Enna è geograficamente nel centro esatto della Sicilia. Se n’era già accorto Federico II, nel 1200 che con i suoi matematici aveva calcolato giusto tanto da far erigere una torre, ancora in piedi a segnalare il punto esatto. Si trova a un passo dai celeberrimi mosaici romani della Villa del Casale di Piazza Armerina (patrimonio dell’umanità Unesco) e da Morgantina (luogo del ritrovamento della preziosa Dea recuperata rocambolescamente dal museo Getty di Los Angeles dove era stata trafugata) e ora nel museo archeologico di Aidone. Costruita su uno scenografico sperone di tufo e roccia arenaria, a 1100 metri di altitudine con una vista panoramica infinita che spazia dall’Etna alle due catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie, Enna non è lontana né da Palermo né da Catania. Eppure nonostante tutto ciò, questa città che prima si chiamava Castrogiovanni, poi Henna infine come oggi, per volontà di Mussolini, è sempre rimasta un po’ ai margini dei grandi flussi dei tour grandi o piccoli del turismo isolano.

A tentare di risvegliare la bella addormentata è arrivata un’idea che mescola le tradizioni, le leggende, i miti greci e romani, la storia del lontano passato con le tecniche, la sensibilità, i gusti e i linguaggi contemporanei. Nasce così in questi giorni il Museo del Mito, un progetto di videoarte immersiva da un’idea di una startup romana, Sarteria, firmato dalla curatrice Francesca Mezzano e dal produttore televisivo e cinematografico Giuseppe Saccà. 
 


Museo del mito, Enna - foto Parrinello

Sulla rocca di Cerere (per i greci Demetra), accanto al castello federiciano di Lombardia, sul punto più alto di Enna e vicino agli scavi archeologici che stanno riportando alla luce importanti siti, come la via sacra, legati al culto della dea, in una vecchia scuderia di cavalli abbandonata è stato ricavato e restaurato uno spazio dove, tra totem interattivi e visioni di realtà aumentata con dispositivi Oculus Vr, si celebra, con una affascinante e avvolgente immersione video e sonora, sostenuta dalla voce dell’attore Neri Marcorè, e le musiche di Gianluca Ferrante, il noto mito del rapimento di Proserpina (Persefone) da parte di Ade, fratello di Giove e dio degli inferi. Un mito ripreso nella storia da molti artisti, celebrato da Ovidio nelle “Metamorfosi” e immortalato nel marmo da Bernini (galleria Borghese di Roma) - nella piazza del Belvedere Marconi di Enna ne esiste una copia in bronzo al centro di una fontana. 


Museo del mito, Enna - il recital dell'attrice Iaia Forte - foto Parrinello

Quello del ratto di Proserpina è un autentico mito autoctono, nato proprio a Enna e nel vicino lago di Pergusa dove avvenne il rapimento, e che è legato al culto di Cerere, la madre disperata della giovane rapita. Un mito particolarmente sentito e popolare in Sicilia e a Enna (Demetra rese sterile quello che da sempre fu considerato il granaio della Sicilia fino a che non rivide sua figlia libera, almeno una parte, dalla prigione sotterranea). Quale migliore occasione per farne un motivo di attrazione turistica, e magari ospitare in futuro una serie di lavori su alcuni dei tanti miti di questa terra così ricca di suggestioni antiche? 


Museo del mito, Enna - foto Parrinello

È quello di cui si è presto convinto il sindaco Maurizio Dipietro, che ha sposato in pieno l’idea del Museo del Mito per il livello e la qualità del progetto ma anche per le sue potenzialità turistiche e di attrazione di visitatori curiosi che finora si limitavano a restare solo mezza giornata ad Enna e che invece visitando il Museo potrebbero guardarsi intorno e scoprire tutti i tesori nascosti, architettonici, paesaggistici ed enogastronomici che la città offre (basti pensare a quel Rosario Ubriaco coccolato per i suoi arancini originali e brevettati, amatissimi dagli chef più stellati d’Italia).  E il sindaco già anticipa l’apertura di un museo delle confraternite religiose (sono popolarissime sull’isola le cerimonie legate alla settimana santa di Enna con le processioni degli incappucciati). Senza contare che Enna è già tutelata, con nove Comuni vicini, come patrimonio mondiale dell’Unesco per il geoparco e le sue miniere di sale, zolfo e gesso, uno dei siti di archeologia industriale più importanti di tutto il Sud italiano.


Museo del mito, Enna - da sinistra, Mezzano, Dipietro e Saccà

INFORMAZIONI
Il Museo multimediale del Mito a Enna è aperto al pubblico da lunedì 5 ottobre con i seguenti orari: dall’11 ottobre e fino al 31 marzo dalle 9 alle 17; dall’ 1 aprile e fino al 10 ottobre dalle 10 alle 19. Occorre prenotare la visita scrivendo a museodelmito.enna@gmail.com.