Una idea ambiziosa, molto ambiziosa, finalmente diventata realtà. Si chiama Aida e chissà se qualcuno associandovi l’acronimo di “Alta Italia da Attraversare” ha pensato a Giuseppe Verdi, che nel 1871 compose la celeberrima opera in occasione dell’inaugurazione di una via di attraversamento come il Canale di Suez e che con la musica contribuì ad unire gli italiani nell’Italia risorgimentale.
Al posto di navi e velieri ci saranno bici di tutte le risme, dalle due ruote da passeggio alle ultraccessoriate e bike di ultima generazione, ma a rendere azzeccati i rimandi unitari è un percorso che congiunge il passo del Moncenisio a Trieste, un est e un ovest divisi da infrastrutture stradali e urbanizzazione senza soluzione di continuità.
Torino / Getty Images
Aida è una linea verde che si snoda dal Moncenisio fino a Trieste, dal Piemonte fino al Friuli Venezia Giulia passando per la Lombardia e il Veneto: 900 chilometri di tessuto ciclabile rammendati e rifiniti con ciclovie e piste lungo fiumi e canali da tempo segnalate e pedalabili.
L’idea nasce nel 2016 da una chiacchiera tra amici (della bicicletta innanzitutto), una idea di un asse ciclabile da costruire dal basso, con la passione e l’intelligenza di non ambire al nuovo, ma di sfruttare infrastrutture già esistenti per metterle in connessione. Il merito del progetto e del tracciamento della ciclovia va dato a Fiab, che si è avvalsa della collaborazione di ItinerAria e Movimento Lento per la partnership tecnica per la realizzazione della segnaletica, che è stata appena realizzata. Una nota di merito alla App, già scaricabile e soprattutto usabile, grazie a un navigatore interno, info turistiche, accoglienza, soste consigliate, e servizi di assistenza meccanica. Una bellissima sorpresa.
Milano, Naviglio Grande / foto Getty Images
Moltissimi i punti di interesse e siti Unesco che fanno da quinta a chi vorrà percorrerla tutta (per gli esperti ci vogliono un paio di settimane) o anche solo un piccolissimo tratto: dalla Sacra di San Michele in Val di Susa, alla Mole e il Museo Egizio di Torino, dal Canale Cavour e il parco dei Ticino ai lombardi canale Villoresi e naviglio della Martesana. E poi Brescia, il Garda, Verona e le ville venete, la ciclabile del Sile a Treviso, e le strade friulane che legano Pordenone a Udine, fino all’ultimo scenografico approdo: Trieste. Ora non rimane che provarla, finalmente.
Trieste, Canal Grande / foto Getty Images
INFO UTILI
Per saperne di più il sito (in aggiornamento costante sul progetto) è www.aidainbici.it
La App ufficiale di Aida è scaricabile sugli store di Apple e Google