Un museo romano che custodisce preziosi arredi antichi, oggetti d’arte liberty ma anche opere del futurismo, passando per l’universo déco sino ad arrivare al modernismo romano. Stiamo parlando del Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, ospitato all'interno di un raffinato villino di inizio Novecento, contraddistinto da tratti del barocchetto romano e “fioriture” liberty. Qui i Volontari Touring nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi contribuiscono da tempo all'accoglienza dei visitatori. 
 
Già il museo custodisce molti piccoli tesori da scoprire. A fine novembre, poi, il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, vi ha inaugurato la mostra “La Scuola Professionale femminile Margherita di Savoia. L’arte di essere donna”, a cura di Matilde Amaturo e Paola Abenante, una bella esposizione che si propone di ricostruire l’esperienza realizzata da questa importante scuola professionale. Si tratta di ricami, merletti, disegni, foto e oggetti di produzione artigianale e artistica (materiale lasciato in comodato permanente dal 2001 al museo) prodotti da quello che è stato un vero e proprio modello esemplare di formazione professionale, in cui si integravano perfettamente abilità artistiche nella creazione e nell’esecuzione anche attraverso l’applicazione delle nuove tecniche industriali. Allo stesso tempo l’allestimento racconta la vita sociale dei manufatti, facendo riferimento ai contesti culturali, produttivi e sociali che i manufatti stessi mettono in relazione, dalla pre-produzione alla post-produzione: si delineano i contesti produttivi proto-industriali italiani, passando per i contesti educativi romani, fino agli ambienti nazionali e internazionali legati alla vita di corte.


 

La Scuola nacque nel 1876 su impulso delle politiche scolastiche progressiste del Comune di Roma con l’obiettivo di trasformare tradizioni artigianali femminili forti nell’ambiente romano in mestieri e maestranze specializzate. Ben presto, grazie all’eccellenza della formazione, venne posta sotto l’alto patronato della Regina Margherita e, attraverso gli scambi didattici e le numerose commissioni effettuate per il tramite della sovrana, divenne luogo di incontro tra realtà culturali e
sociali differenti. Le innovazioni didattiche si pongono in un lasso temporale caratterizzato dal passaggio da sperimentazione artistico-artigianali, legate anche al clima culturale del Modernismo (Umberto Bottazzi sarà un importante consulente artistico della scuola dal 1922 al 1932) a sperimentazioni capaci di recepire rapidamente le esigenze della nuova civiltà industriale.

In questo periodo di attività si organizzano inoltre una decina di importanti esposizioni in Italia e all’estero, che fanno emergere interessanti spunti sulle origini del “modello industriale”, il “design” legato all’arte del Modernismo sviluppatosi all’interno di questa Scuola e portato in Italia e all’estero attraverso mostre ed esposizioni didattiche di chiaro intento divulgativo e commerciale. 

INFORMAZIONI
- Mostra La Scuola Professionale femminile Margherita di Savoia. L’arte di essere donna - fino all'8 marzo 2020
- Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX, via Boncompagni 18, Roma
- Orario museo: tutti i giorni 9.30-19 (ultimo ingresso alle ore 18); ingresso gratuito; chiuso il lunedì
- I Volontari Touring dell'iniziativa Aperti per Voi contribuiscono all'accoglienza dei visitatori tutti i giorni dalle 10 alle 18. 

Si ringrazia per le foto il Volontario Touring Franco Antonio Castelli​.