Il risotto vercellese di Christian e Manuel Costardi, la carbonara romana di Pipero al Rex e le combat lasagne di Davide Scabin. Ma anche la tartara di vitello daikon uovo di quaglia e dragoncello di Eugenio Boer, il coniglio allo scalogno e formaggio di fossa del sammarinese Luigi Sartini, il finger food caviale e tartare di Roberto Okabe, la cheviche di pesci e gamberi d'acqua dolce di Cesare Battisti. per finire, i dolci di Enrico e Roberto Cerea. Ad accompagnare il tutto, i 300 vini top italiani, di Champagne e di Bordeaux.

Menu mostruoso, anche quest'anno, quello proposto nei tre giorni di Wine&Food Festival, alla Fiera Milano Congressi di via Gattamelata da sabato 9 a lunedì 11 febbraio. Menu che suggerisce la proposta di weekend di questa settimana, tutta focalizzata sull'enogastronomia di alta qualità a prezzi accessibili.

Ogni giornata infatti prevede un biglietto di ingresso di 30 euro che permette libere degustazioni di vini e anche altri assaggi, mentre i piatti degli chef ospiti, come quelli poc'anzi citati, saranno tutti a 10 euro.   

È la formula vincente di questa manifestazione che si adopera per avvicinare il grande pubblico all'alta cucina, non solo tramite show cooking e degustazioni guidate, ma anzitutto con prezzi alla portata del grande pubblico. Proprio in queste pagine web abbiamo raccontato l'esperienza della scorsa edizione, focalizzandoci soprattutto sui vini.

Sono comunque i vini a far la parte del leone. E la parte del leone è affidata a Helmuth Köcher, Presidente e Fondatore del Merano WineFestival, selezionatore delle 300 etichette presenti che raccontano il nostro territorio attraverso la varietà dei vitigni: 15 le Regioni rappresentate con larga partecipazione della Toscana; non manca il Sud Italia con il Taurasi e la Falanghina della Campania e la Sicilia con il suo Nero D’Avola. Saranno 300 le etichette proposte ai tavoli d’assaggio, quattro per cantina.

Uno spaccato della migliore produzione internazionale è garantito da Champagne e Bordeaux, ma ci incuriosiscono particolarmente il Krakhuna e il Tsiska, vitigni georgiani di origine millenaria, e se al centro del Milano Food&WineFestival c’è il mondo del vino, degno corollario saranno i cuochi scelti da Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, che si alterneranno ai fornelli preparando in diretta i loro piatti, illustrando al pubblico i passaggi creativi. 

Sabato sarà una no-stop di proposte: si parte alle 14 e ogni ora ci si avvicenda, fino alle 21.30. Nell'arco dei tre giorni, saranno venti in totale gli chef che proporranno alcuni dei loro cavalli di battaglia: menu dettagliati su www.foodwinefestival.it.

Domenica particolarmente sfizioso è il programma che dalle 12 alle 15 prevede una no-stop di rubitt, la versione meneghina delle tapas spagnole: piccoli assaggi di grandi piatti, affidati a 7 chef da Milano (c'è anche Wicky) e da Roma. Sempre domenica, ogni ora uno chef, dalle 15 alle 20.

E lunedì si parte alle 11 con il culatello dell'Antica Corte Pallavicina e si chiude con il carrello dei dolci, alle 16.30.

Programmi dettagliati, curiosità e molto altro su www.foodwinefestival.it e www.facebook.com/milanofoodandwine twitter.com/MilanoFoodWine.

Per Identità golose, appuntamento riservato agli addetti al settore, il sito di riferimento è www.identitagolose.it. Su www.touringmagazine.it troverete un approfondimento sul Paese ospite.