Michele Lauro è editor delle Guide Verdi Touring.
C’erano una volta le guide turistiche. Che poi, in Italia, erano soprattutto le Guide Verdi del Touring Club Italiano, breviario di una generazione consapevole, ricercata, appassionata del viaggio come scoperta, incontro fra le culture. Poi la rete è diventata una specie di fabbrica del turismo di massa, produttrice di un immaginario fatto soprattutto di icone. Pressoché sparita la figura del viaggiatore-esploratore solitario, si è formata una sterminata comunità che da una parte all’altra del globo comunica, scambia, condivide itinerari, impressioni, immagini. Immagini, soprattutto, tonnellate di immagini.
Così quando si va a visitare una città o un monumento la prima operazione che compie istintivamente il nostro cervello è quella di confrontarlo con la sua rappresentazione, con l’immagine che se ne è fatto prima, attraverso una stratificazione complessa che va dal cinema alla televisione a Instagram. New York è la stessa città dopo Manhattan di Woody Allen o dopo le sequenze dell’11 settembre? E Napoli dopo Gomorra? O per rimanere all’Italia, Racalmuto, Scicli, Ragusa, Donnafugata come si fa a visitarle a prescindere dai set di Montalbano?
LE "NUOVE" GUIDE VERDI
E qui torniamo alle Guide Verdi, che non solo sono ancora vive e vegete ma possono essere considerate nuovamente pionieristiche, oltre mezzo secolo dopo la loro fondazione. Partendo dal rifiuto di ingabbiare il mondo in una lingua che lo descriva a priori, hanno aperto a un turismo a tutto campo (dall’enogastronomia stellata al cibo di strada, dal trekking al cicloturismo, dalle sagre di paese al grande cinema, alla musica, al teatro) e soprattutto allo storytelling, chiamando il meglio della narrativa contemporanea a smarcarsi dalle icone, raccontando storie, territori e città, mescolando geografia e immaginazione, autobiografia e fiction.
Vuoi mettere allora, partire per New York con in tasca le suggestioni di Paolo Cognetti, angoli per solitari che non aveva ancora raccontato nessuno? O per Barcellona girando per mercati con l’appetito stuzzicante di Federica Brunini? Oppure nella Firenze segreta di Vanni Santoni, concedersi lo sbircio di una guglia dietro ai tetti fuori dalla ressa dei forestieri che l’assediano giorno e notte?
Passare un weekend a Perugia su suggerimento di Riccardo Bertoncelli che ripercorre la gloriosa storia di Umbria Jazz? O ancora guardare la San Pietroburgo operaia, metafisica e intellettuale con gli occhi di Paolo Nori mentre racconta le sue storie minime, memorie del sottosuolo pietroburghese? La lettura di una pagina scritta è in sintonia col progetto di un viaggio che permetta di fare caso alla sorte degli uomini tanto quanto all'apparizione di un grattacielo o di un borgo destinato a scomparire. Perché quello che cambia davvero di continuo, oltre agli allestimenti dei musei, è il nostro modo di guardare. Come diceva il grande viaggiatore Antonio Tabucchi, "un luogo non è mai solo quel luogo: quel luogo siamo un po' anche noi”.

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E poi, ecco qualche spunto di viaggio con le Guide Verdi. 

SPUNTI DI VIAGGIO CON LE GUIDE VERDI
Genova - Guida Verde Liguria - Nella Città vecchia di Fabrizio De André
Una passeggiata per via del Campo, strada-canzone, luogo di incontri e di memorie sonore dove è custodita la chitarra Esteve con cui Faber si esibì nel tour del 1997, l’ultimo della sua carriera. Dai carrugi della città vecchia a Boccadasse e Sant’Ilario fino a Pegli, dove De André nacque.
Perugia - Guida Verde Umbria - Sui palchi di Umbria Jazz
Dal 1973, anno in cui ospitò i leggendari Weather Report di Joe Zawinul, al 2018 quando ha reso omaggio ad artisti del calibro di Quincy Jones e David Byrne, sono 45 anni che nel mese di luglio Perugia si trasforma nella capitale mondiale del jazz, e il suo centro storico medievale in un palcoscenico diffuso, a cielo aperto. Parola di Riccardo Bertoncelli. 
Cagliari - Guida Verde Sardegna - Un popolo rosso in volo
È un’emozione vedere i fenicotteri levarsi in volo al tramonto con le fiammeggianti ali spiegate. A Cagliari basta una passeggiata a piedi sul lungomare o un giro in bicicletta dentro il Parco naturale di Molentargius, ai bordi del lido del Poetto, con le sue saline multicolori.
Barcellona - Guida Verde Barcellona - Mercati, le 39 pance di Barcellona
Sono i mercati a svelare l’anima più autentica della città catalana, di giorno e di sera. Quelli gastronomici, le pance come le definisce Federica Brunini, sono ben 39. Ci si va per trovare ristoro, conforto, compagnia, condivisione e aggregazione: per nutrirsi non solo di cibo ma anche di tradizione gusto e folclore. Dalla Boqueria allo sgargiante mercat de Santa Caterina e altri 37, tutti da incontrare per caso.
L'Avana - Guida Verde Cuba - Un’altra idea di lungomare
Anticonvenzionale, antiretorico, privo di... tutto: per Laura Magni il Malecón è una riconversione ironica dell’idea di lungomare. Si fa guardare, nell’incontro tra la città e l’oceano, tra la gente comune e chi vi passa per caso, con improvvisazioni fuori programma come le notti di tempesta che coprono il cemento di acqua dove i palazzi finalmente si specchiano.
New York - Guida Verde New York Washington - Gli angoli che piacciono ai solitari
Paolo Cognetti racconta una NY appartata. Lasciando il Brooklyn Bridge Park verso sud si può trovare l’aria di un altro secolo. A Red Hook, il quartiere di Ultima fermata a Brooklyn di Hubert jr. Selby, le gallerie d’arte e i ristoranti di pesce convivono con i magazzini degli artisti underground, in mattoni rossi. Poco distante, al Valentino Pier non arriva neppure la metropolitana...
Lisbona - Guida Verde Lisbona - Un caffè con Pessoa
In rua Garrett, nel quartiere del Chiado, ci si può sedere ai tavoli del café A Brasileira con Fernando Pessoa, come facevano un tempo artisti e letterati di una città ad alto tasso letterario come Lisbona. La statua in bronzo fu inaugurata nel 1988 in occasione del centenario della nascita dello scrittore.
Shanghai - Guida Verde Cina - Lo skyline di Pudong
È uno dei panorami al neon più abbaglianti del mondo: basta una passeggiata sul lungofiume del Bund, la sera, per ammirarlo proprio di fronte a voi. Dopo un tuffo nella vita del lungofiume, si può raggiungere il molo dei battelli che solcano lo Huangpu per una breve crociera sul tratto più centrale del fiume.
Marsiglia - Guida Verde Francia Sud - Mucem, il museo-alveare nella città dell’integrazione
In una piazza aperta sul mare, il Museo delle culture del Mediterraneo avvolge con la sua maglia reticolare edifici storici, vecchie strutture portuali e architetture modernissime. Ci si perde volentieri dentro il nastro in controluce della lunga passerella sopra l’acqua del porto. Sotto, il Mediterraneo scintilla.