È stata la prima capitale d’Italia. È quindi naturale che Torino sia protagonista delle più importanti iniziative per celebrare la ricorrenza, come già fu per i 50 anni e per il centenario.

Se Torino è il cuore delle celebrazioni, dal 17 marzo il cuore di Torino pulsa nelle Officine Grandi Riparazioni, in corso Castelfidardo. I giganteschi capannoni di circa 200.000 metri quadrati, edificati tra il 1885 e il 1895 e destinati alla costruzione e manutenzione di locomotive e vagoni, dal 2007 sono gestiti dalla Città di Torino che, dopo i necessari lavori di restauro, li utilizza come sede di mostre temporanee ed eventi culturali.

Qui trovano spazio l'Italia di ieri, di oggi e di domani, in tre mostre-laboratorio che proseguono fino a novembre: "Fare gli italiani" ricostruisce il nostro passato dall’Unità a oggi, fra elementi aggregativi e disgregatori (mostra integrata da una rassegna del Museo del cinema al cinema Massimo, in contemporanea con la proiezione di pellicole realizzate per l’Esposizione universale del 1911). "Stazione futuro" passa in rassegna le ultime tecnologie guardando al domani. Infine con "Il futuro nelle mani" si considerano le grandi esposizioni del 1911 e del 1961 per capire che cosa aspettarci dai nuovi “artigiani metropolitani”.

"Fare gli italiani" (nella foto) in particolare si prefigura come la mostra evento del 2011. Per raccontare questo secolo e mezzo di storia unitaria in modo critico, la mostra mette in scena i principali elementi che hanno tenuto insieme gli italiani e i fattori che, viceversa, hanno mantenuto o alimentato divisioni. L’allestimento guida il visitatore lungo due direttrici parallele. La prima è il filo cronologico, una sequenza di date che richiamano gli avvenimenti più importanti della storia italiana e accompagnano l’intera mostra. La seconda è costituita da 13 isole tematiche, dedicate ai fenomeni che maggiormente hanno influito sul profilo degli italiani: Italia delle città, campagne, scuola, chiesa, migrazioni, prima  e seconda guerra mondiale, partecipazione politica, mafie, fabbriche, consumi, trasporti, mezzi di comunicazione di massa.

Fondamentale è stato, nella realizzazione di entrambi i percorsi, il contributo del Centro Documentazione Touring: oltre la metà del supporto iconografico della mostra proviene infatti dalle 400.000 fotografie dell'archivio Tci che documentano oltre un secolo di storia del nostro Paese. Materiale che, unitamente a quello degli archivi Rai e dell'Istituto Luce, è stato in parte rielaborato e montato per realizzare allestimenti su supporti multimediali.

Sempre a Torino, Palazzo Madama celebra il 150° con la ricostruzione della Grande Aula del Senato (nella foto) che, dal 1848, ospitò il Senato Subalpino e poi, tra il 1861 e il 1864, il primo Senato del Regno d’Italia. Dalla sera del 16 marzo e fino all’8 gennaio 2012 il pubblico rivivrà le fasi cruciali del Risorgimento attraverso un percorso multimediale, della durata di 20 minuti, che farà conoscere le tappe più significative della storia del Senato con anche i supporti audio e video dei più importanti dibattiti presentati in aula.

Nelle Scuderie juvarriane della reggia di Venaria Reale, poco fuori dal capoluogo, quattro grandi mostre celebrano l'Unità nazionale. La prima, "La bella Italia. Arte e identità delle città capitali", (17 marzo-11 settembre), traccia il ritratto e il contributo delle capitali pre-unitarie – Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Napoli e Palermo – all’identità nazionale, esponendo opere d’arte dall’antichità al 1861. La mostra propone l’immagine delle diverse città viste da grandi artisti: Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino, Velazquez, Bernini e tanti altri.

Il 20 marzo, ampliato e rinnovato, riapre il Museo nazionale dell'automobile. E sempre il 20 marzo, dopo oltre mezzo secolo, saranno finalmente aperti al pubblico gli Appartamenti barocchi di Palazzo Carignano - che tra l'altro ospitarono lo studio del conte di Cavour –, progettato nel Seicento da Guarino Guarini e considerato uno dei capolavori del Barocco europeo. Proprio in questi ambienti sarà allestita fino a giugno una mostra dedicata a Stefano Maria Legnani detto il Legnanino (1661-1713), autore di quasi tutte le decorazioni a fresco di Palazzo Carignano. La mostra è inclusa nel circuito Musei Torino Piemonte: gli abbonati 2011 e i possessori della Torino+Piemonte Card avranno perciò diritto all’ingresso gratuito.