La facciata in bugnato a punta di diamante della chiesa del Gesù Nuovo a Napoli è il biglietto da visita di un monumento dalla storia speciale: è nel 1601, infatti, che i gesuiti completano la trasformazione in chiesa del rinascimentale palazzo dei Sanseverino, principi di Salerno. Una testimonianza delle geniali capacità decorative della scuola barocca napoletana che i volontari Tci per il patrimonio culturale partenopei dal 29 ottobre, nell’ambito dell’iniziativa Aperti per Voi, collaborano a rendere più ampiamente accessibile.

UNO SCRIGNO DI CAPOLAVORI BAROCCHI
Dato il grande interesse turistico del sito, i volontari Tci si fanno infatti carico di mantenere visitabile la chiesa nella fascia meridiana dei giorni di maggor afflusso dei visitatori e, contemporaneamente, di aprire al pubblico la sacrestia monumentale, celebre per gli affreschi realizzati da Aniello Falcone. Da non perdere, tra le tante opere d'arte custodite dalla chiesa, il celebre affresco in controfacciata Cacciata di Eliodoro dal tempio di Francesco Solimena (1725) e l'altare maggiore: disegnato da Cosimo Fanzago (1635-55) è ricco di marmi e bronzi dorati; vi spicca tra sei colonne monolitiche la nicchia per la statua della Vergine su un globo di marmo che si richiama al maestoso obelisco barocco (alto 35 metri) eretto nel 1747 che segna la piazza antistante la chiesa.

ORARI: I volontari Tci per il patrimonio culturale di Napoli estendono la possibilità di visitare la chiesa del Gesù Nuovo anche alla fascia oraria dalle 13 alle 16 di ogni giovedì, venerdì e sabato; negli stessi orari  e aprono al pubblico la sagrestia monumentale.

INFO: touringclub.it/apertipervoi