Ci sono passeggiate che ci attraggono per il loro paesaggio, dolce, a volte maestoso, severo e in qualche caso addirittura da lasciarci a bocca aperta. Altri itinerari ci coinvolgono per le tracce della storia, per gli echi letterari e poetici, o per aver accolto le gesta di pionieri avventurosi.
La pittrice Rosetta Borchia e la geologa Olivia Nesci hanno preferito partire da una tela, anzi da veri e propri capolavori dell’arte moderna ambientati nei paesaggi pastello del Montefeltro. L’autore è uno che con la prospettiva e le inquadrature andava a braccetto e che tra le colline adriatiche e l’appennino tra Pesaro, Urbino e Rimini aveva trovato le quinte perfette per i suoi dipinti, Piero della Francesca.
Il risultato di intuizioni e sopralluoghi delle due “cacciatrici di paesaggi” – come amano definirsi - ha permesso di individuare i paesaggi che Piero della Francesca ha utilizzato come sfondo per alcuni dei suoi quadri più famosi. Poi il progetto si è allargato e per divulgare queste “viste” d’autore sono stati costruiti dei veri e propri balconi da cui ammirare “i panorami di Piero” che le ricercatrici definiscono anche “vedute rinascimentali”.
Ve ne indichiamo qualcuna, in attesa che le cacciatrici mettano nel retino qualche altra vista mozzafiato.
Un balcone delle "vedute rinascimentali" di Piero della Francesca /foto Progetto RVM
1. San Leo - "Ritratto di Battista Sforza"
Il tragitto verso i due Balconi di Piero più vicini può essere affrontato a piedi o in bicicletta, oppure in auto. Si esce dal borgo scendendo per la via Montefeltro che, oltrepassata l’antica porta, svolta a sinistra e sale leggermente ai piedi della rupe fino a raggiungere la strada provinciale. Si segue la direzione  per la frazione Tausano, da cui si sale per poco più di un chilometro prima di trovare i cartelli con le indicazioni per i panorami rinascimentali. Dalle pendici della altura del Monte Gregorio, si riconoscono i colli e i poggi che fanno da sfondo al ritratto di Battista Sforza.
2. San Leo - "San Girolamo e un devoto"
Poco oltre la rupe del Monte Gregorio si trova il secondo balcone, che permette di scoprire il panorama che fa da sfondo al dipinto raffigurante San Girolamo e un devoto: si tratta di una veduta molto differente già che, mentre quello della duchessa di Urbino rappresenta un’angolazione rivolta verso i rilievi dell’interno, in questo caso il pittore aveva ruotato il punto di vista di 180 gradi, scegliendo di ritrarre le ondulazioni che scendono in direzione della costa adriatica.
3. Pieve del Colle - "I Trionfi"
Una valle con una catena di colline che disegna un ampio anfiteatro. Sulla parte più elevata delle colline si trovano San Pietro, Pieve del Colle, San Lorenzo, Farneta, Castellaro, Santa Maria di Repuglie, Pieve di Silvano, Santa Maria in Casale.

Nel quadro di Piero della Francesca, I Trionfi, il pennello riporta sulla tela la Piana di San Silvestro sul Metauro che si allarga fino a Urbino, i monti delle Cesane e poi, monticelli sempre più piccoli che arrivano fino al mare, ad Ancona e al Conero.

4 - Urbania (PU) - "Ritratto di Federico di Montefeltro"
Il paesaggio abbraccia dalla loc. Ca’ Mocetto sopra Urbania, un territorio che collega la piana del Metauro alla rupe del Peglio, mentre  all’orizzonte si scorge Sant’Angelo in Vado e l’Appennino tosco-marchigiano con i Sassi di Simone e Simoncello e il Carpegna. Nel paesaggio dipinto, il fiume Metauro arriva fino alla tenuta di caccia dei Signori Montefeltro. Sempre nella tela alle spalle di Federico, si può risalire la vallata fino alla rupe del Peglio.
Il doppio ritratto dei Duchi d'Urbino /foto wikimedia commons
5 - Villagrande di Montecopiolo (PU) - "La Natività" 
In località Palazzolo, alle pendici del Monte Carpegna si riconosce da una parte un paesaggio rurale e a destra il Borgo di San Sepolcro, la città che ha dato i natali a Piero Della Francesca.
6 - Petrella Guidi (RN) - "Il Battesimo di Cristo"
Il balcone si trova non lontano da Pennabilli, alle pendici di Monte San Silvestro (834 m s.l.m.) il versante destro della Valmarecchia di fronte e all'orizzonte il profilo del Monte San Marco (1121m s.l.m.) e del Monte della Croce (1065m s.l.m.). Il punto preciso da cui avere una visione d’insieme del paesaggio ritratto è a valle, sul fiume, ma il rischio di alluvioni ha portato il team del progetto a installare il balcone panoramico in sicurezza.
Le Guide Touring
Questo itinerario è in parte raccontato nel volume Adagio Italiano: 42 itinerari disegnati per chi vuole godere senza fretta di natura e cultura.