Dopo il grande successo della Caccia ai Tesori Arancioni del Touring Club Italiano, evento che si è svolto domenica scorsa in 100 località Bandiera Arancione, ti invitiamo a scoprire questi luoghi speciali in autunno, per ammirare il foliage e assaggiare tipicità locali. Le 270 località eccellenti certificate dal Touring, infatti, rappresentano mete perfette per un weekend fuoriporta o una gita domenicale. Ecco dieci borghi da scoprire e “gustare”!
1. MONCALVO (AT)  
Antichissimo borgo di origine romana, è situato nel cuore del Monferrato, su un colle che domina la valle. La località sorge compatta, raccolta nella cinta muraria e circondata dai torrioni. Dall'alto della torre del belvedere si può ammirare la valle sottostante e scorgere le cime innevate delle Alpi, il Monviso, le colline con i vigneti allineati, prati e boschi.
Moncalvo è nota per le eccellenze enogastronomiche: vanta prodotti De.Co, il Barbera d'Asti Docg, il Barbera del Monferrato Doc e il Grignolino d'Asti Doc. Spiccano anche la carne di Bue Grasso e il tartufo, prodotto a cui è dedicata la fiera che si svolge nelle ultime 2 domeniche di ottobre: con mostra mercato, concorso dei trifulao, stand enogastronomici ed eventi collaterali.
Moncalvo, Fiera del Tartufo / foto Baseggio
2. PIZZIGHETTONE (CR)
Al centro della pianura padana, in una campagna lussureggiante, Pizzighettone è una delle più complete e significative città murate della Lombardia e lega le sue origini al fiume Adda, che ancora oggi ne connota il centro storico dividendolo in due parti. All’interno del Parco Adda Sud e lungo la valle del Serio Morto, si possono percorrere sentieri campestri e piste ciclabili alla scoperta del territorio.
Tra i prodotti tipici della località, i Fasulin de l’oc (Fagiolini dall’occhio) ai quali viene dedicato tra fine ottobre e inizio novembre un’importante maratona gastronomica nelle Casematte, ambienti con volta a botte all’interno delle mura, tutti collegati tra loro (unici in Europa).
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Pizzighettone / Foto Comune di Pizzighettone
3. SANTO STEFANO D'AVETO (GE) 
Principale centro della val d’Aveto, immerso in un paesaggio suggestivo e situato nell’area del Parco naturale regionale dell’Aveto. L’intera zona offre numerosi modi di godere di una vacanza nel verde: dalle passeggiate, al trekking, all’equitazione; mentre in inverno sono lo sci e gli sport invernali ad essere protagonisti.
In autunno si può andare a funghi, passeggiare nei boschi, assaggiare le prelibatezze locali - come il formaggio “San Stè”, tra i più rinomati della regione - e ammirare il foliage. La storia del paese si legge attraverso le mura del castello feudale del 1200, considerato una delle più interessanti opere difensive della provincia genovese e della Liguria, e il Santuario di N.S. di Guadalupe.
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Santo Stefano d'Aveto / foto Giacomo Fè
4. BAGNO DI ROMAGNA (FC)
L’acqua calda delle sorgenti è stata la matrice fondativa di Bagno di Romagna, nella Valle del Savio. Reperti di origine romana spiegano come le fonti, oggi comprese in diversi centri benessere, fossero già frequentate in quel periodo. Nella piazza principale si nota la basilica di S. Maria Assunta, con tracce del suo impianto romanico. L’influenza fiorentina è evidente nei monumenti come il palazzo del Capitano, costruito nel XIV secolo, oggi polo culturale, e nei palazzi della piccola nobiltà locale. Da segnalare la foresta della Lama, un ambiente di primitiva bellezza, parte integrante del Parco nazionale di Campigna, del Falterona e delle Foreste casentinesi.
Scoprire la natura e le sue bellezze è uno dei motivi per visitare questa località e il suo territorio. Tante le occasioni di scoperta, i sentieri e le possibilità di attività all'aria aperta per mantenersi in forma o rilassarsi. Per i più piccoli, da non perdere il Sentiero degli Gnomi, per curiosare e stupirsi in mezzo alla natura: un percorso nel bosco a pochi passi dal centro dedicato all’avvistamento nel territorio di creature fantastiche.
Nel weekend 21-23 ottobre si svolge il Festival del Fall Foliage: tre giornate per scoprire i meravigliosi colori del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi con gli aromi e i profumi dei suoi alberi che danno energia e vigore al corpo e alla mente.
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Bagno di Romagna, piscina termale / foto Archivio Comunale
5. TREQUANDA (SI) 
Situato in pittoresca posizione sull’alto di un colle intorno a un castello duecentesco, il borgo di Trequanda è ancora in parte cinto da mura e si trova immerso nella natura incontaminata, circondato da boschi, vigneti e oliveti. Dalla campagna, che vien voglia di esplorare a piedi o in bicicletta, vengono olio raffinato, ottimi vinimortadellepecorini. Atmosfere medievali si respirano anche nelle due piccole frazioni di Castelmuzio, con l’imponente pieve romanica di S. Stefano a Cennano, e Petroio, nota per la produzione di terrecotte artistiche.
Nel mese di ottobre si svolge l’ormai tradizionale Festa dell’olio novo, incentrata sulla nuova produzione di olio: sono previsti mercatini, incontri e degustazioni di olio e prodotti tipici.
Trequanda, pieve romanica di Santo Stefano a Cennano / foto Comune
6. LEONESSA(RI) 
Leonessa è città d’arte e uno dei principali punti di approdo del turismo nell’area del Terminillo, tra le più apprezzate mete, soprattutto invernali, per appassionati di escursionismo e sci. Fondata da Carlo I D’Angiò nel 1278, divenne nel ‘500 feudo di Margherita d’Austria. Vanta capolavori come la chiesa di San Pietro, con opere del Lanfranco e di Jacopo Siculo, e la trecentesca chiesa di San Francesco, col suo famoso presepe in terracotta. Da segnalare il santuario di San Giuseppe da Leonessa, patrono della città. Sull’abitato domina la torre angioina, maestosa opera poligonale, terminale delle antiche mura di cinta. Nel mese di ottobre si svolge la sagra della patata, in programma dal 7 al 9 ottobre: stand gastronomici, street food e musica per celebrare il prodotto tipico della località.
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Leonessa / foto Leonessa.org
7. OPI (AQ)
Piccolo borgo situato nel cuore del Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, cui ha dato i natali, incastonato in mezzo ad una corona di montagne, situato sopra un costone di roccia con vista sul monte Marsicano e la val Fondillo, meta di escursioni, anche con asinelli e cavalli. Nei pressi del Comune, anche l’altopiano della Macchiarvana, una delle mete preferite degli amanti dello sci di fondo.
Da non perdere una passeggiata nel caratteristico centro storico, di origine medievale, sostando per ammirare lo spettacolare scenario naturale delle montagne attorno.
Da visitare il Museo naturalistico del camoscio, dedicato alla conoscenza del camoscio appenninico attraverso pannelli illustrativi, con la possibilità di osservare gli animali nelle immediate vicinanze in un’apposita area faunistica. Imperdibile un assaggio dei prodotti tipici locali, tra i quali spiccano quelli apistici e i formaggi di pecora.
Opi / foto Liborio Cimini
8. ROCCHETTA SANT'ANTONIO (FG)
Circondato dai campi di grano che trasformano il paesaggio di stagione in stagione, Rocchetta Sant’ Antonio, di origini antichissime, è l’ultimo paese della provincia di Foggia, quasi al confine con Campania e Basilicata. Nel centro storico si alternano diversi palazzi medievali, rinascimentali e piccole casette creando un’atmosfera tipica e armoniosa. Rimandi alla forte impronta religiosa del borgo si ritrovano nelle chiese della Maddalena, di Santa Maria delle Grazie e San Giuseppe.
Da non perdere Il cinquecentesco Castello D’Aquino di forma poligonale, impreziosito dalla torre ogivale, simile alla prua di una nave. La chiesa matrice dedicata all’Assunzione della Beata Vergine Maria eretta tra il 1754 e il 1768. Le numerose fontane, in particolare quella di Pescarella dalla quale sgorga un’acqua dagli effetti benefici.
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Rocchetta Sant'Antonio / foto Comune di Rocchetta Sant'Antonio
9. ALIANO (MT) 
Arroccato su un costone di argilla, nel cuore dei Calanchi lucani, Aliano è stato immortalato dalla penna di Carlo Levi, che con il nome di Gagliano lo descrisse in Cristo si è fermato a Eboli. Profondo è il rapporto tra lo scrittore e il borgo, in cui visse in confino e amò a tal punto da voler essere seppellito nel piccolo cimitero del paese. All’interno del borgo è possibile visitare la Pinacoteca e il Parco letterario dedicati a Carlo Levi. Da vedere anche la chiesa di San Luigi Gonzaga, risalente al XVI secolo, e il Museo della civiltà contadina, allestito in un vecchio frantoio. La curiosa Casa del malocchio che ha le sembianze di un volto umano per tenere lontani gli spiriti e gli influssi negativi.
È possibile scoprire il paesaggio lunare descritto da Carlo Levi attraverso 5 percorsi da fare a piedi, di varia difficoltà, adatti a tutti coloro che vogliono scoprire il silenzio dei Calanchi. 
Aliano, Casa-Levi / foto Basilicataturistica.it
10. TAVERNA (CZ) 
Ai piedi della Sila Piccola, nel Parco Nazionale, Taverna include un vasto patrimonio ambientale, villaggi montani da dove partire per escursioni, praticare sport invernali, gustare i prodotti tipici. Da scoprire le opere di Mattia Preti, conosciuto come il Cavaliere Calabrese, uno dei più grandi interpreti della pittura italiana del ‘600, nato a Taverna. Sono numerose le sue pale d’altare nella chiesa di S. Domenico, che ha stucchi e affreschi nell’interno. Nell’ex convento domenicano è allestito il Museo civico con opere di Mattia Preti, di suo fratello Gregorio e dipinti di scuola napoletana.
Da segnalare anche la barocca chiesa di S. Barbara, che custodisce tele dei fratelli Preti e altri dipinti del XVII-XVIII secolo. Il Museo d’arte contemporanea all’aperto e le Vie della Poesia con opere di artisti installate lungo le vie e testi poetici di autori del ‘900. Tra i prodotti tipici del territorio spicca la patata silana IGP.
Taverna, Piazza del Popolo / foto Marco Amelio