Fin dalla sua fondazione, più di 120 anni fa, il Touring Club Italiano ha dedicato un'attenzione speciale all'editoria. Sono celebri le carte, gli atlanti, le guide – prima tra tutte la Guida Rossa – e i volumi illustrati. Meno note, perlomeno oggi, ma altrettanto importanti le riviste, pubblicate in genere con cadenza mensile, a partire dal 1895. Un patrimonio di vaste dimensioni – si parla di poco meno di 200mila pagine – conservato con grande cura negli archivi storici del Cedoc del Tci ma che recentemente è approdato in rete. E, grazie alla tecnologia, è a disposizione di tutti, che si tratti di ricercatori, studenti oppure semplicemente di persone interessate ad arricchire la propria conoscenza di una località o di un territorio attraverso un reportage d'epoca.
LA RIVISTA MENSILE DEL TCI
Il periodico “madre” di tutte le pubblicazioni a firma Touring Club Italiano è la Rivista mensile, pubblicata dal 1895 al 1920: un bollettino di informazione riservato ai soci che con il passare degli anni si è arricchito nel numero delle pagine e nei contenuti. Oggi, interamente digitalizzate dal Cedoc del Tci, tutte le collezioni della Rivista mensile sono consultabili nella Biblioteca digitale digitouring.it. Uno spazio web che, a fianco delle 26 annate del periodico illustrato, offre online oltre 2.500 immagini d'epoca (sotto, vista dal Cordovado su Rio de Janeiro; immagine del 1920 circa conservata nell'Archivio Tci), 118 carte geografiche antiche, databili fra XVI e XVIII secolo, 484 carte geografiche moderne e 14 atlanti.

MEZZO SECOLO DI LE VIE D'ITALIA
Grazie a un progetto del Fondo sociale europeo e in collaborazione con Regione Lombardia anche alcune altre testate storiche della vasta produzione del Touring Club Italiano sono oggi disponibili online, nell'ambito dell'iniziativa di valorizzazione delle collezioni documentarie della Biblioteca digitale lombarda. A partire da Le Vie d’Italia, periodico che dal 1917 affianca la Rivista mensile (e dal 1920 la sostituisce): per mezzo secolo, fino al 1967, ha infatti portato i soci Touring a conoscere approfonditamente il proprio Paese e il resto del mondo. Un mensile illustrato che in più di settemila reportage ha raccontato il turismo, ma anche le tradizioni, il folclore, il paesaggio, l'arte e l'attualità attraverso le penne di oltre duemila collaboratori: letterati, scienziati e uomini di cultura del Novecento.

LE ALTRE RIVISTE
Consultabili online non ci sono soltanto le annate di Le Vie d'Italia. Ma anche le collezioni di altri periodici che, al di fuori degli argomenti specifici di cui trattano, rappresentano una testimonianza preziosa sia dal punto di vista delle immagini sia per ciò che riguarda la grafica sull'evoluzione dell'informazione divulgativa, per ciò che ai tempi si chiamava réclame, della comunicazione pubblicitaria.

Si tratta dei mensili Le Vie d’Italia e dell’America Latina (1924-1932) e Le Vie del Mondo (1937-1967, dal 1932 al 1936 pubblicata con il nome di Le Vie d’Italia e del Mondo), il primo nato dalla volontà di creare contatti con i connazionali espatriati, l’altro rivolto agli altri Paesi esteri. Oppure di Le Strade, concepito nel 1917 a pochi anni dalla costruzione nel 1922 della prima autostrada al mondo e fino al 1970 una vera e propria Bibbia dei tecnici del settore, punto di riferimento sulle questioni stradali e viabilistiche. Altrettanto ruolo fondamentale hanno ricoperto mensili come L’albergo in Italia (1925-1943) e il suo successore Turismo e alberghi (1947-1956), rivolti a professionisti e a operatori del settore. E, ancora, Monti e boschi (1950-1963), periodico centrato sulla protezione del patrimonio forestale e la difesa dell'economia della montagna quando il tema della tutela dell'ambiente era ancora agli albori.

INFO: nella sezione "archivi digitali Touring" tutti i link per accedere alle riviste.