I numeri e le parole non sempre vanno a braccetto. Così usare dei numeri per descrivere un evento di pensieri e parole come la tre giorni di Bookcity Milano ospitata al Touring Club Italiano che si è appena conclusa sembrerebbe fuori luogo. Però è utile per dare le dimensioni del tutto: la matematica spiega quello che un aggettivo non rende.

SCRITTORI, SUONATORI E... CUOCHI

Da venerdì mattina a domenica sera (23-25 ottobre), la storica sede di Corso Italia 10 (che per l'occasione si è rifatta il trucco diventando ancor più accogliente grazie allo straordinario allestimento realizzato da Gruppo C14 con i mobili di Cassina, e l'illuminazione firmata Artemide) ha ospitato 27 incontri che ruotavano intorno al tema del viaggio e del cibo, visto il tema che era stato deciso dagli organizzatori per il nostro polo. Sul palco si sono alternati 69 scrittori, 29 moderatori, una dozzina di suonatori, tre attori per leggere testi e una manciata di cuochi. Sono passate dal Touring oltre un migliaio di persone e per tre volte erano talmente tante che non si è riusciti a farle stare tutte. Si è discusso di 24 libri cartacei diversi, di uno che ancora non è uscito e di una mezza dozzina che sono sono digitali, perché la parola – purché interessante - non ha confini e non fa distinzioni di supporti.
 
Sul palco si è parlato in inglese, in tedesco, in ucraino (nella variante della Bucovina che pare sia più dolce) e romancio, anzi romancio Sursilvano (che è una lingua parlata da meno di 15mila anime). Si è assaggiata della focaccia al pesto di Noli con una buona bottiglia di Pigato; delle chiacchiere e altri dolci fatti in casa (erano ricette del cuore); e si è pasteggiato con ottimi vini piemontesi dal Barbera al Barbaresco (offerti dal Comune di Barbaresco) e una selezione di bottiglie di confine che arrivavano dalla Romania, dall'Ungheria, della Slovenia e da altri territorio dell'ex impero asburgico. Si sono viste cavallette e altri insetti che potrebbero finire sulla nostra tavola in futuro, ma per ora sono rimaste chiuse in ermetici contenitori (guardare e non assaggiare).
Sì è camminato fuori rotta e senza mappe, si è saliti sul Monte Athos e scesi sulle isole dei Caraibi; si è fatto il giro del mondo in bicicletta con uno scricciolo di ciclista dalla forza morale – e fisica – stupefacente, ma si è anche pedalato pensando a quali leccornie mettere nello zaino. Si è parlato di Brasile, Grecia, Ucraina, Svizzera, Unione Sovietica, Stati Uniti, Cambogia, Cina, Libano, Senegal e qualche manciata di altre nazioni. Si è fatto un giro d'Italia completo con tutti i 211 paesi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano raccolti in una guida, e poi lo si è rifatto più volte andando a curiosare nelle cucine sarde, sannite, liguri, lombarde; ma anche camminando coast to coast dall'Adriatico al Tirreno, finendo poi in Sardegna per storie al sapore di miele.


 

Si è discusso del futuro e dell'importanza delle guide di viaggio, delle gite di classe, dei paesaggi del cibo: il nuovo libro per i soci del Touring, protagonista della mattinata di venerdì e realizzato in esclusiva per la campagna 2016, ha fatto registrare il tutto esaurito, con i volontari che hanno dovuto lasciare fuori dalla porta di corso Italia lettori ritardatari. Si è ascoltata la dolce musica brasiliana, il suono di tamburi del grande nord, semplici chitarre ma anche melanzane, peperoni e zucchine che hanno preso vita nel “conciorto”. Si sono sentiti poeti declamare versi dai quattro angoli del pianeta; si è visto Corto Maltese prendere vita in un romanzo, si è sentito uno scrittore perorare la salvezza di una lingua, l'italiano, troppo spesso bistrattata e un'insegnante offrire agli stranieri una nuova chiave per impararla, quella lingua. 

CHE COSA CI E' PIACIUTO
Che cosa ci è piaciuto? Difficile dirlo. E tutto non è una risposta. Ci è piaciuto aprire la nostra casa a tutti i viaggiatori. Ci è piaciuto ospitare scrittori, fotografi, viandanti, cuochi, camminatori, eroine del pedale e musicisti vegetali e condividere con loro la nostra passione per i viaggi, le mappe, i libri, le parole e gli incontri. Si è andati davvero lontani, pur non muovendosi da Corso Italia 10.

GRAZIE a chi ha partecipato a Bookcity Milano insieme a noi!