Un’atmosfera tipica e raccolta, una leggenda d’amore, uno scenario naturalistico suggestivo o un prodotto tipico... sono tanti gli elementi che possono rendere romantica una località! Ecco dieci caratteristici e romantici borghi Bandiera Arancione da scoprire a San Valentino, ma anche mete ideali in ogni stagione per un weekend o una gita fuoriporta!
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1. LEVICO TERME (TN): le terme e il benessere
In Valsugana, incastonata in uno scenario naturale di grande bellezza, Levico Terme colpisce per il carattere ancora immutato di città di stampo ottocentesco, che rievoca le atmosfere della Belle Epoque, in cui nobili da tutta Europa venivano a ritemprarsi dalle fatiche di corte. Nel centro storico è piacevole gironzolare tra le caratteristiche vie, magari alla scoperta delle vecchie botteghe artigiane.
Da scoprire anche il lago, tra i più caldi del sud Europa, che ricorda per la sua conformazione un fiordo norvegese. Per chi ama gli sport invernali è possibile in pochi muniti di macchina raggiungere il comprensorio sciistico della Panarotta e l’altopiano di Vezzena dove, oltre allo sci, è possibile fare passeggiate ed escursioni con le ciaspole.
La località è famosa per la sua vocazione termale: le acque arsenicali - ferruginose delle Terme di Levico (nel centro del paese) e Vetriolo (fraz. del Comune, lo stabilimento di Vetriolo è il più alto centro termale d’Europa, si trova a 1500 m.s.l.m. in prossimità della fonte) sono note da oltre 150 anni in tutto il mondo per le loro qualità terapeutiche e rigenerative.
Dalle montagne sovrastanti Levico Terme, ad oltre 1500 di altitudine, sgorgano due tipi di acque minerali: l’"Acqua Forte" e l’"Acqua Debole", entrambe acque solfato-arsenicali-ferruginose, uniche in Italia per le loro proprietà. Oltre agli stabilimenti termali è possibile dedicarsi al relax in uno dei moderni centri benessere presenti in alcuni hotel della località. Il Parco Asburgico delle Terme, il più grande giardino storico della provincia, rappresenta un grande polmone verde dove è possibile fare passeggiate in completo relax e godere della natura.
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Levico Terme, veduta del lago di Levico / foto Apt Valsugana
2. VALEGGIO SUL MINCIO (VR): il tortellino della leggenda
Situata nell’anfiteatro naturale delle colline moreniche che si affacciano sulla pianura padana, classificata "Città d'Arte" per il patrimonio artistico che la contraddistingue, Valeggio sul Mincio è una meta perfetta per coloro che cercano una vacanza all'insegna della cultura, della natura e della gastronomia più genuina. Il paese è sovrastato dal Castello Scaligero che mantiene inalterata la sua suggestiva imponenza e sembra anche ospitare un leggendario fantasma…
Lungo le rive del Mincio si trova l’incantevole frazione di Borghetto, dove l’atmosfera medioevale è sottolineata dai merli ghibellini, dal campanile della chiesa di San Marco e dalle ruote degli antichi mulini. A Borghetto domina la scena il ponte Visconteo, straordinaria diga fortificata costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti. Il capolavoro della tradizione culinaria locale, con tanto di leggenda romantica annessa, sono i Tortellini di Valeggio, in dialetto “agnolin”. Fatti a mano uno a uno, con una sottile sfoglia di pasta ed un delicato ripieno di carne, si possono gustare in uno dei tanti ristoranti del paese, o acquistarli nei numerosi pastifici artigiani.
Le origini di questo piatto si allacciano con i racconti tramandati da una generazione all’altra; la leggenda, ambientata alla fine del ‘300, narra la storia di due amanti, la ninfa Silvia e il capitano Malco, che lasciano sulle rive del fiume Mincio un drappo di seta gialla annodato come pegno del loro contrastato amore. Ed è proprio a questa storia che si ispira la denominazione più celebre e fortunata del Tortellino di Valeggio, noto anche come “Il Nodo d’Amore”. A questo prodotto sono dedicati due importanti eventi: La Festa del Nodo d’Amore (a giugno) e Tortellini e Dintorni (a settembre).
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Valeggio sul Mincio Borghetto / foto Getty Images
3. CASTELLARO LAGUSELLO (FRAZ. DI MONZAMBANO - MN): il laghetto a forma di cuore
Piccolissimo borgo, Castellaro Lagusello è compreso all’interno dell’antica cinta muraria e si specchia su un suggestivo e romantico laghetto morenico a forma di cuore (il Lagusello), oggi riserva naturale protetta. Il centro storico, tipico e raccolto, è caratterizzato da vicoletti pavimentati in pietra di fiume, su cui affacciano case costruite con i sassi a vista.
Appena varcata la porta d’ingresso si incontra la chiesa barocca di S. Nicola e la Torre Campanaria, che è il punto di osservazione migliore per godere del panorama delle Colline Moreniche e per fotografare il famoso laghetto a forma di cuore. Il castello medievale, ora Villa Arrighi di proprietà privata e visitabile su richiesta, ha mantenuto pressoché intatta la struttura originaria; dal suo interno si può godere una bella vista sul lago e sulla campagna circostante. Una curiosità: Castellaro gode fama nazionale per l’antico e caratteristico sport del tamburello.
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Castellaro Lagusello / foto Comune di Castellaro Lagusello
4. CANELLI (AT): la passeggiata di Peynet
Il centro storico di Canelli, aggrappato alla collina e suddiviso nei due rioni del Borgo e di Villanuova, è ricco di scorci e suggestioni antiche. L'aspetto più caratteristico, che dona a Canelli un’originalità unica in Italia, è anche quello meno visibile: si tratta dell'esteso patrimonio architettonico delle cantine canellesi, vere "cattedrali sotterranee" che si snodano sotto tutta la località nelle viscere delle colline tufacee, creando ambienti suggestivi, capolavori di ingegneria e architettura.
Qui, ad una temperatura costante di 12-14 gradi, riposano e invecchiano i prelibati vini canellesi. Per i più romantici, consigliamo una passeggiata lungo la via degli innamorati, un sentiero ispirato ai fidanzatini di Raymond Peynet, il celebre illustratore francese che fece visita a Canelli nel 1983. Particolarmente impressionato dalla bellezza della Sternia, Peynet decise di disegnare su una piastrella gli Innamorati, i suoi celebri personaggi creati nel 1942.
La passeggiata si sviluppa lungo la storica via della Sternia, divenuta una galleria d'arte a cielo aperto con opere di diversi artisti ispirate al mondo di Peynet e all'amore, ed è una ripida strada ciottolata che sale lungo il borgo Villanuova fino al Castello Gancia. Il percorso offre suggestivi punti panoramici ed è uno dei luoghi simbolo di Canelli.
- Vai al sito www.canellieventi.it
Canelli / foto Comune di Canelli
5. SEBORGA (IM): la principessa
Il tipico borgo in pietra di Seborga (piccolissimo Comune con circa 300 abitanti) si staglia su un'altura dell'estremo Ponente ligure, in posizione panoramica di eccezionale bellezza sul Mar Ligure, sulle Alpi Marittime e sulla costa francese. Seborga ha avuto notevole importanza storica e fra il 954 e il 1729 assurse a rango di minuscolo principato; in virtù di ciò si dichiara ancora oggi principato indipendente e ha il suo principe (attualmente una principessa - prima donna a ricoprire tale carica), le sue leggi e batte perfino la sua moneta (i “luigini”); il principato non è ovviamente riconosciuto dallo Stato italiano.
Il caratteristico centro storico si sviluppa concentrico in un intreccio di suggestivi e stretti vicoli, lungo i quali ci si imbatte in piccole botteghe artigianali. Le stradine conducono a piazza San Martino, dove affaccia la seicentesca Parrocchiale e il Palazzo dei monaci, antica sede della Zecca, con lo stemma del principato sulla facciata. Tipica è la coltura di fiori, tra cui svariate varietà di mimose e la caratteristica ginestra “seborghina”. Da visitare, inoltre, l’esposizione permanente di strumenti musicali, con circa 200 pregiati strumenti antichi. 
- Val al sito www.comuneseborga.it
Seborga / foto Shutterstock
6. LUCIGNANO (AR): l'albero dell'amore
Lucignano, piccolo e caratteristico borgo toscano, definito “la perla della Valdichiana”, rappresenta uno degli esempi più straordinari di urbanistica medioevale per il suo impianto a forma ellittica ad anelli viari concentrici, pervenutoci intatto dai secoli.
È ubicato in un luogo strategico, sulla sommità di un colle dominante la Valdichiana. Il centro storico medievale, tipico e raccolto, così come i numerosi negozi di prodotti tipici del territorio, conferiscono al borgo un’atmosfera caratteristica e accogliente.
Il museo comunale ospita l’Albero d’oro, magnifico reliquiario alto 2,6 m. realizzato (sec. XIV e XV) per conservare le reliquie dei santi francescani e della Croce di Cristo. Esempio unico e insuperato di oreficeria medievale, è anche noto come albero dell’amore, in quanto, secondo un’antica tradizione, propizio per gli innamorati. Ancora oggi fidanzati e sposi sono soliti scambiarsi promesse d’amore davanti all’albero.
Lucignano / Foto Shutterstock
7. GRADARA (PU): sulle orme di Paolo e Francesca
Gradara è conosciuta soprattutto per la sua bella Rocca e per le vicissitudini strettamente legate al suo castello, soggetto nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza e Della Rovere, e memorabile palcoscenico della storia d'amore di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, resa immortale dai versi del Canto V dell'Inferno di Dante. La Rocca di Gradara e il suo borgo rappresentano una delle strutture medievali meglio conservate d’Italia e le due cinte murarie che proteggono la fortezza la rendono anche una delle più imponenti.  
Gradara è "capitale del Medioevo e dell’Amore", meta ideale per gli innamorati grazie alla magia e alla poesia che riesce ad evocare non solo la visita al castello, lungo i camminamenti di ronda e nel centro storico, ma anche la bellezza dei paesaggi. Attorno al castello si può percorrere la Passeggiata degli Innamorati o i sentieri del Bosco di Paolo e Francesca che cingono la collina, da cui si può ammirare il paesaggio rurale del pesarese, dove si mescolano campi coltivati e la vegetazione tipica della macchia mediterranea, e uno spettacolare scorcio sul mare. 
- Vai al sito www.gradara.org
Gradara / foto Comune di Gradara
8. NEMI (RM): la terrazza sul lago
Arroccata su uno sperone a strapiombo sul lago omonimo, Nemi è una delle più piacevoli e romantiche località dei Castelli Romani. Il centro storico è da scoprire con una bella passeggiata tra le vie che si snodano tra le case del paese, dove troviamo numerose botteghe di artigiani, soprattutto di prodotti enogastronomici. Nella piazza centrale, legato al grande passato di Nemi, il castello, simbolo della cittadina, con l’originaria torre cilindrica e il successivo palazzo baronale, oggi Palazzo Ruspoli.
La cittadina di Nemi ha visto soggiornare scrittori come Andersen, Goethe, Stendhal, Byron, d’Annunzio. E pare che il musicista Gounod prese ispirazione dal panorama notturno del lago di Nemi per comporre la sua celebre Ave Maria. Da non perdere la terrazza degli innamorati che regala una vista lago mozzafiato, deve il suo nome agli amori mitologici della valle del lago, in particolare quelli tra Diana e Virbio e tra Numa Pompilio e la Ninfa Egeria.
Nemi è anche il paese delle navi romane di 2000 anni fa: alle imbarcazioni romane oggi è dedicato il Museo storico-archeologico delle navi Romane. Purtroppo delle due navi originarie appartenute a Caligola e recuperate dalle acque del lago tra il 1929 e il 1931, non rimane quasi nulla; bisogna accontentarsi dei modelli in scala. Ma il luogo merita una visita anche solo per ammirare l’edificio museale, di grande interesse architettonico e sormontato da una terrazza panoramica sul tetto, dove godersi la vista del lago e il panorama. Vicino alle sue sponde, immerso nel bosco, è stato portato alla luce parte di quello che era il Tempio di Diana Aricina o Diana Nemorense, un enorme complesso romano che si estendeva su una superficie di ben 45.000 mq (e per questo il lago era anche detto "specchio di Diana").
Nemi / foto Comune di Nemi
9. BOVINO (FG): i vicoli del centro storico
Caratteristico borgo incastonato tra i Monti Dauni, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, Bovino venne fortificato nel Medioevo, come dimostrano i resti delle mura, le torri e il castello ducale, trasformazione secentesca a opera dei duchi di Guevara del castello costruito dai normanni sulle rovine di una rocca romana.
Il borgo svela il suo fascino romantico nella trama di stretti vicoli del centro storico, ricco di arte e cultura, in equilibrio tra passato e futuro, dove scoprire antichi palazzi nobiliari con incantevoli corti e ben sette chiese, tra cui la bella Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta che risale alla fine del X secolo, ma fu rimaneggiata in stile romanico nel XII secolo e dotata successivamente della facciata, nella quale è possibile leggere influenze di stile gotico. La località è nota come la “Città degli ottocento portali di pietra”, realizzati dai maestri scalpellini locali, che abbelliscono quasi tutte le case private.
Bovino, castello / foto Laura De Finis - concorso fotografico Tci
10. AGGIUS (SS): il museo dell'amore perduto
Centro dei più antichi della Gallura, Aggius è l’ultimo depositario di tradizioni secolari nel canto, nella danza, nella tessitura e nella lavorazione artigianale del sughero, del ferro e del granito. Proprio il granito rende unico il panorama, a partire dalle chiese e dalle case del centro storico, fino alla suggestiva valle della Luna, in cui si trovano le tracce più significative dei primi stanziamenti nel ter­ritorio.
Da visitare il Museo di Aggius: composto dal Museo Etnografico MEOC, memoria storica e tradizione della cultura gallurese, dal Museo del banditismo, raccolta di documenti storici e armi sulla storia del fenomeno del banditismo sardo dell’Ottocento, e dal recente Museo AAAperto, museo di arte contemporanea.
Da segnalare anche il curioso e romantico Museo dell’Amore Perduto: esposizione museale nata per raccontare l’amore, quello perduto appunto, ma che vuole essere ricordato e rivive nelle foto, nelle canzoni, nei disegni, negli oggetti, anche quelli più piccoli e apparentemente insignificanti che, però, portano in sé una storia da rivelare. L’intero ambiente è stato organizzato in maniera tale da diventare, per chiunque entri al suo interno, un luogo fuori dal tempo dove raccontare e ritrovare, almeno nel ricordo, il proprio amore perduto.
Aggius, museo AAAperto