Dopo tanto viaggiare per tutto il pianeta, il festival Immagimondo torna a casa. Già, per festeggiare i suoi 25 anni il festival lecchese dedicato a viaggi, luoghi e culture ha deciso di dedicare quest’edizione al racconto dell’Italia e del territorio. Come sempre lo fa con una ricco calendario di incontri, proiezioni, passeggiate urbane, eventi per bambini e concerti che fino al 9 ottobre animeranno sia la città che tutti legano al Manzoni che altri paesi della provincia, da Civate (sabato 1 e domenica 2 ottobre, per parlare di cammini e viaggi dell'anima) a Malgrate, Mandello del Lario e Valmadrera.
«Dopo tanto viaggiare alla scoperta di mete esotiche e culture lontane, ci sembrava il momento giusto per raccontare i nostri luoghi – spiega Giulia Julita, direttrice del festival organizzato dall’associazione Les Cultures –. Riprendendo spunti e riflessioni che a causa della pandemia hanno interessato l’idea stessa di viaggio, abbiamo scelto di puntare lo sguardo sulla nostra Italia e il nostro territorio, offrire una nuova lettura dei luoghi che consideriamo casa, raccontandoli attraverso lo sguardo dell’Altro. Daremo spazio a storie di rinascita culturale e turistica che hanno riguardato diverse realtà sparse lungo lo Stivale, visiteremo alcune località italiane guardandole da una prospettiva diversa, ma non tralasceremo racconti di viaggio di chi si è spinto oltreconfine».
Tra gli appuntamenti in calendario, venerdì 23 alle 18.45 nel cortile di piazzale Belgiojoso una riflessione sulla nebbia che cancella e svela con Gino Cervi accompagnato dal cantautore milanese Claudio Sanfilippo, per scoprire la musica della nebbia che fa cambiare i timbri, i colori, i suoni. E a seguire, alle 21, la proiezione del documentario Voci d’acqua, alla presenza del regista Fabio Pasini, una raccolta di storie lungo il fiume Po.
Il giorno successivo, sabato 24, si prenderanno treni dell'Est in compagnia di Marco Carlone (14.45, sala conferenze Palazzo delle Paure), si partirà alla scoperta del Sentiero Italia con i ragazzi di Va' Sentiero (Sala Don Ticozzi, 16.15), si esplorerà Napoli con la redazione della rivista The Passenger e ci si inoltrerà nell’eterna Venezia, con due appuntamenti: il documentario Venezia Altrove (sala Don Ticozzi, 14.45) e le parole di Graziano Graziani (ore 18, palazzo delle Paure) e di scrittori come Brodskij e Bolaño. Mentre alle 17.45 in sala Don Ticozzi, con il reportage Deepland la fotografa Roselena Ramistella, in dialogo con Stefano Brambilla, racconterà del suo viaggio a dorso di mulo per i sentieri interni della Sicilia. Alle 16.30 si porrà l’attenzione sull’Italia delle minoranze linguistiche, grazie a un dialogo tra lo scrittore altoatesino Sepp Mall e lo scrittore di lingua slovena Dušan Jelinčič, coordinati da Graziano Graziani. Alla sera, allo spazio OtoLab, concerto di Massimo Zamboni che porta in scena un originale spettacolo musiciale per ragionare sull’idea di Patria.
Domenica si parla di montagne, con il geografo Mauro Varotto e l’antropologa Maria Molinari a dialogare sulle prospettive delle montagne di mezzo (14.30, palazzo delle Paure), mentre alle 17.30 nella stessa sala lo scrittore Franco Faggiani presenterà Gente di Montagna, con la testimonianza della comunità della Val Codera. Ma ci sarà anche l’occasione per scoprire la Sicilia degli Dei con Silvia Romani, docente di Mitologia del mondo classico, o riflettere sull'importanza degli eventi culturali per la promozione delle località, con Velasco Vitali e Oliviero Ponte di Pino. Ma non c'è solo Italia in quest'edizione di Immagimondo, perché un festival di viaggiatori non può esimersi dalle avventure, come quella lungo la Via della Seta di Daniele Ventola che è partito da Venezia e in due anni è arrivato, a piedi, ai confini della Cina. Oppure come quella di Lorenzo Colontoni, che racconta il Giappone meno conosciuto, quello delle foreste e delle aree rurali, insieme a Francesco Comotti, profondo conoscitore del Paese.
Due le mostre fotografiche “lunghe” previste per quest’edizione. E una – che si tiene presso la Torre Viscontea — coinvolge l’archivio fotografico del Touring Club Italiano nei cui scaffali sono state trovare le immagini della mostra Archetipi fotografici. Sguardi sul territorio di Lecco dall'archivio Touring, curata da Annalisa Fumagalli Ceri, geografa e responsabile dei progetti culturali dell’agenzia Prospekt. L’altra, Ceneri e fiori d’autunno di Gaia Squarci, realizzata in collaborazione con Prospekt, è un racconto della Stromboli non turistica, quella delle persone (poche) che sono nate sotto uno dei vulcani più attivi del mondo e ci trascorrono tutto l’anno, non solo i mesi spensierati dell’estate (in piazza Garibaldi fino al 9 ottobre). Sarà esposta solo due giorni invece L’approdo italiano, di Francesca di Monte (Piano Terra di Palazzo delle Paure, 24 e 25 settembre), lavoro che testimonia le scelte di persone non nate in Italia ma che hanno scelto il nostro Paese per vivere.
Info: www.immagimondo.it, il programma si può scaricare qui