Il progetto Cheers, che ha visto anche il Touring protagonista, vede la sua conclusione. Martedì 6 luglio è prevista una conferenza finale della durata di un'intera giornata: l’occasione per condividere i risultati e confrontarsi con istituzioni, osservatori, stakeholder ed esperti coinvolti.
 
Cheers è un acronimo che sta per Cultural HEritagE. Risks and Securing activities: il progetto europeo, finanziato dal programma Alpine Space, ha visto il Touring a fianco di altri 11 partner di 6 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera) con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, affrontando la questione ancora trascurata della loro protezione dalle calamità naturali (alluvioni, terremoti, incendi e valanghe ecc.). Un tema importante e caro al Touring, che spesso ha cercato di sensibilizzare sui temi della protezione e della salvaguardia del patrimonio - perché questo, sia esso materiale o immateriale, è espressione dell’identità di un territorio. Anche perché l’Italia è caratterizzata da un forte rischio naturale - sismico, idrogeologico, vulcanologico; e tra le macerie dei disastri naturali rischiano di perdersi pezzi di eredità e di storia importanti per intere comunità.

Cheers si è proposto di individuare e implementare strumenti in grado di accrescere e migliorare le conoscenze mettendo in dialogo chi si occupa di rischi naturali e chi di beni culturali. L’approccio tenuto dal progetto è stato da un lato quello di favorire una migliore comprensione dei danni a cui il patrimonio culturale è potenzialmente soggetto e proporre di conseguenza un metodo che ne riduca la vulnerabilità, tenendo conto sia delle caratteristiche intrinseche dei singoli beni culturali, sia dei rischi specifici a cui tali beni potrebbero essere sottoposti. A questo si è affiancata una stabile cooperazione e condivisione delle conoscenze tra un sistema di soggetti coinvolti (non abituato a interagire in queste situazioni), supportata da strumenti e metodi che favoriscono questo coordinamento.

In attesa della scaletta definitiva dell'evento, queste le parti in cui è suddivisa la giornata:
- Parte 1. Governance / Processi decisionali basati su leggi e regole
- Parte 2. Beni Culturali in pericolo / Processi decisionali incentrati sull'oggetto recuperato
- Parte 3. Coordinamento dei rischi naturali e della conoscenza del patrimonio culturale/ Il contributo della prospettiva scientifica e tecnica degli esperti di gestione dei rischi
- Parte 4. Il dialogo con i territori dello Spazio Alpino / Le attività e l'eredità culturale del progetto che coinvolgono i soggetti e le istituzioni territoriali
 
PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA FINALE
- Per partecipare all'evento (gratuito per tutti) è necessario registrarsi a questo link Zoom. Sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea in italiano. 

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