Se è vero, come sostiene lo scrittore catalano Pablo Tusset, che il «meglio che possa capitare a una brioche è di essere imburrata», il meglio che possa capitare a chi vuole fare un fine settimana in montagna è andare a Campo Tures, in Alto Adige. Ottanta cime sopra i 3mila metri, oltre mille chilometri di sentieri, una spa pubblica con laghetto naturale, un torrente per discese di rafting, chilometri di ciclabili, un castello dove mancano solo le fate e la possibilità di saziare i sensi assaggiando specialità altoatesine come il Graukaese, formaggio magro che producono solo qui. Metteteci che il comune è anche Bandiera Arancione Tci per via della sua efficiente ospitalità e dei programmi di sostenibilità energetica e ambientale portati avanti dall'amministrazione comunale, e finisce che invece che per un weekend vi fermerete per una settimana.

VENERDI': CASTEL TAUFERS E STRUTTURE BIO
A meno che non viviate a Bolzano, Campo Tures non è vicina. Da Verona sono almeno tre ore di strada: si risale l'A22 e poi, dopo Bressanone, si imbocca la Statale della Pusteria fino a Brunico e di qui dopo altri 10 chilometri si arriva a Campo Tures. Però il lungo viaggio si ripaga non appena si entra nella valle di Tures, che con la valle Aurina costituisce il teatro naturale dove trascorrere il fine settimana. A segnare il confine tra le due valli il Castel Taufers, imponente fortezza che appartenne ai signori di Taufers, aristocratici titolesi. Con il suo profilo grigio, le persiane bianche e rosse, le torri possenti e squadrate domina Campo Tures quasi fosse un angelo custode che veglia sul paese. Visto da lontano, con i ghiacciai che segnano il confine con l'Austria alle spalle e profilo verde delle montagne tutto intorno, sembra la quint'essenza dei castelli alpini. L'interno con le stanze in legno, gli affreschi, le antiche armerie racchiude tutto quello che ci si aspetta da un maniero medievale, con tanto di vecchie leggende buone per far sospirare i bambini. Come quella della contessa Margarete...
Non distante dal castello, risalendo per la valle, appena prima degli impianti di risalita dello Speikboden si può visitare il moderno maso biologico Stillwagerhof, gestito dalla famiglia Burgmann Hofer. Con otto mucche che pascolano su 5 ettari di terreno rappresenta l'avanguardia delle aziende a conduzione biologica della valle. Da loro si può fare l'esperienza antica di mungere una mucca, assaggiare il latte ancora caldo e capire un po' di più quanto sia importante il benessere degli animali per mantenere il benessere del pianeta.
Se poi al maso non vi avessero convinto basta fare un salto all'hotel Drumlerhof per una sontuosa cena altoatesina e fermarsi a chiacchierare all'ora dell'aperitivo con i coniugi Fauster, da quattro generazioni titolari della struttura. «Noi siamo convinti che il modello economico del futuro debba essere al servizio del bene comune e non del profitto personale. Siamo convinti che le strutture debbano essere ecologiche, sostenibili e debbano offrire ai clienti prodotti di stagione e del territorio. Ingegnandosi a preparare menu che siano ricchi, buoni e tengano conto di quel che davvero è importante, ovvero anche il benessere di tutti, animali compresi» raccontano. Per questo scelgono fornitori della valle che conoscono di persona, producono internamente gli affettati e in stagione utilizzano i prodotti del loro maso. Che siano biologici neanche a dirlo.
SABATO: A PIEDI E IN BICICLETTA
Rasserenati e felici la mattina del secondo giorno inizia guardando il sole che piano piano arriva a illuminare le pareti di Castel Tures. Dopo, se il tempo tiene, si può partire per un sentiero semplice (il Fransikusweg) di circa tre ore cha da Campo Tures arriva alle triplici cascate di Riva, la più alte delle quali ha 42 metri di salto. Il sentiero attraversa un bosco di larici e abeti all'inizio del parco naturale Vedrette di Ries e sale piano piano verso Riva, ma al parcheggio dell'ultima cascata si può tornare indietro verso Campo Tures o salire fino alla panoramica Acereto. Da qui si gode una grandiosa vista fino a Brunico e il Plan de Corones. Appena sopra la chiesa del paese, si trova il Natur Hotel Moosmair, ideale per provare un'altra versione ecologica della cucina altoatesina. La padrona, Anneres Ebenkofler, da anni infatti si dedica allo studio delle erbe alpine e dei loro benefici per il corpo. Per cui il menu prevede piatti a base pino mugo, achillea, ortica, battuti di erbe tradizionali.
Nel pomeriggio gli sportivi o aspiranti tali possono decidere di scoprire la valle Aurina in bicicletta, con percorsi adatti a tutti i ciclisti e posti per affittare bici (e caschi) in tutta la valle. Che si parta da in fondo alla valle, a Casere, scendendo per circa 40 chilometri da quota 1595 fino agli 865 metri di Campo Tures; sia che si decida di imparare un po' di tecnica per godere al meglio della mountain bike grazie ai corsi di Ahrntal Aktiv, l'esperienza è piacevole. Soprattutto se si abbandonano i sentieri e per poco ci si inoltra nei boschi vicino Lutago.
DOMENICA: IN FUNIVIA E ALLE TERME
Quel che distingue il camminatore non abituale dal vero amante della montagna è il differente rapporto con le salite. Il vero amante della montagna il dislivello non lo teme, lo cerca. Il passeggiatore da fine settimana la prima cosa che chiede è: ma quanto si sale? A Campo Tures uno e l'altro possono essere contenti e soddisfatti: c'è davvero spazio per tutti i tipi di sentieri. Non solo: il camminatore della domenica può anche provare l'ebrezza di salire a 2400 metri e camminare lungo sentieri di alta montagna che sono sistemati come i marciapiedi di una cittadina di provincia bavarese per quanto sono ordinati, ben manutenuti e semplici. Per esempio il sentiero 26 è un percorso tanto semplice quanto scenografico che in un paio d'ore di camminata permette di ammirare uno spettacolo a 360 gradi sulle vette di tutto l'Alto Adige e di attraversare radure di pini mughi, boschetti di larici, laghi alpini dalle acque verdi e di fermarsi per godere appieno dello spirito alpino altoatesino alla malga Aussere Michlreis. Il segreto? Beh, a valle, a quota 950 metri si prendere la funivia dello Speikboden (aperta fino a inizio ottobre) che in 15 minuti porta ai 2000 metri della Speikboden Alm. Poi un'altra seggiovia compresa nel prezzo sale fino ai 2400 metri del rifugio Sonnklar e da qui si inizia a camminare in cresta come se si fosse provetti alpinisti. Saziato lo stomaco e soddisfatto lo spirito si torna a Campo Tures.
Il tardo pomeriggio lo si può dedicare al benessere fisico trascorrendo alcune ore al Cascade, la Spa comunale (sì, è stata pensata e costruita dal Comune) con sauna, bagni turchi, 5 piscine di cui una all'aperto e un laghetto balneabile attivo durante la stagione estiva, oltre a bar e un ristorante, per chi invece di salire in montagna volesse passare tutta la giornata alle terme. E dopo un fine settimana così vi sentirete soddisfatti come una brioche che sta per essere imburrata.
PER SAPERNE DI PIU'
 
Dormire e mangiare
Hotel ristorante Drumlerhof: www.drumlerhof.com
Hotel ristorante Moosmair: www.moosmair.it
Agriturismo Stillwagerhof: www.stillwagerhof.com
Informazioni utili
Ufficio turistico locale: www.tures-aurina.com
Bandiere arancioni del Trentino Alto Adige: www.bandierearancioni.it/regione/12393/Trentino-Alto-Adige
Affitto biciclette e corsi: www.ahrntal-aktiv.com
Funivia e passeggiate: www.speikboden.it
Progetto reso possibile grazie alla collaborazione tra TCI e il GAL Valli di Tures ed Aurina (Progetto “L’ Europa investe nelle zone rurali - misura Leader Reg. CE 1698/ 2005)