Da alcuni anni esiste in Austria una rete di Comuni che sono stati certificati dall'Oeav, l'Österreischer Alpenverein (il Club alpino austriaco), come borghi ideali per il turismo montano: sono situati in zone dove il paesaggio non è stato violentato, il turismo non è urlato e non vi sono impianti di risalita, ma anzi è ecocompatibile (un po' come le nostre Bandiere arancioni) e ricco di aree naturali protette, un soggiorno ideale da vivere in armonia con l'ambiente.
 
UNA RETE CHE DIVENTA INTERNAZIONALE
La rete chiamata in tedesco Bergsteiger dorfer (tradotta in italiano in “Villaggi degli alpinisti”) ora si sta ampliando ed esce dai confini nazionali. L'Italia, per la precisione il Veneto, è stato il primo Paese interessato grazie a un progetto Interreg IV finanziato dall'Unione europea: grazie a un accordo tra Oeav e Cai Veneto, infatti, è partito il progetto per accogliere nella rete tre Comuni della valle di Zoldo e del Cadore (Forno di Zoldo, Cibiana di Cadore e Zoppè di Cadore, tutti in provincia di Belluno) e due nella valle tirolese del Gail (Kartisch e Obertilliach),
 
Siamo stati alle conferenze stampa di presentazione del progetto sia sul versante italiano (a Forno di Zoldo) sia sul versante austriaco (a Kartisch) e abbiamo potuto constatare sul terreno cosa ci sta dietro a questo progetto.
L'obiettivo di rilanciare le attività dell'agricoltura di montagna e dell'artigianato locale sono indubbiamente condivisibili: ben venga quindi questo progetto che potrà fornire finanziamenti ad hoc (si parla di un valore economico complessivo di poco oltre 350mila euro), specie in questi anni di crisi.
La bellezza del paesaggio montano circostante, l'accoglienza garantita dalle strutture del territorio certificate, l'offerta di mete turistiche e alpinistiche di pregio (vette, rifugi, musei) sono fiori all'occhiello che non possono che invogliare il turista alla ricerca di destinazioni ideali per un soggiorno montano.
L'antropologo Annibale Salsa, già presidente del Cai e ora Presidente dell'Accademia trentina della Montagna ha voluto sintetizzare questo progetto così: “La valenza della proposta consiste propriamente nel recepire i nuovi bisogni di autenticità ambientale in una prospettiva di piena eco-sostenibilità. La vita delle popolazioni locali orientata all'accoglienza umanizzante nei confronti degli amanti della montagna – alpinisti ed escursionisti- potrà riappropriarsi nuovamente dei valori del silenzio, della bellezza paesaggistica, delle relazioni umane contro l'anonimato delle residenze condominiali”.
 
LA VALLE DEI GELATIERI E IL PAESE DEI MURALES
Sottoscriviamo in pieno queste parole anche come Touring, soprattutto dopo aver visitato i luoghi interessati dal progetto. La valle di Zoldo, territorio appartato rispetto alla parallela valle del Boite che sfocia a Cortina d'Ampezzo, ha saputo mantenere intatti nel tempo tanti valori tradizionali, tra cui quello principale dell'arte dei gelatieri che da qui si sono sparsi a raggiera in Europa (ma soprattutto in Germania). Punti a favore: ci sono piaciuti tanti borghi ancora intatti, quasi sperduti nella loro semplicità come Colcerver e Fornesighe, frazioni di Forno di Zoldo, dai bellissimi fienili in legno secondo un'architettura tanto tradizionale quanto unica nelle Alpi, ma anche l'agglomerato raccolto di Zoppè e la suggestiva bellezza dei murales dipinti sulle case di Cibiana di Cadore. Comune denominatore dei tre Comuni le stupende Dolomiti Bellunesi con i gruppi del Pelmo, della Civetta, del Pramper, del Mezzodì e di Bosconero. Punti critici: la scarsa esistenza di strutture ricettive a Zoppè e a Cibiana, gli orribili tetti in lamiera brunita dalla ruggine della maggior parte degli splendidi fienili zoldani: quando si vedono dall'alto danno un segno di trascuratezza e di abbandono non da poco.
 
VILLAGGI TRA DOLCI PRATERIE
Sul versante a nord delle Alpi, passato San Candido si entra nella valle della Drava e in pochi minuti si è a Sillian; poco dopo sulla destra si apre la valle del Gail e i paesi di Kartisch e Obertilliach sono uno dietro l'altro. Qui il paesaggio è completamente diverso; le montagne sono dolci e arrotondate, i prati sono estesi così come i boschi; qui regna ancora l'agricoltura di montagna. Non ci sono mete per gli alpinisti come li intendiamo in Italia, semmai tante possibilità per gli escursionisti grazie a una estesa rete di sentieri segnalati. Punti a favore: la pulizia del territorio, l'ordine in tutto, decisamente teutonico (abbiamo cercato un'ortica in un angolo dimenticato al bordo dei prati, ma non c'è stato verso di trovarla!), l'ottima cucina e birra strepitosa. Punti critici: il paesaggio piuttosto monotono, la scarsità di strutture ricettive (alcuni siti internet sono solo in lingua tedesca), la mancanza di piste ciclabili (la val Pusteria così vicina non ha insegnato nulla?).
Al termine del viaggio “ispettivo” non possiamo che salutare con soddisfazione il tentativo di migliorare l'ospitalità del turismo montano su entrambi i versanti delle Alpi. Molto c'è ancora da costruire, ma siamo fiduciosi: l'entusiasmo specie tra i giovani non manca.
 
INFO UTILI
 
Hotel garni Posta, Forno di Zoldo, via Roma, tel. 0437.794917; www.hotelpostazoldo.it. Doppia da 76 euro.
Ristorante Locanda La Tana de L'Ors, Forno di Zoldo, via Roma, tel. 0437.794097; www.ristorantetanadelors.it
Ristorante L'insonnia, Forno di Zoldo, via Canale 7, tel. 0437.787243.
Scuola dello sport Dolomiti, College e convitto, via S. Andrea 39, Forno di Zoldo, tel. 0437.787445;; cell. 347.1926748.
Gasthof Dolomitenhof, Kartisch, Tirolo orientale (A) tel. 0043.48485245; www.dolomitenhof.net. Mezza pensione da 52 euro.
Hotel Unterwöger, Obertilliach, Tirolo Orientale (A), tel. 0043.48475221; www.hotel-unterwoeger.at
 
Rete di villaggi austriaci Bergsteiger Dorfer (sito in inglese): www.mountainvillages.at