Mai come in questo momento ne abbiamo bisogno, di colori, di arte che accenda le nostre città, proprio quando l'arte diventa accessibile a piccole dosi. Vale la pena allora accendere i riflettori su un festival di arte urbana che sta crescendo e insieme rimodellando un quartiere di Mantova, proprio a pochi passi dalle bellezze decisamente meno pop di Palazzo Te e del Castello di San Giorgio.
Da cinque anni il quartiere Lunetta, costruito a partire dal 1963 nella periferia nord di Mantova e diventato negli anni una realtà complessa, è teatro del festival “Without Frontiers. Lunetta a Colori” che ospita artisti di rilievo internazionale chiamati a realizzazione live opere destinate a mettere radici nel territorio e in chi lo abita. Si sta concludendo la V edizione e oggi sono ben 42 i lavori che ridefiniscono il paesaggio e la socialità del quartiere.
Ti voglio Conoscere, di Bianco Valente. 2016 / foto Giulia Galimberti
BREVE STORIA DI UN QUARTIERE POPOLARE
La storia di Lunetta inizia il 5 maggio del 1963, con l’adozione del piano finalizzato alla costruzione in loco di alloggi popolari per 12 mila abitanti. Nel 1968 vengono realizzate le prime abitazioni. Oggi, grazie al festival, quegli stessi spazi cresciuti e mutati nel tempo ospitano opere realizzate da 35 artisti di fama internazionale, che hanno dipinto Lunetta come se fosse una tela bianca, ridefinendone paesaggio e socialità. 
Lunetta prima del festival / foto Stefano Sabbadini
A testimoniare la vivacità dell'iniziativa a Mantova è attiva “LUNETTA. Anno ZERO”. Si tratta della Scuola di Alta Formazione sull’Arte Urbana ospitata a metà ottobre all’interno del quartiere e nel polo culturale del Creative Lab. Un percorso formativo organizzato grazie al gemellaggio tra il Comune di Mantova e il Comune di Ravenna per l’iniziativa “Virgilio e Dante 4.0, Nuove storie Antichi Maestri”, e parte della cooperazione tra i Comuni per lo sviluppo e la diffusione d’interventi di innovazione sociale giovanile, promosso da Anci e Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del bando SINERGIE.
 
Godiamoci allora qualcuna di queste fantasie urbane a colori, aspettando il momento di poter camminare a Mantova a naso all'insù, tra le strade di Lunetta, più vivo interessante che mai.
 

Lunetta / foto Stefano Sabbadini
ALICE IN BORDERLAND, HOWLERS. 2020
In viale Lombardia 8 (visibile da Piazza Unione Europea) ispirata al mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie, si può ammirare l’opera che ne rappresenta i personaggi in scomposizione, ma in continua fluidità con gli elementi naturalistici dell’ambiente circostante. Qui la natura e i volumi anatomici di Alice e del Bianconiglio s’intersecano in una composizione di forme che vuole portare l’osservatore al di là di spazio e tempo.
PLASTIC RAIN, MR FIJODOR, 2019
In via Calabria 4 ecco un'opera legata a tematiche sociali, ambientali ed ecologiche: l’inquinamento causato dalla plastica. Proprio come noi, il padre e il figlio dipinti dall’artista, intenti a riparare un robot – archetipo della soluzione dei problemi per mezzo della tecnologia – non si rendono conto di quello che li circonda, nemmeno quando si tratta di un evento stra-ordinario come una pioggia di bottiglie di plastica. Nella realizzazione della parte inferiore, l’artista ha coinvolto con un workshop alcune ragazze del quartiere, lasciando a loro la scelta dell’ambientazione, che richiama contesti urbani caratterizzati da industrie, proprio come Lunetta.

UNTITLED, XENA - FATIMA DE JUAN, 2019
In viale Veneto 31 c'è un'oasi tropicale in forte contrasto con il cemento degli edifici del quartiere. Piante, animali e colori vivaci si impongono sul muro grigio come denuncia di uno spazio che un tempo era naturale. All’interno è raffigurata una donna che sembra una Madre Natura contemporanea proveniente dalla cultura pop. Il dipinto si fa strada nella città per ricordarci di prenderci cura dell’ambiente.
UNTITLED, CORN 79. 2016
In viale Valle d’Aosta si ammira un’esplosione concentrica di luce bianca che esce dal fondo antracite del muro, rappresenta il momento in cui nasce un’idea, da cui irradiano forme che richiamano cromaticamente gli elementi che la circondano quali il verde della natura, l’azzurro del cielo e il rosso di un edificio. È un richiamo stretto al Rinascimento mantovano e alla rigenerazione urbana contemporanea, quindi a quell’arricchimento che le forme e i colori portano nella vita degli esseri umani.
Untitled, Corn 79. 2016
INFORMAZIONI
Se vuoi scoprire tutte le opere di urban art del quartiere Lunetta e sapere di più vai alla pagina facebook di “Without Frontiers. Lunetta a Colori”