Passeggiate e sport outdoor per immergersi nella natura, prodotti tipici da scoprire e gustare, eventi da non perdere. Ecco le nostre proposte di visita per il mese di giugno.
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1. ANDREIS E BARCIS (PN)
Due piccolissimi borghi (poco più di 200 abitanti ciascuno) in cui immergersi nella natura. Andreis si trova all’ingresso della Valcellina, adagiato su una verde terrazza, circondato e protetto dai monti, in un ambiente naturale e selvaggio tutelato e inserito nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Per gli amanti della natura i percorsi del Nordic Life Park, un insieme di percorsi finalizzati alla cosiddetta “camminata nordica”, di diversa lunghezza e difficoltà, per scoprire al meglio il territorio. Da non perdere anche il sentiero naturalistico del Monte Ciavac, che permette di vedere la Faglia Periadriatica, il più grandioso sovrascorrimento regionale lungo oltre 100 km. Il fenomeno geologico, che attraversa da est a ovest tutto il Friuli, nasce dalla spinta della placca africana contro l’Europa, determinando un’enorme fratturazione che appare come un ammasso di detrito incoerente, nel quale si individuano superfici lisce e riflettenti denominate specchi di faglia.
All’uscita del ventre vertiginoso della Forra del Cellina, Barcis appare come un respiro verde di natura, acqua e cielo in gradazione, all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Da scoprire la Riserva Naturale Forra del Cellina e il relativo Centro visite. La Riserva ha l’aspetto tipico di un grande canyon, uno dei più spettacolari d’Italia, con imponenti pareti verticali: è attraversata dal Sentiero del Dint, dal percorso della Vecchia strada della Valcellina e dal Ponte Tibetano, che offre una veduta unica dell’ambiente circostante e del canyon. Il lago di Barcis offre la possibilità di praticare vela, surf, kajak, sport subacqueo, hovercraft, motonautica. È bello anche solo passeggiare attorno al lago nei vari sentieri panoramici, sostare nelle aree pic-nic o semplicemente rilassarsi sulla riva.
2. MALCESINE (VR)
Malcesine è un piccolo borgo medievale adagiato sulla riva orientale del lago di Garda, ai piedi del Monte Baldo, immerso in un contesto ambientale di pregio.
Il suggestivo centro storico si può scoprire tra vie acciottolate e caratteristiche piazzette, animate da negozi, bar, ristoranti e bistrot con cucina tipica. Un fascino particolare esercita il piccolo porto vecchio. Il lungolago è il luogo ideale per tranquille passeggiate da cui partire per scoprire le numerose spiaggette: ognuna ha una sua particolarità!  La località è dominata dal castello forse di fondazione longobarda che, grazie agli Scaligeri, assunse l'aspetto odierno, con cinta di mura merlate e alto mastio pentagonale. Da segnalare anche il Palazzo dei Capitani, oggi sede del Municipio e della biblioteca, è un antico palazzo costruito in stile gotico e veneziano.
Malcesine offre molteplici possibilità per scoprire il territorio: numerosissime attività outdoor, tra acqua e terra, e cultura, tra castelli e musei. Da non perdere una salita con la funivia Malcesine - Monte Baldo che con le sue caratteristiche cabine rotanti in pochi minuti arriva fino a quasi 1800 metri di quota, per godere di un panorama mozzafiato.
Malcesine / foto Istituzione Malcesine Più
3. ENTRACQUE (CN)
Piccolo Comune dell’alta valle Gesso di particolare interesse ambientale all’interno del Parco naturale delle Alpi Marittime, offre numerose opportunità per vivere una tipica vacanza outdoor, capace di soddisfare sportivi, famiglie, bikers, escursionisti o semplici amanti della rilassante atmosfera alpina.
Il piccolo centro storico è caratterizzato dalle tipiche case montane in legno e pietra e da numerose fontane. Da vedere il centro faunistico Uomini e Lupi, il primo centro faunistico, interamente dedicato al lupo, e il Centro informazioni della centrale Enel, per conoscere tutti i segreti delle dighe e della centrale idroelettrica.
Prà del Rasur, Alpi Marittime / foto Shutterstock
4, VALLEBONA (IM)
Piccolo borgo medievale, deve il nome alla fertilità della sua valle aperta, affacciata sul mare e circondata da colline. Sentieri e panorami incantevoli la rendono meta ideale per sport outdoor. Il centro storico, luminoso e raccolto, è ricco di fascino: i “carrugi”, da scoprire a piedi o con l’Ape, simbolo del paese; la “Loggia dell’Aria” che guarda la Piazza dell’Oratorio dei Disciplinati, anfiteatro di musica, arte e spettacoli; la barocca Chiesa di San Lorenzo con il suo prezioso organo Agati; la torre del ‘200 e la Piazza dei Quattro Elementi: al centro il Fuoco, la Fontana, L’Aria delle eliche e la Terra, l’ulivo.
L’acqua di fiori di arancio amaro (presidio Slow Food) è il prodotto tipico del borgo, antica tradizione recentemente recuperata. A giugno si festeggia la raccolta con profumate bugie…e verità durante la Festa del fior d’arancio. Infatti, è l’ingrediente speciale delle bugie (in dialetto bouxie), dolce che qui non si fa solo a carnevale, ma in tutte le feste dell’anno. Altra bontà locale sono i sospiri, biscotti spesso aromatizzati all’arancio.
Vallebona / foto Comune di Vallebona
5, PIEVE DI CENTO (BO) 
Quasi 2 km di portici incorniciano il centro storico, facendone quella che è definita la “piccola Bologna”. E non solo per i loggiati, ma anche per la ricchezza artistica e storica nascosta tra le pieghe della sua antica struttura urbanistica, con il suo impianto medievale ancora intatto.
Nel cuore cittadino, in piazza Andrea Costa, spicca la collegiata di S. Maria Maggiore. In prossimità di Porta Bologna, la poderosa rocca trecentesca ospita il Museo delle Storie di Pieve, mentre le vecchie scuole elementari accolgono dal 2021 la biblioteca-pinacoteca “Le Scuole” in uno spazio di oltre duemila metri quadrati in cui sono esposte più di mille opere d’arte realizzate dal 1300 a oggi. La Casa degli anziani, caratteristica per le colonne in legno che reggono il porticato, è uno dei più antichi edifici cittadini: risale infatti al 1272. Altra interessante struttura museale è il Magi ’900, collezione di arte contemporanea con opere di grandi maestri come Burri, Carrà, De Chirico, Guttuso e Modigliani. Pieve di Cento è anche città della musica, grazie alla tradizione della liuteria, tramandata da una apprezzata scuola, e al Museo della Musica allestito nei foyer del teatro storico Alice Zeppilli.
Assolutamente da assaggiare i maccheroni al pettine: una pasta all’uovo da cui si ricavano quadretti prima arrotolati su una bacchetta e poi striati con il “pettine”, un vecchio telaio per tessitura. Il condimento è al ragù. La grande sagra dedicata a questo piatto si svolge nei weekend 16-18 e 23-25 giugno.
Pieve di Cento, maccheroni al pettine / foto Comune di Pieve di Cento
6. CHIUSI (SI)
La città discende dall’etrusca Chamars e di quella straordinaria fase oggi restano documenti, oltre che nelle necropoli extraurbane, nel Labirinto e nel Museo Archeologico Nazionale. La visita comprende anche le tombe etrusche e le catacombe paleocristiane del III secolo d.C. Di fronte al museo troviamo il Duomo, fondato nel VI secolo e rifatto in stile romanico; nell’adiacente Museo della Cattedrale sono conservati reperti archeologici, oreficerie, oggetti d’uso liturgico, tavole e opere di numerosi artisti, provenienti dal duomo e dalla diocesi. Dal museo si scende al Labirinto di Porsenna, reticolo di gallerie, per tradizione sepoltura del re, in realtà resto dell’acquedotto etrusco che attraversando l’abitato raggiunge la cisterna sotto il campanile del Duomo. Da segnalare a nord-est della località il lago di Chiusi, area di valore naturalistico e meta di piacevoli gite a carattere sportivo o gastronomico.
Dal 23 al 25 giugno, nella splendida cornice del centro storico di Chiusi, si svolgerà la XII edizione del Tria Turris, festival degli artisti di strada nel Medioevo. Tutte le sere Taverne dei Terziari aperte, artisti di strada, musici, sbandieratori, tamburini, sputafuoco e tanto altro!
Chiusi, piazza Duomo / foto Comune di Chiusi
 
7. SARNANO (MC)
Situata al centro di un’incantevole valle ai piedi dei monti Sibillini, la località è immersa nel verde delle montagne e dei boschi circostanti, il suo territorio è attraversato da innumerevoli sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike. Il centro storico, di origini medievali, conserva la sua struttura urbanistica di città murata, tra antiche vie, scalinate e scorci mozzafiato. La piazza Alta è il centro dell’insediamento antico: qui si incontrano la chiesa di S. Maria Assunta, i Palazzi del Podestà, dei Priori e del Popolo.
Da non perdere La “Via delle cascate perdute”, un itinerario naturalistico di circa 6 km che collega tre suggestive cascate nei pressi del centro storico, si può percorrere tutto l’anno ed è adatto a tutti.
Sarnano, via delle Cascate Perdute / foto Stefano Monti
8. LEONESSA (RI)
Leonessa è città d’arte e uno dei principali punti di approdo del turismo nell’area del Terminillo, vanta capolavori come la chiesa di San Pietro e la trecentesca chiesa di San Francesco, col suo famoso presepe in terracotta. Da segnalare anche il santuario di San Giuseppe da Leonessa, patrono della città. Sull’abitato domina la torre angioina, maestosa opera poligonale, terminale delle antiche mura di cinta.
Nell'ultima settimana di giugno a Leonessa si disputa il "Palio del Velluto", rievocazione storica delle feste che, per otto giorni, si svolgevano cinque secoli fa in occasione della solenne Fiera di S. Pietro. Il Palio del Velluto deve il nome all'attività di tessitura locale. La prima edizione è datata 1464, i festeggiamenti furono poi interrotti e proibiti nel 1557. La manifestazione è stata riportata in vigore dal Comune di Leonessa nel 1997, collegandola anche all'ingresso solenne di Margherita D'Austria, figlia dell'imperatore Carlo V e duchessa di Parma, cui il padre aveva concesso Leonessa in feudo nel ‘500. Viene disputato un complesso di gare, la più importante delle quali a cavallo, fra i rappresentanti dei rioni, i cosiddetti "Sesti", in cui la città fu suddivisa nel 1278, all'atto della fondazione da parte del re di Napoli Carlo d'Angiò.
Leonessa, Palio del Velluto / foto www.leonessa.org
9. ORSARA DI PUGLIA (FG)
Sita alle pendici dei monti del Preappennino Dauno, nella piana di Capitanata, vanta un’antica storia, testimoniata dall’impianto urbanistico del centro storico. Su un alto dirupo sorge il Complesso abbaziale, composto dalla chiesa di S. Pellegrino, di origine medievale, dalla grotta di S. Michele Arcangelo, meta di pellegrinaggio, e dalla chiesa di S. Maria Annunziata, esempio di architettura bizantina dell’XI secolo. Risalendo per i vicoli del centro, si possono ammirare il palazzo baronale e la parrocchiale di S. Nicola di Bari, con un crocifisso dipinto e scolpito in pietra del XV secolo.
Cacioricotta caprino e pane di grano duro sono due prodotti della terra che si possono degustare durante la G.E.O. (Galleria Enogastronomica Orsarese - Festa del Vino), il penultimo sabato di giugno, dedicata alla degustazione dei piatti della tradizione culinaria orsarese.
Orsara di Puglia, grotta San Michele / foto Archivio Bandiere Arancioni
10. CASTELMEZZANO (PZ)
Il borgo di Castelmezzano è inserito all’interno del Parco Naturale Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, con queste ultime che gli fanno da sfondo, rendendolo davvero affascinante. Il centro storico è tipicamente medievale, un agglomerato concentrico di case con tetti a lastre di pietra arenaria incastrate in una conca rocciosa.
Gli amanti della montagna possono godere della Via Ferrata Salemm, un percorso attrezzato per scalare le Dolomiti Lucane che permette di raggiungere punti altrimenti inaccessibili e scoprire davvero la grande bellezza di questo luogo (e attraversare anche un ponte nepalese).  Per i più intrepidi, da provare il volo dell’Angelo: un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di Castelmezzano e Pietrapertosa dove scivolare in una fantastica avventura, unica in Italia per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massima di sorvolo.
Castelmezzano, il Volo dell'Angelo