Novità a Pesaro, la città natale di Gioachino Rossini. Martedì 11 giugno è stato inaugurato il Museo Nazionale Rossini, un museo monografico dedicato al grande compositore. Un altro luogo della cultura, il principale in città dove poter respirare l’aria rossiniana, dove già sono visitabili il Teatro, i Musei Civici di Palazzo Mosca, il Tempietto Rossiniano di Palazzo Olivieri e la Biblioteca della Fondazione Rossini.
 
Dieci le sale di cui si compone il museo, situato al piano nobile di Palazzo Montani Antaldi, nel cuore del centro storico. “Il Museo Nazionale Rossini – ha spiegato l’assessore alla Bellezza di Pesaro, Daniele Vimini - ci fa comprendere l'uomo, l'artista e la sua contemporaneità. Si tratta di una grande infrastruttura che va a completare l'offerta culturale e scientifica attorno alla figura di Rossini, anche attraverso documenti e supporti multimediali”. “Un’ulteriore tappa – ha aggiunto​ Ilaria Narici, direttore scientifico della Fondazione G. Rossini - "di un progetto che, attorno alla figura di Gioacchino Rossini, è cresciuto in questa città, dagli anni Settanta fino ad oggi”.

In una suggestiva ambientazione neoclassica, il racconto si snoda sala per sala, ognuna con pareti diversamente colorate e soffitti affrescati con temi mitologici magnificamente conservati, dove sono allestiti quadri, busti, cimeli, spartiti originali, libretti, scenografie, corredati da supporti multimediali e interattivi, pensati per una facile e accattivante fruizione dei contenuti.

IL MUSEO ROSSINI SALA PER SALA
Seguendo tempi musicali, la "Ouverture" del museo è rappresentata dalla Sala 1, ovvero il Salone degli Specchi del palazzo, che potrà ospitare incontri, conferenze e concerti da camera. Qui è visibile il pianoforte Pleyel di Rossini, restaurato e perfettamente accordato, pronto per tornare a suonare. Trovano spazio anche un busto e il famoso ritratto giovanile di Rossini. 
 

 
Segue l'"Atto I", composto dalle sale 2, 3 e 4. La Sala 2, "Pesaro/Bologna/Venezia (1792 – 1811)", è dedicata a Pesaro, ai primi passi di Gioachino, al trasferimento con la famiglia a Bologna fino al debutto a Venezia con “La cambiale di matrimonio”; la 3, "Bologna/Venezia/Milano (1812-1814)", presenta luoghi, personaggi, scenografie teatrali e oggetti tra il 1812 e il 1814, tra viaggi, amori e successi che fanno diventare Rossini una vera e propria star del tempo; la 4 e la 5, "Napoli/Roma/Bologna/Milano (1815 – 1822)", conserva documenti, immagini, quadri e postazioni interattive per raccontare il Rossini di Napoli, direttore del Teatro San Carlo, ma anche il Rossini in viaggio richiesto a Roma, come a Milano fino al ritorno a Bologna.
 

 
L'Intermezzo è composto dalla sala 6, pensata come area video con proiezioni di importanti capolavori come il Barbiere di Siviglia, la Cenerentola e La gazza ladra. In questo momento della vita, Rossini ha 30 anni e ha composto una trentina di opere, diventando famoso in tutta Europa. 
Ecco l'"Atto II", formato dalle ultime quattro sale. La sala 7 mette in luce la maturità di Rossini, i viaggi in Europa e il trasferimento a Parigi fino alla morte nel 1868; la sala 8 è dedicata prevalentemente al Guglielmo Tell ma non trascura il contesto storico: dai moti parigini del 1830 e ’31 all’ascesa al trono di Luigi Filippo d’Orleans con Dumas e Liszt che incoraggiano gli insorti; la 9 e la 10 sono dedicate all’opera religiosa di Rossini e al periodo finale della sua vita.

Previsti anche spazi per mostre temporanee: è partita l'11 giugno "Wall of Sound", con 50 scatti di Guido Harari, il fotografo del rock.
 

INFORMAZIONI

Museo Nazionale Rossini, Via G. Passeri 72, Pesaro
Aprile, maggio, giugno e settembre: da martedì a domenica 10-18. 
Luglio e agosto: tutti i giorni 10 – 18; sabato apertura continuata 10-23.
Da ottobre a marzo: da martedì a domenica 10-13 e 15-18
Tel. 0721.1922156; www.museonazionalerossini.it