Come molti lettori di questo sito sanno, il Touring Club Italiano è socio fondatore e parte attiva di A.mo.do. - Alleanza Mobilità Dolce - una rete di oltre 40 associazioni italiane unite per promuovere la mobilità dolce e il rilancio dei territori in Italia. A.mo.do lavora per dare slancio alla mobilità attiva a piedi e in bicicletta, alle ferrovie locali e treni turistici, per la rinascita dei borghi e la crescita del turismo sostenibile, con un progetto di tutela della natura, del territorio e del paesaggio italiano. Obiettivi essenziali per contrastare i mutamenti climatici e la riduzione dei gas serra che al 2030 dovranno essere ridotti del 55% ed al 2050 arrivare ad emissioni zero.

Proprio con l'obiettivo di dare il proprio contributo per il futuro della mobilità dolce, A.mo.do. è intervenuto nei giorni scorsi nel dibattito riguardante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Next Generation Italia, approvato in Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2021 e ora in discussione in Parlamento. Secondo l'Allenza, il piano dobrebbe contenere un’adeguata e necessaria attenzione alla mobilità attiva, ferrovie locali, borghi e turismo sostenibile, un progetto ed una visione indispensabili per una ripartenza sostenibile, l’occupazione duratura e la tutela del territorio nel nostro Paese. Questi temi e parole d’ordine sono sì presenti nel Piano attuale ma soltanto in modo parziale, in diversi casi senza identificare le risorse adeguate e senza configurare una strategia coerente.

Ecco dunque che il Touring, insieme a tutte le associazioni che fanno parte dell'Alleanza Mobilità Dolce, avanza alcune osservazioni con proposte di integrazione al testo in discussione in Parlamento. Il documento completo redatto da A.mo.do. e inviato all'attenzione del Parlamento è scaricabile a questo link; di seguito il riassunto delle proposte, argomento per argomento. 

Nota. Il PNRR è costituito da sei missioni, che a loro volta raggruppano 16 componenti in cui si concentrano 48 linee di intervento, con progetti selezionati privilegiando quelli trasformativi e con maggiore impatto sull’economia e sul lavoro, e riforme a essi coerenti. I titoli delle sei missioni sono: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute.

 
1. Reti di Mobilità Dolce come Infrastrutture per la mobilità sostenibile
Proposta: Nel PNRR le reti per la mobilità dolce a piedi e in bicicletta sono indicate in modo frammentato nella Missione 1 e nella Missione 2. Per questo avanziamo la proposta che l’insieme di queste reti, cammini, sentieri, ciclovie, greenways, sia inserita come una componente dalla Missione 3 "Infrastrutture per una mobilità sostenibile" con la dizione "3.3 Reti e Infrastrutture per la mobilità dolce".
2. Ciclovie, Greenways e percorsi: 2 miliardi per la mobilità in bicicletta
Proposta: Un obiettivo ambizioso e necessario nel PNRR dovrebbe puntare alla realizzazione di 5000 km di reti urbane ciclabili e 10.000 km di reti di collegamento tra paesi, percorsi su strade a basso traffico, greenways e ciclovie turistiche in sede propria. Progetti che nel complesso richiedono 2 miliardi di investimenti nel PNRR che (semplificati) possono davvero essere realizzati in sei anni, entro il 2026. Da inserire nella Missione 3.3 "Reti ed infrastrutture per la mobilità dolce" ed accelerare la realizzazione.
3 Realizzare Cammini, Sentieri e Percorsi per la mobilità attiva
Proposta: Per questi obiettivi di crescita di Cammini e Sentieri è necessario incrementare le risorse nel PNRR, da inserire con una componente specifica nella Missione 3.3 "Reti e Infrastrutture per la Mobilità Dolce". Riformare l’Atlante dei Cammini, creare una Mappa integrata delle reti di mobilità dolce e con le connessioni con il sistema di trasporto collettivo.
4. Riequilibrare gli investimenti ferroviari con maggiori risorse verso trasporto locale e ferrovie regionali
Proposta: Rivedere l’attuale attribuzione delle risorse alla Missione 3.1 per gli investimenti ferroviari; aumentare in modo netto le risorse per il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani, delle ferrovie regionali e la piena attuazione della legge per le ferrovie e treni turistici 128/2017, passando dagli attuali 5,6 mld a 12,5 miliardi, riducendo le altre voci per AV e lunga distanza; inserire gli investimenti per linee locali della Legge 128/2017 nella Missione 3.1 degli investimenti ferroviari e lasciare alla Missione 1.3 "Turismo lento" solo la parte relativa alla valorizzazione turistica di promozione, servizi e accoglienza.
5. Turismo sostenibile legato alla mobilità dolce e ai territori
Proposta: Nel PNRR le parole chiave per il sistema di accoglienza del futuro per il turismo sostenibile ci sono ma in modo frammentato (già presenti nel Piano Strategico Turismo 2017-22). Proponiamo quindi di dare un respiro diverso alla strategia di settore e rendere più credibili e motivate le progettualità introdotte in modo troppo vago, vincolandole al senso complessivo del PNRR.
6. Borghi italiani come luoghi di vita capaci di futuro
Proposta: Predisporre un Piano Nazionale Borghi, come luoghi dove abitare, vivere e fare impresa, in cui supportare la comunità locale affinché non venga meno il presidio territoriale e la tutela dell’identità locale, aumentare le dotazioni di servizi sanitari, di trasporto collettivo, di connessioni digitali. Questo contesto crea le condizioni imprescindibili anche per uno sviluppo turistico responsabile e sostenibile, legato anche la mobilità dolce, alla natura e al paesaggio.
7. Partecipazione, formazione, qualità dei progetti e competenze, coinvolgimento del Terzo Settore
- La Partecipazione. È un processo fondamentale del PNRR il coinvolgimento dei territori e delle comunità locali nell’attuazione del Piano.
- Formazione. Le reti e servizi di mobilità dolce (cammini, ciclovie, ferrovie locali), il turismo sostenibile, il sistema di accoglienza, il futuro dei borghi, natura e paesaggio, sono anche interessanti opportunità formative e creative, a partire dal coinvolgimento delle scuole.
- Qualità dei progetti e Competenze. Il PNRR ha bisogno di molte competenze e di un metodo di lavoro consolidato. Importante è la replicabilità dei progetti e l’esemplarità dei progetti. Servono interventi virtuosi come modelli per il futuro, elevando il livello qualitativo degli interventi pubblici e pubblico-privato.
- Coinvolgimento del Terzo Settore: proponiamo che il PNRR Next Generation EU includa anche il terzo settore come soggetti diretti di implementazione e attuazione dei progetti legati ai servizi su cui hanno dimostrato competenze e saperi.

INFORMAZIONI
Alleanza Mobilità Dolce, www.mobilitadolce.net