Una selezione di artisti di fama internazionale, insieme a giovani provenienti da differenti background culturali, i quali utilizzano il video e l'immagine in movimento per analizzare e testimoniare diverse "categorie" di violenza in contesti individuali e collettivi, spesso incorporando nuove tecnologie e modalità di circolazione digitale. Si tratta di "BLAST estetiche della violenza tra immagine, video e documento", una mostra che si terrà a Verona dal 15 al 19 ottobre nei rinnovati spazi di Palazzo Poste

Il progetto si propone di esplorare in modo allargato e partecipato la relazione tra violenza, documento e verità pubblica attraverso l'uso del mezzo video. In particolare, si focalizza sul video come strumento di documentazione, ricerca e rielaborazione narrativa, affrontando il concetto di violenza come categoria morale, sociale, politica e come dimensione relativa che non si compone solo di gesti e situazioni esplicite, ma anche di azioni sottili, mascherate: nelle opere si parla di violenza di vario tipo, da quella di genere al catcalling fino ai contesti di guerra più estremi. Oltre ad ammirare le opere degli artisti, sarà possibile consultare i documenti e le opere di alcuni archivi video digitali autorganizzati, tra cui LOOP Barcelona, bak.ma e Archivio delle memorie migranti.


Simona Andrioletti, Defence. What do you do with your anger, 2020. Video still, MOV file, 10'42, color, sound. ​

L'occasione è ideale anche per scoprire Palazzo Poste, il prestigioso edificio progettato da Ettore Fagiuoli negli anni '20 del Novecento, ex sede delle Poste italiane. Dopo il passaggio a proprietà privata e gli interventi di restauro, viene ora riaperto alla città il Salone degli Sportelli, favorendo l’incontro tra antico e contemporaneo e restituendo alla città un luogo di grande rilevanza storica e architettonica.


Palazzo Poste Verona - Credit Tecma Solutions S.p.A

IL PROGETTO DI RICERCA
La mostra, realizzata in occasione della XVI edizione di ArtVerona, nell’ambito del programma Video&TheCity, è apice di un progetto di ricerca ideato da Jessica Bianchera e Marta Ferretti, con la consulenza curatoriale di Beatrice Benedetti e Nina Fiocco e l’assistenza curatoriale di Giulia Costa; il tutto è promosso da Urbs Picta in collaborazione con una rete di partner con enti e istituzioni pubbliche e private che si occupano di video e immagine in movimento o che intercettano nelle proprie attività i temi di indagine.

Oltre alla mostra, infatti, il progetto, iniziato a dicembre 2020, si compone di diverse aree di intervento principalmente finalizzate ad affermare l'importanza dei linguaggi dell'arte contemporanea come vettori di analisi, coinvolgimento e crescita sociale e culturale: laboratori didattici e attività formative, incontri e tavole rotonde finalizzati a discutere e approfondire i diversi approcci al tema, un programma dedicato fruibile esclusivamente online con anteprime, screening e dirette. 


Lida Abdul In Transit, 2008, still da video 16 mm film transferred to dvd  4'55'' 5 ex., courtesy l'Artista

INFORMAZIONI
BLAST: estetiche della violenza tra immagine, video e documento
15 - 19 ottobre 2021 opening 15 ottobre ore 21.00
Palazzo Poste - Piazza Viviani 7, Verona
Informazioni e progetto virtuale su https://urbspicta.org