Gli amici di Iubilantes - organizzazione di volontariato culturale che, dal 1996, ama riscoprire il mondo con il passo lento e attento dell'antico pellegrino - hanno percorso a più riprese l'Israel National Trail, itinerario che si snoda in Israele lungo quasi 1000 chilometri, permettendo una visione completa dello Stato. Sul nostro sito trovate il racconto e i consigli per seguire le loro orme: ringraziamo per questo Ambra Garancini, presidente di Iubilantes, Giorgio Costanzo e Francesco Saba, consiglieri, e Francesco Gallo, guida e tour manager. Tutte le foto - salvo dove indicato - sono © Iubilantes.

Questi gli articoli dedicati:
- A piedi sull'Israel National Trail: introduzione e consigli per l'uso
- A piedi sull'Israel National Trail: prima parte, Golan e Alta Galilea
- A piedi sull'Israel National Trail: seconda parte, Bassa Galilea e Carmelo
- A piedi sull'Israel National Trail: terza parte, costa, lowlands e colline di Gerusalemme
- A piedi sull'Israel National Trail: quarta parte, Giudea meridionale
- A piedi sull'Israel National Trail: quinta parte, Negev
- A piedi sull'Israel National Trail: riflessioni, prospettive e una proposta

PREMESSA
L'Israel National Trail può essere percorso, indifferentemente, da nord a sud e viceversa. Sul terreno e sulle carte il tracciato è sempre regolarmente segnato dall’inconfondibile “tricolor” dove il senso di marcia, come già spiegato nell'articolo introduttivo, viene chiaramente indicato dalla disposizione dei tratti, rispettivamente, bianco e arancio. Noi seguiamo, in questa descrizione, la direzione nord – sud e, in generale, le tappe indicate dalla guida ufficiale di Israel National Trail nella sua versione più aggiornata. Le poche nostre segnalazioni divergenti sono dovute solo all’esigenza, pratica e funzionale, di ridimensionare percorsi che alla prova dei fatti allungano inutilmente il cammino (varie le ragioni, non ultima quella di evitare dove possibile il passaggio da distretti arabi; in ogni caso l’Israel National Trail, in quanto sentiero nazionale israeliano, non entra mai nei territori palestinesi).
Segnaliamo, infine, che i fine tappa non sempre coincidono con punti tappa significativi per chi non conosce Israele, e soprattutto con la disponibilità effettiva, in loco, di adeguate strutture di accoglienza. E questo può essere un problema sia per chi organizza sia per chi è abituato alla rete di accoglienza dei grandi cammini storici europei. In ogni caso per la rete di accoglienza si rimanda senz’altro alle puntuali informazioni fornite dalla guida ufficiale dell’Israel National Trail. Nella rete di accoglienza svolgono un ruolo portante i kibbuz (più antichi), comunità agricole a gestione collettiva e con sostegno statale, e i moshav (più recenti), comunità/villaggio dove sono stati Israel National Trailrodotti principi di liberalizzazione.
Il chilometro zero dell'Israel National Trail
 
INTRODUZIONE - prima parte, Golan e Alta Galilea
Il Golan, con le sue alture, non è ufficialmente parte dell’Israel National Trail, forse perché il territorio è entrato a far parte di Israele solo nel 1967 con la famosa guerra dei sei giorni, ma è certo il punto di avvio ineludibile di un scoperta vera del territorio israeliano, perché è da lì, dal massiccio del monte Hermon ( 2.800 metri circa), che nasce il fiume omonimo, uno dei rami sorgivi del Giordano, fiume simbolo della storia ebraica. L’Israel National Trail vero e proprio inizia ufficialmente subito dopo, da Tel Dan, in Alta Galilea, dominata dalla catena del Monte Meron ai confini con il Libano, in un tripudio di acque, parchi naturali e memorie storiche fittamente intrecciate fra di loro, e ritroverà le acque del Giordano solo molto più a sud, all’uscita dal Lago di Tiberiade (Kinneret), sulle cui sponde questa sezione si chiude.
Il “cuore” ambientale del territorio è costituito dalla valle di Hula dove confluiscono i torrenti che scaturiscono alle falde del monte Hermon e danno origine al fiume Giordano. Questa ampia valle è stata “bonificata” in epoca relativamente recente ed è intensamente coltivata; solo alcuni lembi, ben valorizzati, conservano le caratteristiche della estesa area umida di un tempo, dove gli uccelli migratori trovano ancora rifugio.
Nahal Amud
LE TAPPE DELLA PRIMA PARTE 
Tappa 0. Golan, prima del Trail (segnata con tratti tricolor simili a quelli del Israel National Trail): dalla Fortezza crociata di Nimrud al Kibbuz Snir (7 km circa). Breve e bellissimo percorso, che dal castello scende alle sorgenti del fiume Hermon, nel luogo detto Banjas dalla grande grotta dedicata al dio Pan da cui il fiume scaturisce, e alla interessante e ben tenuta area archeologica di Cesarea di Filippo. Il kibbutz Snir è la base logistica ideale per visitare questa parte del territorio. L’arrivo al kibbuz avviene lungo la valle dello Snir, che, altro confluente del Giordano, nella zona forma le più belle cascate di Israele.
Tappa 1. Da Tel Dan a Tel Hai (13 km)
Tappa 2. Da Tel Hai a Yesha Fort (21 km)
Tappa 3. Da Yesha Fort a Dishon (17 km)
Tappa 4. Da Dishon al Monte Meron (18 km)
Tappa 5. Dal Monte Meron a Safed (18 km)
Tappa 6. Da Safed a Midgdal (17 km)
Il castello di Nimrud
I PUNTI DI INTERESSE DELLA PRIMA PARTE
Moltissimi i punti di interesse lungo il percorso. Nella tappa 3 il santuario, forse tomba, del profeta Giosuè; il villaggio e il sacrario druso, le doline e il cosiddetto “Carro di Elia”, la tomba del Rabbi Shammai (I sec d.C.) e la correlata antica sinagoga della tappa 5. Molti di essi, purtroppo, sono assai poco curati e non di rado abbandonati o deturpati. Con la tappa n 6 il consiglio è quello di fermarsi almeno un giorno e dedicarlo alla visita dei luoghi santi del Vangelo: il lago di Tiberiade (Kinneret), il Monte delle Beatitudini, i luoghi della pesca miracolosa e della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il sito di Cafarnao, Migdal /Magdala, paese di Maria Maddalena.
La tomba di Giosuè
Bellissimi anche gli ambienti naturali dei nahal (canyon) per lo più costituiti in riserve naturali di grande pregio. Magnifico e unico, e degno di una visita dedicata (non è sull’Israel National Trail), il sito protetto della Valle di Hula, oasi di accoglienza dell’avifauna in transito, che, con il Lago Kinneret, la Valle del Giordano, il Mar Morto, la zona di Arava nel Negev e il golfo di Eilat costituisce parte della grande Rift Valley.
Pellicani nella valle di Hula
LE TAPPE DA NON PERDERE TRA GOLAN E ALTA GALILEA
- la n. 0, nello splendido contesto di quelle che di fatto sono le sorgenti del Giordano;
- la n. 1, con il km zero dell’Israel National Trail e il bellissimo Tel Dan, uno dei siti archeologici più antichi ed importanti all’estremo confine settentrionale del Regno biblico di Israele. Il Tel ha restituito una stele che contiene riferimenti alla figura di re David e le rovine della antica città di Dan (IV millennio a.C.), menzionata anche negli archivi del regno di Mari. Vi sono visibili i resti del tempio di re Geroboamo e massicce fortificazioni dell’età del bronzo.
- le tappe 5 e 6, che, impegnative ma uniche, si svolgono lungo il Nahal Amud, imponente per le alte falesie ricche di antichissime grotte, per la vegetazione e avifauna e per la presenza di ruderi di antichi mulini, usati, pare, per la lavorazione della lana.
Nahal Amud