E' in pieno svolgimento al Mart, museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto (Tn), la mostra  La guerra che verrà non è la prima 1914-2014 organizzata nell'ambito delle celebrazioni a cent'anni dall'inizio del conflitto.
Ospitata negli spazi del prestigioso museo fino al 20 settembre 2015 (biglietto ridotto per i soci Tci), la mostra prende il titolo da una celebre poesia di Bertolt Brecht, "La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente."
 
UNA GUERRA, TUTTE LE GUERRE
Un racconto sulla guerra e della guerra, costruito attraverso capitoli dedicati ai diversi protagonisti: oltre ai soldati, le donne, i bambini, le figure di riferimento sociale come i medici, i religiosi, gli intellettuali e gli artisti. Installazioni, disegni, incisioni, fotografie, dipinti, manifesti, cartoline, corrispondenze, diari sono affiancati a sperimentazioni artistiche più recenti: installazioni sonore, narrazioni cinematografiche: documentari originali, video e film. Esposti anche numerosi reperti bellici del 1914-1918.

In mostra, le opere di artisti che hanno vissuto il dramma della Prima guerra mondiale: Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini, Fortunato Depero, Umberto Boccioni, Max Beckmann, Mario Sironi, ma anche contemporanei come Enrico Baj, Alberto Burri, Alighiero Boetti, Fabio Mauri, Berlinde De Bruyeckere, Magdalena Jetelova, Martha Rosler e molti altri. Un’esposizione complessa, che emoziona, turba, disturba ma allo stesso tempo concilia e mette l’essere umano in contatto con una delle sue componenti più viscerali e oscure.
Il libro-catalogo che accompagna l’esposizione è un’occasione di riflessione sull’idea di guerra e di conflitto e contiene oltre ai testi a cura del comitato scientifico della mostra, saggi di Jean-Luc Nancy, Marina Valcarenghi, Rocco Ronchi, Massimo Recalcati.
 
 
IL CONTRIBUTO DEL TCI
Anche il Tci ha voluto contribuire, realizzando il saggio Sui campi di battaglia, Il Touring e il turismo di guerra, firmato dalla responsabile del Cedoc, centro documentazione Tci, Luciana Senna, e inserito nel catalogo ufficiale della mostra.
Nel saggio si legge tra l'altro: "Tra il 19 e il 29 giugno del 1925, una nuova carovana di 300 soci compie “un pellegrinaggio di devozione e di italianità nei luoghi più memorabili e significativi della guerra”. Si sale sul Grappa e sul Sabotino-San Michele, si va a Vittorio Veneto, sul Piave e sull’Isonzo, nel museo della Guerra di Rovereto, al castello di Trento e al passo del Tonale. Emozione profonda per i cimiteri di guerra del Grappa, Aquileia, Oslavia, Redipuglia: per i caduti fiori e corone. Ovunque, accoglienza festosa tra bandiere, cori, 'evviva' all’apparire della carovana. Il senso del viaggio si sposta più esplicitamente e definitivamente sul pellegrinaggio."

La mostra costituisce la colonna portante del grande progetto Mart/Grande guerra 1914-2014 che si sviluppa nelle tre sedi del museo e si completa con un programma collaterale di eventi, incontri, convegni, appuntamenti.
Per saperne di più, www.mart.trento.it/guerra