald's polemico di Tom Sachs. A proposito di Warhol, attenti al corridoio con ingresso basso dove sono appesi i disegni che l'artista americano amava fare delle sue incredibili collezioni di giocattoli. La porta è pensata in scala ridotta perché quella è un'area per bambini, è loro insomma. Poi se per forza vorranno entrare anche gli adulti... toccherà abbassarsi!

 

UN GIARDINO CHE RIPRENDE VITA

Uno dei punti di forza di questo allestimento è che prosegue anche verso l'esterno. Tra le opere allestite in giardino molto belli il ketchup gonfiabile gigante dell'artista americano McCarthy e un enorme tavolo di Renzo Piano. Ma quello che stupisce di più è il restauro completo della fontana di De Chirico, i celebri Bagni misteriosi, che tornano allo splendore originale con i colori vivaci pensati dall'artista, e recuperano anche l'elemento fondamentale sparito da tempo: l'acqua.

Pranzare all'aperto con vista sull'arte, soprattutto se gastronomica, è un perfetto modo di scoprire questo allestimento della Triennale. Un assaggio di Expo che, dal 9 aprile al 1° novembre, riunisce arte, design, architettura, moda in un sincretismo creativo che non lascia indifferenti (e fa venire anche un certo appetito).

 

Info: www.triennale.org

Biglietto ridotto per i soci Tci.