Uno spettacolo originale, una "docu-commedia" che tiene le sue radici in un percorso coerente tra la scoperta e la meraviglia di un mondo passato, quello del Grand Tour con i suoi straordinari personaggi, e l’universo moderno dove la tecnologia male impiegata ha spento quello stupore per il mondo, tolto quella spiritualità necessaria a una grande creatività. Va in scena lunedì 30 agosto al Palazzo Farnese di Piacenza "Grand Tour - la corsa alla Bella Italia", evento organizzato dall'associazione culurale Muselunghe con il patrocinio del Club di Territorio Emilia Nord del Touring Club Italiano.

Il copione e lo spettacolo si sono sviluppati attraverso un dialogo con tutti i partecipanti: un attore (Corrado Calda, “colonna portante” di tutti gli intrecci), un critico d’arte (Alessandro Malinverni), due musicisti (Roberta Castoldi e Elio Scaravella), un soprano lirico (Zoe Papas) e il polistrumentista, compositore e cantante Marco Castoldi in arte Morgan. Morgan stesso reciterà nel ruolo di Lord Byron. La regia è di Giusy Cafari Panico, le scenografie di Sara Fulgoni.

Lo spettacolo si compone di diversi tasselli che ruotano attorno a una locanda e il suo locandiere fino a comporre un’unica grande poetica: l’ansia della ricerca che il fine viaggiatore tra Seicento e Ottocento ha della bellezza intesa come arte e cultura italiana. L’ispirazione alla Locandiera di Goldoni è evidente, anche se questa locanda e questo locandiere entrano in un'altra atmosfera, sempre di ilarità ma anche di mistero e narrazione atemporale. 

CHE COS'È IL GRAND TOUR
Il Grand Tour nasce tra i secoli XVII e XVIII e ha prodotto una ragguardevole quantità di letteratura artistica: questo è il primo vistoso elemento che fa riflettere su un fenomeno che ebbe le proporzioni di una vera e propria moda. Fu quello infatti un momento in cui, nella storia della mentalità collettiva, il viaggio acquistò valore per le sue intrinseche proprietà. Indipendente dalla soddisfazione di questo o quel bisogno, si propose esso stesso come unico e solo fine, in nome di una curiosità fattasi più audace, in nome del sapere e della conoscenza da un lato e del piacere dell'evasione e del puro divertimento dall'altro. 

Questa idea innovativa cominciò a diffondersi in Europa sul finire del XVI secolo e si incarnò nella voga del 'viaggio in Italia'. Il quale rispetto ai precedenti si configura come istituzione solo alla fine del secolo successivo, quando diventa la tappa privilegiata di un 'giro' che i giovani rampolli dell'aristocrazia europea, gli artisti, gli uomini di cultura, cominciano a intraprendere con regolarità. Il 'giro' presto diventa una moda e ad esso è assegnata anche una dicitura internazionale: il Grand Tour. Già nel secondo '700, era considerato essenziale per la formazione umana e culturale di un giovane signore europeo effettuare il Grand Tour nel nostro paese. Tourist è un termine che inizialmente viene usato nella lingua inglese alla fine del XVIII sec. come sinonimo di viaggiatore, e tourism è compreso per la prima volta nell' Oxford English Dictionary nel 1811. 

I due sostantivi traggono origine dal termine francese tour, che definiva il viaggio compiuto a scopo istruttivo. I termini touriste e tourisme si affermarono nella lingua francese solo nel 1816 e 1841. In seguito, comparvero anche nella lingua italiana: turista nel 1837 e turismo nel 1905. Tra i grandi visitatori ci furono tra gli altri Goethe, Stendal, Hesse, Shelley, Barrett, Dickens e Hemingway.

INFORMAZIONI
"Grand Tour - la corsa alla Bella Italia"
30 agosto 2021, ore 21, Palazzo Farnese (Piazza Cittadella) - Piacenza 
Biglietti su Vivaticket o presso Biglietteria Teatro Gioco Vita, via San Siro 9, Piacenza (da mercoledì a sabato dalle ore 10 alle ore 13, tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it).