Il primo ritratto di Mussolini, dipinto a olio dall’amico Pietro Angelini nel 1910, in cui il giovane è arrestato dai carabinieri a Predappio dopo una conferenza sovversiva. La lettera di Mussolini allo scrittore Alfredo Polledro, scritta il 2 aprile 1905, in cui Benito confida i propri tumulti interiori, uniti a pensieri sul socialismo e sulla “causa della Rivoluzione”. Ma anche la fotografia originale del 1897 della scolaresca dell’istituto magistrale Carducci di Forlimpopoli, in cui è ritratto anche il quattordicenne Benito; il primo opuscolo pubblicato da Mussolini a Losanna nel 1904 dal titolo “L’uomo e la divinità”, in cui lui nega l’esistenza di Dio; cartoline con l’immagine di Mussolini come direttore dei giornali “Avanti” (1912) e “Il Popolo d’Italia” (1914). Sono alcuni dei materiali inediti o poco noti visibili nella prima mostra storica sugli anni giovanili di Benito Mussolini, inaugurata nella casa natale di Predappio, in provincia di Forlì-Cesena. 

Le opere provengono da collezioni private e archivi di Stato (tra cui quelli di Forlì, Trento, Losanna), con documenti mai esposti finora in Italia o all’estero. Lettere, cartoline, fotografie, articoli di giornale, opuscoli, ritratti e tanto altro ancora, scelti e curati da un Comitato scientifico di fama internazionale. Tra i 14 studiosi interpellati, figurano Maurizio Ridolfi, ordinario di Storia Contemporanea e preside della Facoltà di Scienze Politiche, Università della Tuscia - Viterbo; Roberto Balzani, ordinario di Storia Contemporanea – Università di Bologna; lo storico e scrittore Vittorio Emiliani. 

“Questa mostra – spiega Giorgio Frassineti, sindaco di Predappio – non tratta il periodo fascista di Mussolini, né racconta la sua figura di Duce. Oggi infatti non c’è nulla da negare o da celebrare. Questa esposizione vuole essere una importante analisi storica sui suoi anni giovanili e sulla sua formazione socialista. Non è una mostra ‘politica o politicizzata’ ma solo una occasione per studiare e capire le radici di una vita che ha segnato l’Italia del Novecento”. Non una mostra celebrativa o denigratoria, quindi, bensì uno strumento utile per scoprire un Mussolini poco conosciuto e il suo lato più privato: chi era Benito, come fu da ragazzo? Quale il suo legame con la Romagna? Quali le idee negli anni della giovinezza?

A questa mostra, che tratta del periodo fino al 1914 e si concluderà il 31 maggio 2014, farà seguito una seconda esposizione dedicata al Mussolini interventista nella Prima Guerra Mondiale, in occasione del Centenario dello scoppio della Grande Guerra.

Giorni di apertura, orari e prezzi sul sito www.benitomussolinimostre.com.