Al via dal 23 al 26 settembre la seconda edizione del Treeart Festival a Buttrio, in provincia di Udine. La manifestazione è un'occasione per far dialogare arte, cultura e divulgazione scientifica con un approccio originale e innovativo, coinvolgendo ospiti conosciuti e in grado di affrontare anche le tematiche più complesse con un equilibrio tra approfondimento e leggerezza.
A fare da quinta naturale agli incontri la settecentesca Villa di Toppo Florio e il grande parco botanico che la circonda a Buttrio, un angolo di Friuli tra colline, vigneti e boschi ancora tutto da scoprire. E proprio immerse nel verde saranno installate le gigantesche sculture in legno dell'artista francese Christian Lapie che, dopo aver disseminato le sue opere in mezzo mondo, dal Giappone al Canada, passando per gli Stati Uniti e l'Europa, è pronto ad approdare per la prima volta in Italia con le sue opere monumentali che resteranno esposte fino al 24 di ottobre. Il tocco di Lapie prevede la rigenerazione degli alberi che scolpisce e talvolta carbonizza fino a renderli personaggi epici, magnetici e misteriosi. L'albero diventa quindi metafora della vita, in un circuito di riutilizzo artistico che è il focus di questo festival.
Quest'anno poi non potevano mancare le suggestioni dantesche ed ecco perché molte delle proposte del Treeart Festival ruotano intorno alla Divina Commedia. Saranno tre i relatori scientifici ospiti della rassegna a cominciare, venerdì 24 settembre, dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso che sarà protagonista dell'incontro “La selva oscura”. Sabato 25 settembre sarà la volta del meteorologo e climatologo Luca Mercalli che propone il tema “L'Inferno (climatico)”, un'accurata riflessione sui cambiamenti climatici in corso. A chiudere, domenica 26, l'astrofisico Ferdinando Patat, attualmente al lavoro sulla realizzazione del più grande osservatorio astronomico mondiale in Cile, propone l'incontro “Uscimmo a rimirar le stelle” che appunto focalizza l'attenzione sugli astri. Un calendario fitto e interessante, per guardare agli alberi, ma anche al Sommo Poeta, con un occhio completamente diverso.
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