“È cambiata la scala dei valori e la cultura urbana non è più il punto di riferimento nella gerarchia dei valori culturali. È la cultura rurale a prendere sempre più piede nel mondo contemporaneo.” Così Franco Iseppi, presidente del Tci, ha sintetizzato e commentato i dati emersi nel corso della tavola rotonda Qualità, potenzialità e bellezza dei territori italiani svoltasi nei giorni scorsi nella sede del Touring e che ha visto una grande affluenza di pubblico.

Come ha sottolineato Toni de Amicis, direttore della fondazione Campagna Amica in rappresentanza del presidente di Coldiretti Sergio Marini, “Si tratta di un nuovo modello di sviluppo per il Paese, che vede le attività agricole in prima fila nel tenere conto della qualità paesaggistica, per il rispetto e la valorizzazione del territorio extraurbano. Modello di successo, se si considera che in breve tempo sono stati oltre otto milioni i cittadini che hanno frequentato i seimila punti vendita Campagna Amica, che si tratti di farmer market, negozi di prossimità o spacci diretti presso le fattorie”. La cultura della qualità nell’alimentazione, peraltro, ha trovato eco nelle parole del nurizionista Giorgio Calabrese, che ha messo in luce proprio come sia “La qualità del cibo a fare la differenza per la salute, da cui segue la necessità-obbligo di valorizzare l’attività degli agricoltori che lavorano con qualità”.

La tavola rotonda ha costituito l’occasione per un dibattitto vivace, nel corso del quale si è parlato approfonditamente del volume illustrato Città e campagna, dialogo tra due mondi in cerca di nuovi equilibri, dono 2012 per i soci Touring, anche alla luce di una indagine Swg, dalla quale è emerso che la qualità di natura e paesaggio di una destinazione risulta determinante per la scelta nel 55% dei casi, ancor più che il patrimonio artistico-culturale (49%), le possibilità di relax e attenzione alla salute (33%) e le occasioni di divertimento (22%).

Un confronto proficuo, quello tra viaggiatori e mondo dell’agricoltura, che come ha tenuto a ribadire il presidente del Tci Franco Iseppi, in futuro vedrà Touring Club Italiano e Coldiretti lavorare sempre più spesso fianco a fianco. Prima di tutto nell’ambito della promozione di un modello di turismo responsabile che superi l’attuale concetto di agriturismo per fare riferimento a un vero e proprio “sistema fattoria”. E poi, in vista dell’ormai imminente Expo 2015, per portare realmente “sul territorio” a contatto con le realtà agricole del Paese una manifestazione che non può e non deve restare confinata negli spazi dei padiglioni fieristici milanesi.