Ragionare insieme, tra profit e no-profit, su buone pratiche e azioni di supporto alla cultura. È l’obiettivo del convegno La cultura vale. Percorsi possibili tra profit e non profit per il patrimonio culturale, organizzato dal Touring il 25 ottobre, dalle 10 alle 13, nella Sala delle colonne della Banca Popolare di Milano, in via S. Paolo 12 a Milano. Un incontro nell’ambito del quale istituzioni pubbliche e soggetti privati avranno l'occasione di confrontarsi sul delicato tema del supporto al patrimonio culturale e su come sia possibile aprire al privato pur mantenendone la finalità di beni pubblici.

I casi degli scavi di Pompei e del Colosseo, elementi chiave per la cultura e il turismo in Italia, possono essere considerati emblematici. Per i primi il ministro Massimo Bray ha varato misure eccezionali che prevedono, tra l’altro, una collaborazione con enti di ricerca stranieri. A Roma, il restauro del Colosseo è finanziato dal gruppo italiano Tod’s che ha dovuto affrontare molte difficoltà e, addirittura, dei ricorsi, prima che si avviassero i lavori. In un clima economico che prospetta risorse pubbliche sempre più scarse, se per Pompei o Roma si manifestano difficoltà di questo livello, è spontaneo chiedersi quale sorte possano avere quei siti culturali e quei musei non mediaticamente esposti (sono oltre cinquemila, secondo Confcultura) ma che con la loro capillarità raccontano come l’Italia sia un Paese composto da identità plurali. Un’eredità culturale di grande valore, ma per la quale si stenta da sempre a reperire risorse.

“Investire in cultura non vuol dire investire in un settore, seppur importante, ma investire nel futuro. – questo è l'auspicio di Giuseppe Frangi, direttore del periodico Vita e moderatore del convegno – È grazie a questa consapevolezza che negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un rinnovato protagonismo di tanti soggetti storici, che hanno alle spalle lunghe e consolidate esperienze nel campo della gestione o della divulgazione culturale. L'appuntamento proposto dal Touring va proprio in questa direzione: un'associazione con grande base e lunga storia cerca nuove alleanze per aprire nuove strade, per far sì che la cultura diventi valore in senso completo: morale, identitario, ma anche economico. Per far questo bisogna rompere vecchi recinti e provare a cominciare a sperimentare percorsi in cui non profit, profit e pubbliche amministrazioni interpretino, in comunità d'intenti, i beni culturali come fattore di innovazione”.

L'appuntamento di venerdì 25, introdotto da Iacopo De Francisco, chief commercial officier di Bpm, vedrà interventi tra gli altri di Maria Cristina Cedrini per Fondazione Bracco, Alessandro Beda per Fondazione Sodalitas, Valeria Cantoni per Art for business, Bruno Ambrosini per fondazione Accenture, Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano e di Franco Iseppi, presidente del Touring. Qui il programma di dettaglio.

Ingresso libero (previa registrazione all'ingresso) fino a esaurimento dei posti. Il programma di dettaglio:  qui.