- Dove andare il Ponte dei morti in bicicletta

 
Venerdì, sabato e domenica. L’estate ormai è un ricordo che sfuma e Il Ponte del primo novembre - detto anche Ponte dei morti - sembra disegnato per chi ha bisogno di ritrovare tempo da dedicare alle proprie passioni. La nostra amata bicicletta, sinonimo di libertà e vacanza all’aria aperta, può essere il mezzo ideale per ritrovare contatto con paesaggi suggestivi e centri di cultura, magari sfruttando l’opzione treno+bici che è un toccasana per evitare sindromi di partenze e rientri a strattoni sulle strade delle vacanze. Ma dove andare? Che cosa fare? Ecco qualche consiglio per itinerari semplici, belli e alla portata di tutti.
1 - IN TRENTINO ALTO ADIGE
Boschi, corsi d’acqua, ciclabili ben segnalate e servite al meglio, con Bolzano che è una delle città più bike friendly d’Italia. Il Trentino-Alto Adige è una delle mete culto per gli amanti delle due ruote, che in questa regione più di ogni altra accoglie (un po’ per vocazione turistica, un po’ per le infinite possibilità offerte dal paesaggio) le novità del mondo della bicicletta: l’enduro, i percorsi con le biciclette elettriche, la mountain bike tradizionale, fino al downhill per i più spericolati.
Da non perdere
Trento e Bolzano, così lontane e così vicine. Due centri di cultura che sembrano guardarsi con un po’ di sospetto, ma che insieme riescono nonostante le ridotte dimensioni a esprimere un fermento culturale che fa invidia a città ben più dimensionate e popolose. Gli impianti di risalita sono ora purtroppo chiusi ma restando nelle valli non si contano le possibilità per pedalare lungo il corso dell’Adige, tra vigne, meleti respirando aria frizzante. Le nostre destinazioni top per il servizio treno+bici: Val Venosta e Val di Sole.
Con i bambini
in Valle Isarco per provare un Parco Giochi dedicato all’acqua. Oppure al Castel Tirolo di Merano, per scoprire gli uccelli della regione nel loro ambiente naturale, anche con dimostrazioni di volo. Al Balance-Parcours di Plan de Corones, in Alta Val Pusteria, per provare il brivido del Fun-Bob sul monte Baranci, sfrecciando fino a valle lungo un tubo di alluminio lungo 1.750 m.
Info utili
C’entro in bici è l’efficace servizio di bikesharing del comune di Trento, mentre Bolzano mette a disposizione dei cittadini 130 biciclette ibride al punto noleggio di viale della Stazione.
- Tutti i comprensori trentini sono organizzati nell’assistenza ai ciclisti, dal noleggio attrezzature all’abbigliamento per tutte le età e tutte le specialità.
- Sezione dedicata alla bicicletta del sito turistico del Trentino  
- Sezione dedicata alla bicicletta del sito turistico dell'Alto Adige 
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2 - IN TOSCANA
Idea scontata? Certo. Scontata ma  ideale per chi ama le due ruote. La Toscana è tradizionalmente terra di ciclisti, dal grande Ginettaccio Bartali a Fiorenzo Magni e Gastone Nencini. Chi non amerebbe sgambare tra un paesaggio collinare che ci invidiano nel mondo. Ma la Toscana è grande, quindi siamo costretti a zoomare su due location per il vostro Ponte del Primo novembre. La prima è la zona dell’Argentario (vai al nostro itinerario dedicato), tra mare e lagune, fortificazioni e birdwatching. La seconda è il quadrilatero tra Siena, San Gimignano, San Galgano e Volterra, tra colline dolci che aspettano solo di essere disegnate da una bicicletta.
Da non perdere/Argentario
Un tramonto tra le curve e le rocce scoscese della strada costiera fino a Porto Ercole; ll giro delle mura fortificate di Capalbio, con l’emozionante vista della campagna maremmana; raggiungere la cima del promontorio di Ansedonia per godersi il panorama sul Tirreno; Orbetello, con le mura etrusche, il Duomo del IV secolo, la Polveriera Guzman, le mura senesi e il palazzo del governatore spagnolo.
Da non perdere/Senese
Mollare i freni al mattino presto ed entrare nella (ancora) semivuota piazza del Campo di Siena; ammirare i capolavori della Pinacoteca nazionale; raggiungere l’Abbazia cistercense di San Galgano, isolata e con una vista mozzafiato sui colli senesi; percorrere le antiche mura di Monteriggioni (vai alla scheda dedicata a Monteriggioni da Bandiere arancioni Tci); ammirare le torri di San Gimignano e acquistare il pregiato zafferano locale.  
Con i bambini/Argentario
Percorrere le strade della riserva Wwf della Laguna di Ponente, per vedere da vicino i fenicotteri rosa e gli altri animali tra terra e acqua. Vedere il giardino dei Tarocchi a Garavicchio, a 6 chilometri da Capalbio, tra più di dodici “giganti” ricoperti da mosaici di Murano, sculture enormi e fantasiose in cui entrare, sui cui salire e azionare meccanismi fantasiosi. 

Con i bambini/Senese

Noleggiare delle MTB e pedalare con i bimbi tra le terre di Siena. Un bell’itinerario ad anello parte e arriva a Rosia, attraversando in una ventina di chilometri borghi da cartolina (Torri, Stigliano, Brenna e Orgia) e mostra il paesaggio incantato del Senese. Tuffarsi nelle dolcezze locali, tra tricciarelli, cantucci, cavallucci e panforte, mentre “i grandi” saranno distratti da salumi e vini da favola.
Info utili
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3 - IN LOMBARDIA E IN EMILIA ROMAGNA

L’autunno e la primavera sono le stagioni perfette per conoscere le strade della "bassa padana", vivere le atmosfere della provincia e fare una puntata per vedere l’altro lato della Riviera. Siamo in terre di amatori appassionati alle due ruote come e quanto al saper vivere. Le nostre due scelte cadono allora su Mantova, Ferrara e sulle Terre di Romagna. Territori che sfumano sull’Adriatico: a tinte pastello il primo, con pennellate più marcate il secondo.
Da non perdere/Mantova
Mantova con la Torre dell’orologio (splendido e astronomico) a slanciare il profilo del palazzo della Ragione. La Rotonda di S. Lorenzo e il palazzo del Podesta. La “casa di Rigoletto”, la loggia e il piccolo giardino cui Verdi si ispirò per ambientare la romanza “La donna è mobile”. Zoomare sulla città seguendo in bicicletta il corso del Rio, piccolo e antico canale che tocca via Orefici, le Pescherie, piazza Martiri di Belfiore fino al molo di Porto Catena, termine della sua corsa. E della vostra.
Da non perdere/Ferrara
L’anima a due ruote di Ferrara, città di ciclisti e biciclette, tante, ovunque. Piazza Savonarola e l’imponenza del Castello Estense a dominarla. Un passeggio nell’antico ghetto ebraico lungo via Mazzini. Entrare nella chiesa di San Giorgio, la più antica cattedrale cittadina. Salire in sella e seguire i canali che tagliano Ferrara, per raggiungere le sponde dei tre laghi, Mincio, Superiore e di Mezzo: 23 chilometri di piste ciclabili adatti a tutti, anche ai bambini. Entrare in panetteria e farsi tentare da fragranze e sapori. Sedersi a tavola per un rosso brillante e un piatto di tortelli, che la ricetta della tradizione vuole conditi con grana padano, mostarda, amaretti, burro e zucca.
Da non perdere/Faenza
Pedalare intorno a Faenza, attraverso le cittadine di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme e Castel Bolognese, per appropriarsi in una giornata collinare delle tinte forti dell’entroterra. Farsi un piatto di tortellini al ragù e a una lasagna verde e accompagnarli con vini doc di Romagna: Sangiovese, Trebbiano, Albana, Cagnina e Pagadebit). Un tour stralunato nelle saline di Cervia, pedalando dai Magazzini del sale alla saina Camillone fino alla Torre san Michele. Addentare una autentica piadina romagnola: farina, acqua, sale e strutto per costruire un mito.
Con i bambini
Lungo le spiagge della Riviera correre a perdifiato tra le file vuote di ombrelloni fino al mare. Poi entrare in rosticceria e ordinare tutto quel che si pensa (a torto) di mangiare. Entrare in gelateria e chiedere un cono cioccolato-stra(zz)atella. Giocare a biliardino prima di addormentarsi sulla sabbia fresca. Finire tutti i gettoni (e con loro la minivacanza di novembre) in tasca sulle attrazioni da brivido di Mirabilandia, a Savio, in provincia di Ravenna.
Info utili
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