Si riapre, con molta speranza e altrettanta prudenza. Tra i siti culturali restituiti al pubblico, nel mese di maggio i soci volontari del Touring Club Italiano hanno ripreso l’accoglienza dei visitatori nello splendido complesso della Reggia di Portici. Alle belle notizie di questi giorni si aggiunge anche la nuova possibilità di fruire tutti i weekend dello spazio del Galoppatoio, dove i Borboni allocavano la scuderia, i magazzini, la selleria, le prigioni, la sala scherma, la cavallerizza e i laboratori di sartoria, di calzature e ovviamente le stalle dei cavalli. 
La realizzazione di un Maneggio Coperto (o Galoppatoio) si lega all’antica storia della scuola di equitazione napoletana che aveva una così gran reputazione da essere considerata come la prima del mondo. Il Galoppatoio, seppur esteso su un’area di 600 metri quadri è secondo per dimensioni solo a quello del castello di Schönbrun
Le storie del Maneggio si intrecciano con quella della fabbrica della Reggia di Portici voluta da Carlo di Borbone. L’ingegnere Tommaso Saluzzi, incaricato dei lavori, trasformò l’ex Palazzo Mascabruno in “comodi di cavalleria”; progettò le Reali Scuderie e ne diresse i lavori tra il 1740 e il 1753. L’incertezza è dovuta probabilmente alla sospensione degli scavi di fondazione a seguito di ritrovamento di una sontuosa villa romana: il sovrano diede ordine di scavare una grotta dal lato della strada pubblica, da cui era possibile calarsi per visitare la villa.
IL SITO DI PORTICI
Prescelto da re Carlo per motivi paesistici e per le risorse adatte alla caccia, il sito di Portici si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra, necessario per la realizzazione delle nuove costruzioni, qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, si rivelarono ricchi e numerosi e furono sistemati nelle stanze della Reggia. Ben presto i reperti formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour. Per accedere alla Reggia dal mare, nel 1773 fu costruito il porto del Granatello. Nei primi anni dell’Ottocento le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli e costituirono il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale. 
 

INFO E ORARI
Dal 2018 più di 4.000 visitatori sono stati accolti nella Reggia di Portici dai soci volontari del Touring Club Italiano impegnati in Aperti per Voi. 
Il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13.30 (da ottobre a marzo) i soci volontari Touring accolgono i visitatori presso la Sala Cinese.
Dal mese di aprile a settembre i soci volontari Touring accolgono i visitatori nello spazio del Galoppatoio dalle ore 10 alle 13.30. 
 
Del sito di Portici e del Musa abbiamo parlato nella nostra news dedicata
Aperti per Voi è un'iniziativa TCI. Scoprila andando sulla sezione dedicata