Ci siamo. La Valle d'Aosta è pronta per quella che è la sua manifestazione sportiva più importante dell'anno: il Tor des Géants, ovvero il giro dei giganti. Semplicemente l'endurance trail più duro del mondo. Che cos'è un endurance trail è presto detto: è una corsa di resistenza, lunghissima, sfiancante, adatta a chi ha gambe ma soprattutto testa. E in Valle d'Aosta si sono inventati - siamo oramai giunti alla quinta edizione - un endurance trail pazzesco, che percorre tutte le valli della regione al cospetto dei grandi giganti della montagna (il Bianco, il Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso). Per dirla con i numeri: 330 chilometri, 24mila metri di dislivello positivo (in salita), sette giorni per terminarla (si corre giorno e notte!).
Ma a partecipare al Tor, dal 7 al 14 settembre, non sono soltanto 755 atleti, provenienti dai cinque continenti. E' tutta una regione a essere coinvolta: la gente fa letteralmente a gara per aiutare gli sportivi, sostenerli, partecipare all'evento con un semplice sorriso o con la propria presenza sul percorso. Ecco perché consigliamo quest'evento anche ai turisti amanti della montagna: è il momento ideale per scoprire il calore e la partecipazione dei valdostani, spesso considerati (a torto) troppo chiusi e riservati. E naturalmente per scoprire, facendo il tifo, paesaggi meravigliosi, tra i più belli delle nostre montagne. Ecco qualche consiglio, tra i tanti che si possono dare...
COURMAYEUR. Qui la gara partirà il 7 settembre, qui i corridori la finiranno entro il 14. Sia per il weekend iniziale sia per quello finale sono previste varie manifestazioni ed eventi. Sabato 6 settembre, per esempio, Courmayeur diventerà per un giorno una “città dell’Expo”, presentando le eccellenze enogastronomiche della Valle d’Aosta: un percorso nel gusto ricco di appuntamenti, atelier e showcooking (info: www.courmayeurmontblanc.it).
VAL FERRET. Poco lontano da Courmayeur, la val Ferret, sotto il massiccio del Bianco, è una delle più belle valli valdostane. La gara passerà di qui nella sua fase finale, quando i runners transiteranno dal rifugio Bonatti. Ecco, il rifugio, facilmente accessibile con una passeggiata di poco più di un'ora, è un balcone privilegiato per godere della bellezza del massiccio del Bianco. E chi ha un po' più di gambe, può proseguire per il vallone del Malatrà, luogo segreto dove ancor meglio si gode della bellezza della montagna (info: www.rifugiobonatti.it).
FORTE DI BARD. Spostandoci in bassa valle, la gara più o meno a metà percorso transiterà dal Forte di Bard, posto quasi a guardia della regione, che è diventato negli ultimi anni un polo museale di eccellenza. Dopo aver applaudito i corridori, dunque, si potrà visitare il Forte e le sue mostre, permanenti e temporanee. In questo momento da non perdere l'esposizione su Picasso. Anche se preferiamo sempre lo splendido filmato a volo d'aquila visibile nel Museo delle Alpi (collezione permanente): sembra di volare sulle grandi cime valdostane (info: www.fortedibard.it).
CHAMPORCHER. Lungo i sentieri del Tor si incontrano ben 15 dei 54 rifugi della Valle d’Aosta, un patrimonio di esperienze, solidarietà, cultura della montagna e ospitalità. Tra questi è facilmente accessibile e altamente panoramico il rifugio Dondena, nella valle di Charmporcher (bassa valle d'Aosta): la passeggiata verso il lago Miserin, dove è presente un bel santuario, è altamente appagante (info: www.rifugidellarosa.it).
VALTOURNENCHE. Nella parte alta della Vallée, il Tor passa anche dal lago di Cignana e dal rifugio Barmasse. Ci vogliono un po' più di due ore per raggiungerli dall'abitato di Valmartin. Ma chi preferisce non camminare, può sempre fermarsi a degustare un pezzo di fontina a fondovalle… qui o anche a Gressoney St Jean o St. Rhémy en Bosses, sempre nella parte settentrionale della valle. Tra le tante specialità valdostane, la fontina d'alpeggio è forse la più nota e caratteristica: merita sempre.
INFO UTILI
Tutte le info sul sito www.tordesgeants.it