Insieme a molte altre associazioni, anche il Touring Club Italiano invita i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile e a votare SÌ per abrogare la norma che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.
IL REFERENDUM
La scelta referendaria riguarda esclusivamente gli impianti di estrazione di gas e petrolio in mare già in atto al di sotto delle 12 miglia dalle coste, dopo che la corte costituzionale ha ribadito essere quella la distanza, d’ora in poi, consentita. Si può esprimere la propria scelta tra due possibilità: votando SÌ si chiede l'abrogazione della norma vigente e dunque ci si esprime per la continuazione attiva degli impianti fino alla normale scadenza delle concessioni pattuite (che in genere dura 40/45 anni); votando NO si afferma la propria posizione a favore della norma vigente, che invece prevede la continuazione fino all’esaurimento del giacimento (quindi, potenzialmente, per un tempo più lungo).

LA POSIZIONE DEL TOURING SUL REFERENDUM
La nostra è formalmente riconosciuta dallo Stato come un’associazione che opera per la difesa dell’ambiente. L’ambiente, per il Touring Club Italiano, è un bene prezioso da gestire con cura per il benessere dei cittadini e dei visitatori, da preservare, come dice il nostro Statuto fin dal 1894, per le generazioni future. È in virtù di ciò che abbiamo condiviso, con molte altre associazioni, tutti gli appelli e le proteste, anche in virtù delle quali la corte costituzionale ha stabilito il limite delle 12 miglia (circa 20 chilometri da terra) e poi ha accolto come legittima la proposta referendaria avanzata da nove consigli regionali.
A noi pare infatti, con coerenza giuridica, che le concessioni affidate prima che una legge le giudicasse inopportune siano in ogni caso da rispettare fino all’esaurirsi della concessione in atto. Prolungarle dopo la scadenza è un modo per aggirare la legge. A noi interessano l’integrità del territorio e la difesa dei valori ambientali e culturali che sono alla base di una politica di sviluppo turistico proprio di questo Paese.
Ecco perché, insieme a molte altre associazioni, anche il Touring Club Italiano invita i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile e a votare SÌ per abrogare la norma che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.
IL CASO TREMITI
Il Touring si è schierato più volte contro il via libera alle esplorazioni petrolifere al largo delle isole Tremiti, che rappresentava un pericoloso “ritorno al passato” per varie ragioni, in primo luogo quella ambientale, ma anche per il turismo, sul quale si basa l’attuale assetto socioeconomico dell’area pugliese. ll rischio di nuove esplorazioni era stato poi scongiurato a febbraio di quest'anno, quando la società petrolifera interessata aveva rinunciato all’operazione.
“Perché procedere a esplorazioni per la ricerca di idrocarburi - aveva affermato in quell'occasione Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - quando a tutti i livelli non si fa altro che parlare di energie rinnovabili e rischio di inquinamento da scongiurare? Bisognerebbe finalmente capire che il vero petrolio qui, in questa area meravigliosa, sono la sua biodiversità e la potenzialità turistica: un turismo strettamente legato e dipendente dalla preziosa qualità ambientale che va migliorata e salvaguardata invece che compromessa.”