Non sono pochi gli italiani che passano lungo la costa da Los Angeles a San Francisco, nel loro “big trip” americano. Sono però pochissimi quelli che si fermano qualche giorno in più a esplorare le meraviglie naturalistiche affacciate sull'oceano Pacifico. La sorpresa di Judith, la nostra guida ad East Anacapa, è emblematica: “Are you Italian? Wow!”. (Sei italiano? Wow!). Quasi fossimo mosche bianche. Eppure, c'è da chiedersi come mai quest'angolo di California sia così meno popolare rispetto a tante altre destinazioni dello Stato: magari le attrazioni non sono così spettacolari rispetto a Yosemite o a Sequoia, ma la colonia di gabbiani davanti a noi, centinaia di uccelli che sbucano da un mare di fiori gialli, l'oceano blu all'orizzonte, non si dimentica facilmente.
 

Benvenuti a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
 
“Sono Western Gulls, gabbiani occidentali. E guarda? Qualche pulcino è già nato in questi giorni” spiega Judith, indicando un uccello dalla cui pancia spunta una piccola testa curiosa. La meraviglia di una nuova vita. Vita che è tornata su queste isole dopo che l'uomo ne fece di tutti i colori, tra Ottocento e Novecento: foche ed elefanti marini massacrati, uccelli cacciati fino all'estinzione, vegetazione ridotta allo stremo a causa di greggi di capre troppo invadenti. “Un mezzo disastro” sussurra Judith, mentre camminiamo sul sentiero in mezzo ai gabbiani “fino al 1938, quando le Channel Islands divennero National Monument”. Ovvero un monumento nazionale, parte dell'esteso e straordinario sistema di aree protette degli Stati Uniti.
Gabbiano occidentale a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
Pulcini di gabbiano occidentale a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
Piano piano, giorno dopo giorno, anno dopo anno, la natura originaria è ritornata, naturalmente con l'aiuto di gente volenterosa che ha provveduto a eradicare le tante specie invasive che erano state portate nel tempo. E oggi le isole, nel frattempo diventate Parco nazionale, sono di nuovo casa di pellicani e falchi pellegrini, nonché di almeno 145 piccole specie endemiche, tra piante e animali. Ovvero forme viventi che non si trovano in nessuna altra parte del mondo.

La costa di East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
Leoni marini a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
IL PUNTO DELL'ISPIRAZIONE 
East Anacapa, l'isola in cui capitiamo un giorno di fine maggio che profuma di primavera, è quella più vicino alla costa, la più facilmente accessibile per mezzo dei traghetti. “Poi il parco ne comprende altre quattro: dovresti vedere che belle, tutte una diversa dall'altra” dice Judith, che – scopriamo - fa la guida volontaria su queste isole da ormai 15 anni. “Ah. It's so amazing, talmente spettacolare. Sembra di essere su un altro pianeta. E pensare che siamo a così poca distanza dalla costa... lo sapevi che questo è uno dei parchi nazionali americani meno visitati?”. Non stentiamo a crederlo: peraltro, ogni giorno il numero di turisti è limitato dalla capacità dei traghetti che fanno la spola con la terraferma. Dall'alto della scogliera, arrivati a quello che è chiamato “Inspiration Point” (facile immaginare il perché) osserviamo l'oceano. Ci sono leoni marini che giocano facendo capriole tra le onde, pellicani che volano appena sopra la superficie, cormorani che scompaiono negli abissi alla ricerca di qualche preda succulenta. All'orizzonte, ecco le altre Anacapa - Middle Anacapa e West Anacapa - in un susseguirsi di pareti a picco, scogli, marosi.
Ci sediamo, osserviamo, contempliamo. Facciamo anche uno spuntino fornito da una compagnia il cui slogan è “Food for Adventure!” - cibo per l'avventura. Mai vista un'organizzazione tanto efficiente: si ordina online quello che si desidera mangiare e si ritira quanto scelto al porto di partenza, tutto impacchettato ecologicamente – panini e insalate escono come gioielli da piccoli deliziosi tapper, che poi si restituiranno vuoti al momento dello sbarco sulla terraferma. Un servizio perfetto anche per chi campeggia sull'isola – l'unico modo per pernottarvi – visto che non ci sono bar o negozi in giro. Ed è tutto buonissimo, anzi, awesome, come direbbero da queste parti. “Dai, sbrigatevi a finire”. Judith ci richiama alla realtà. “Che devo farvi vedere ancora un po' di cose e poi l'ultimo traghetto non parte così tardi”.

Picnic a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla

SNORKELLING NELL'OCEANO

Arriviamo al faro, tra gli ultimi ancora funzionanti della costa californiana. “L'isolamento di Anacapa e delle altre Channel Islands ha presentato sempre delle sfide speciali a chi vi risiedeva” spiega Judith. “Anche perché l'accesso all'isola non è così facile...”. Già, l'accesso: non c'è porto, a East Anacapa. Né spiagge su cui sbarcare: solo scogliere alte e scoscese, su cui si infrangono le onde. Come arrivare in cima alla falesia? “In epoca moderna furono costruiti novanta gradini e una gru per trasportare gente e merce” risponde Judith “anche se certo non si poteva fare niente nei giorni di mare mosso, puoi immaginare il pericolo. Ma pensa soprattutto a quando sull'isola venivano a cacciare gli indiani Chumash, di cui rimangono numerose tracce: arrivavano con le loro canoe di legno, le cui assi erano legate tra loro con corde vegetali...”.
 

Colonia di gabbiani a East Anacapa, Channel Islands - foto Stefano Brambilla
Anche oggi si sbarca e ci si imbarca nello stesso posto di una volta: i gradini nella pietra, ancora visibili, sono stati però rimpiazzati da una solida struttura in metallo, ben ancorata alla roccia. Judith ci fa osservare l'ultima meraviglia di quest'isola: "Vedete quelle alghe? Noi le chiamiamo kelp, sono tipiche dei mari freddi come quest'oceano". Una massa di lunghissime strisce brune galleggianti circonda la barca: complice l'acqua cristallina, si vedono anche fino a qualche metro di profondità. "Sono alghe lunghissime, che dal fondo del mare arrivano fino in superficie. Pesci, molluschi, invertebrati si rifugiano tra i loro steli: una vera e propria foresta subacquea". Viene voglia di vederle più vicino, magari a bordo di un kayak. "Oppure facendo snorkelling, ma con una muta addosso, mi raccomando!". Già ci immaginiamo le stelle marine colorate, i pesci Garibaldi arancioni che nuotano tra il kelp... ma bisognerà ritornare a luglio o ad agosto, quando l'acqua è un po' meno ghiacciata di adesso. Salutiamo Anacapa con la voglia di vederla in altre stagioni. E, quasi a suggellare l'addio, un branco di delfini si mette a saltare intorno alla barca che ci riporta sulla costa. La vita è tornata, alle Channel Islands.
 

Il fondale delle Channel Islands - foto Getty Images
 
INFORMAZIONI
- Info generali sulla California (in italiano) sul sito www.visitcalifornia.com.
- Tutte le info sul Channel Islands National Park sul sito nps.gov/chis. L'isola di East Anacapa, come detto, è la più facilmente accessibile, ma molte altre isole dell'arcipelago sono aperte al turismo. Da visitare prima di sbarcare sulle isole il Centro visite del parco, a Ventura (sulla costa).
- Per conoscere orari dei traghetti e programmi delle escursioni, Island Packers, www.islandpackers.com. Tour in kayak anche con islandkayaking.com.
- La compagnia che fornisce picnic ad hoc, sia per gite giornaliere sia per viaggi di più giorni, è Cip - Channel Islands Provisioners, www.cip.bz

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