Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa. Negli anni scorsi i dipendenti di diverse aziende, affiancati dai soci volontari del Touring Club Italiano, hanno accolto cittadini e turisti nei luoghi Aperti per Voi; negli ultimi mesi, invece, per far fronte alla pandemia, è stato ideato un volontariato di impresa “social". 
 
A partecipare a quest'ultima formula, nel mese di ottobre 2021, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un percorso formativo sul tema del viaggio e del racconto di viaggio, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia". Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori. 

Ecco il contributo di Domenico Tripodi; tutti gli altri li potete trovare a questo link.

MISTICISMO E ARTE DELLA CHIESETTA DI PIEDIGROTTA, IN CALABRIA
di Domenico Tripodi

Sul versante tirrenico delle coste calabresi, tra Pizzo Calabro e Tropea, esiste un luogo non molto conosciuto ma ricco di storia e di significato: la chiesetta di Piedigrotta. Raggiungerlo vuol dire "immergersi" nei profumi del mare e della vegetazione costiera, percorrendo una scalinata che conduce a una spiaggia dorata. Lì, nella nuda roccia di tufo, è stata creata una chiesa. Realizzata dalle mani sapienti di Angelo e Alfonso Barone che hanno dedicato la loro vita a questo luogo.

Chiesetta di Piedigrotta - foto www.chiesadipiedigrotta.it

La leggenda tramanda di un naufragio avvenuto intorno alla metà del Seicento: un veliero con equipaggio napoletano fu sorpreso da una violenta tempesta. I marinai si raccolsero nella cabina del capitano dove era custodito il quadro della Madonna di Piedigrotta e tutti insieme iniziarono a pregare facendo voto alla Vergine che, in caso fossero scampati al fortunale, avrebbero eretto una cappella e l’avrebbero dedicata alla Madonna. La nave si inabissò e i marinai a nuoto raggiunsero la riva. Insieme a loro, si poggiarono sul bagnasciuga anche il quadro della Madonna di Piedigrotta e la campana di bordo datata 1632.


Chiesetta di Piedigrotta - foto www.chiesadipiedigrotta.it

Decisi a mantenere la promessa fatta, i marinai scavarono nella roccia una piccola cappella e vi collocarono la sacra immagine. Ci furono altre tempeste e il quadro, portato via dalla furia delle onde che penetravano fin nella grotta, fu sempre rinvenuto nel posto dove il veliero si era schiantato contro gli scogli.

Alla fine del XIX secolo Angelo Barone decise di "ricostruire" quel luogo mistico, scolpendo direttamente nella roccia le statue e l'altare che adornano la chiesa. Anche il figlio Alfonso diede il suo contributo. Poi, negli anni Sessanta, la chiesa fu purtroppo oggetto di atti vandalici che ne deturparono la bellezza. Fortunatamente per noi, la stessa provvidenza che aveva salvato i marinai ha di nuovo soccorso la chiesetta di Piedigrotta: Giorgio, rinomato scultore canadese, nipote di Angelo e figlio di Alfonso, tornando a Pizzo ha deciso di riportare all’antico splendore la chiesa, restaurando le statue e scolpendo nuove creazioni. 


Chiesetta di Piedigrotta - foto www.chiesadipiedigrotta.it

Questo luogo rappresenta una perfetta commistione tra culto, storia e passione di persone normali che, ispirate e volenterose, hanno deciso di realizzare qualcosa di unico.  

Le immagini sono di proprietà del sito www.chiesadipiedigrotta.it, che invitiamo a consultare per visitare la chiesa.


Chiesetta di Piedigrotta - foto www.chiesadipiedigrotta.it