La cultura contemporanea sbarca nelle Marche e in Abruzzo per Arte in centro, una manifestazione che, dal 4 luglio al 28 settembre, coinvolge 7 comuni che ospitano 9 mostre nonché decine di eventi collaterali. Un'occasione per una pausa dal mare e dalla tintarella che, in un raggio di cento chilometri, coinvolge associazioni culturali locali, fondazioni e comuni in uno sforzo congiunto dal risultato pressoché unico. La valorizzazione del territorio passa anche da qui. E in due giorni si possono fare davvero delle belle scoperte.
 
Sabato. Ascoli Piceno, Teramo, Civitella del Tronto e Castelbasso
Punto di partenza ideale la città marchigiana di Ascoli Piceno che conserva, nel suo prezioso centro storico, tracce intatte del passato medievale che, in piazza Arringo si esprime ancora in tutta la sua bellezza. A contrasto, è da non perdere una visita alla mostra Amalassunta Collaudi, Dieci artisti e Licini allestita alla Galleria d'arte contemporanea Osvaldo Licini, un vero laboratorio dell'arte, come un'officina creativa. Con la seconda tappa si cambia regione e si approda in Abruzzo, a Teramo nota per la sua cattedrale e l'anfiteatro del II secolo. In questa città Arte in centro trova il suo spazio alla galleria L'Arca che ospita la mostra Visioni dedicata al lavoro di Enzo Cucchi, pittore e scultore le cui opere sono esposte nei musei di mezzo mondo. Dopo pochi chilometri si arriva nel comune di Civitella del Tronto la cui fortezza spagnola che domina l'abitato serviva a tenere d'occhio i confini con lo Stato Pontificio. E proprio negli spazi della Fortezza sono allestite ben due mostre: una dedicata ai lavori di Gianluigi Colin, l'altra intitolata Visione territoriale. L'ultimo sforzo della giornata prevede l'arrivo a Castelbasso e, in particolare alla Fondazione Malvina Menegaz, un esempio speciale di come l'arte sul territorio possa essere un'eccellenza anche in comuni così piccoli. Due le mostre allestite a palazzo de Sanctis, la prima si intitola C'era una volta Roma ed è dedicata agli artisti che, negli anni Sessanta, hanno trasformato la capitale in una capitale dell'arte contemporanea, la seconda è dedicata all'artista abruzzese Alberto di Fabio, quasi più celebrato all'estero che in Italia.
Dopo una giornata così non resta che riposarsi e pianificare una domenica ideale.
 
Domenica. Atri, Loreto Aprutino e Pescara
La seconda giornata parte da una delle località più belle dell'Abruzzo e non solo. Atri sorge su uno sperone di roccia tra le valli del Vomano e del Pombia e conserva un centro storico caratterizzato dall'alternanza tra begli edifici e punti panoramici sul mare e sui calanchi. In questo caso la mostra è allestita nei suggestivi spazi della cripta del museo Capitolare della Cattedrale. Focus sul Pakistan con foto, video e installazioni che ruotano intorno al tema che dà il titolo all'esposizione: Stills of peace and everyday life. Presenti opere di artisti pakistani e italiani in un confronto molto originale. Non bisogna fare molti chilometri per scoprire che la tappa successiva, Loreto Aprutino, è uno dei migliori esempi di comune medievale. Il paese si formò intorno a un castello e a un'abbazia costruita intorno all'anno Mille e oggi ospita Loretoview, Festival di fotografia del paesaggio allestito nelle vie del centro e nelle antiche residenze che caratterizzano la cittadina. In più non mancano percorsi inediti, degustazioni in piazza e tanti eventi aperti a tutti. Un buon modo per promuovere la località. Ultima tappa è Pescara, città di mare con un'anima moderna, ma con piccole sorprese architettoniche del passato. La mostra allestita per Arte in centro al palazzetto Albanese punta su una tematica molto attuale, il lavoro e si intitola Vita activa, figure del lavoro nell'arte contemporanea. Un percorso che attraverso la scultura, la pittura, la fotografia, i video, il design si propone di raccontare un elemento così importante in un momento in cui spesso viene a mancare.
Il ritorno al mare è un richiamo forte, ma dopo un weekend così, la tintarella assume tutto un altro aspetto.