Nell'arco di due giorni sono stati presentati in due differenti convegni i progetti per riconsegnare alla città, bonificata, restaurata e trasformata, pur nel rispetto delle sue funzioni originarie, la storica cascina Linterno, nella periferia ovest della città, ora di proprietà del Comune di Milano.
 

La struttura è ormai un raro esempio di edilizia rurale all'interno del territorio comunale, così come è circondata ancora dalla campagna e dalle ultime marcite, ai margini del parco delle Cave; il valore in più del sito è poi dato dal fatto che Francesco Petrarca visse qui, nella quiete agreste del contado per diverso tempo (soggiornò a Milano dal 1353 al 1361 in tre località: presso S. Ambrogio, presso S. Simpliciano e a Villa Linterno).
 

Un progetto infatti, concepito dal Csa Petrarca, Comitato salvaguardia ambiente e cultura, presentato il 9 giugno nella sede del Tci, prevede la realizzazione di un Museo interattivo con simulazioni digitali che possano far compiere al visitatore un affascinante viaggio nel tempo. A fianco del Museo una foresteria per l'alloggio dei turisti e un ristoro medievale prospiciente l'antica strada campestre verso i fontanili e le marcite. Inoltre Italia Nostra curerebbe nei dintorni, all'interno del Parco delle Cave, un “brolo”, un orto-frutteto piantumato con alberi da frutta ricavati da antiche sementi.
 

Il secondo progetto è stato invece presentato a Palazzo Reale il 10 giugno da parte del vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, dal soprintendente Alberto Artioli e dal Fai, insieme all'associazione Amici di Cascina Linterno. Quest'ultimo progetto prevede la conservazione della cascina e la sua rifunzionalizzazione e valorizzazione tra storia, cultura e tradizione agricola e letteraria, grazie a un articolato studio realizzato dal Politecnico di Milano. È stato affermato che la ristrutturazione degli interi corpi sarà affettuata in modo rigoroso e si conta di avere una cascina rinnovata per fine anno-inizio del 2015. Sarà sottolineata la funzione agricola del luogo, ma è stato auspicato da parte del pubblico intervenuto che si possa avere anche spazi per una presentazione dell'intero complesso in modo da comunicare ai visitatori la lunga e intensa storia di questo monumento.

Crediamo e auspichiamo quindi che i due progetti fin qui presentati possano trovare una mediazione al fine di salvaguardare, certo, la funzione storica della Linterno come struttura rurale, ma nel contempo ritagliare quegli opportuni spazi nella parte più antica - quella dove si dice soggiornò il Petrarca - ricca fra l'altro di affreschi ora ricoperti, ma da far riemergere, per realizzare un museo interattivo che racconti anche quanto di cultura, non solo agreste, ha saputo conservare l'intero complesso.