Le Marche non sono semplicemente una regione: già dal nome plurale si intuisce la ricchezza e la varietà di luoghi e di paesaggi. È impossibile perfino scegliere un’immagine che la rappresenti: mare o montagna? Paesi o città? E fra le città, il capoluogo Ancona o Ascoli? O forse Macerata? Di una cosa siamo certi: con una simile varietà, quello che desiderate da una vacanza qui potete trovarlo. Ecco la nostra personale classifica di dieci luoghi da vedere nelle Marche, quelli secondo noi memorabili.
Una piccola nota. Sappiamo che le classifiche non accontentano tutti (noi stessi avremmo almeno altre dieci destinazioni da consigliare...), quindi vi invitiamo a prendere questa notizia anche come un invito ad aggiungere altri luoghi, altre esperienze che consigliate ai lettori. La sezione commenti è aperta: lasciate i vostri suggerimenti!
1. ANCONA
Partiamo dal capoluogo, e lo facciamo proprio perché pur essendo la città amministrativamente più importante, non ha mai avuto particolare allure turistica. E invece Ancona non è solo un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, è anche una cittadina sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio, che è l’unica città in Italia dove, per la sua particolare conformazione a gomito, il sole sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico. E poi Ancona ha una spiaggia nel centro storico e una pinacoteca tutta da scoprire. 
2. FABRIANO,  CITTÀ DELLA CARTA
Il nome di Fabriano è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana: iniziata tra il 1100 e il 1200, l'industria si sviluppò soprattutto tra Tre e Quattrocento. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina, è allestito all'interno del complesso di S. Domenico. Durante la visita si possono vedere "dal vivo" tutte le fasi della lavorazione ed è particolarmente consigliata se siete in compagnia di adolescenti e bambini.
Ultimo lembo della Marca d'Ancona a ridosso dell'Umbria, Fabriano è circondata da un paesaggio verde e naturalisticamente splendido. Conserva ancora oggi la struttura medievale, raccolta intorno alla scenografica piazza del Comune, di forma quasi triangolare, su cui si affacciano i più importanti palazzi cittadini: fra questi spicca il gotico Palazzo del Podestà, che ha di fronte la fontana Sturinalto a base ottagonale. Una passeggiata nel centro, lungo vicoli e vie del reticolo urbano di impianto medievale, regala scorci di grande suggestione e permette di soffermarsi in particolare su alcuni complessi monumentali che ospitano le eccellenze museali fabrianesi, come il meno noto Museo del Pianoforte storico.
3. URBINO
Urbino è la città natale di Raffaello Sanzio, il grande artista rinascimentale di cui ricorre proprio quest’anno il cinquecentenario della morte. Importanti tracce della sua vita e della sua arte si ritrovano nella Casa Natale e naturalmente a Palazzo Ducale (per saperne di più vi consigliamo di leggere questa notizia).
Ma soprattutto, Urbino è l’eredità artistica e culturale dei Montefeltro, la famiglia che regnò sul nord delle Marche durante il rinascimento. Magnifiche le due piazze contigue quella del duca di Montefeltro e quella del Rinascimento, su cui si affacciano il Palazzo Ducale, il Municipio, il Duomo, la chiesa di S. Domenico e l’Università. Capolavoro di architettura rinascimentale, Palazzo Ducale ospita la Galleria nazionale delle Marche, sicuramente la collezione d’arte più importante e ricca della regione, con opere di Piero della Francesca e altri maestri che furono ospiti alla corte dei Montefeltro, oltre allo stesso Raffaello. 
4. LE GROTTE DI FRASASSI
Le Grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo: la grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei, le stalattiti calcaree candide come la neve sono alcune delle tappe più suggestive. Particolarmente emozionante è l'abisso Ancona, una gigantesca cavità sotterranea (tra le più grandi nel mondo) lunga 180 metri, larga 120 metri e alta 200 metri, abbastanza da contenere il Duomo di Milano.
Oltre al percorso di visita turistico, è possibile scegliere percorsi avventura di diversa difficoltà, accompagnati da esperti speleologi. Le grotte si trovano nel Comune di Genga, Bandiera arancione Tci nell'entroterra di Ancona.
5. LA PIAZZA DI ASCOLI PICENO
Sorprendente, elegante e riservata: Ascoli Piceno è uno scrigno di tesori. Piccola comunità, 50mila abitanti, con un centro storico che si gira comodamente a piedi, il mare a 30 km e l'Appennino anche a meno, secondo le cronache medievali era la città delle duecento torri. Oggi è chiamata più modestamente città delle cento torri, e in effetti non siamo lontani da quel numero. Una delle più belle è la Torre degli Ercolani, sul Palazzetto Longobardo.

È proprio nel medioevo che la città inizia ad assumere quell'impianto architettonico urbanistico che si può ammirare ancora oggi. Merito anche del travertino, la pietra chiara utilizzata per la maggior parte dei suoi palazzi storici. Il centro storico si sviluppa lungo l'asse di corso Mazzini e il quasi parallelo corso Vittorio Emanuele, poi (o prima, a seconda della direzione) via Angelini. In poche centinaia di metri la città regala un susseguirsi di chiese, palazzi, musei (quello archeologico, ma anche la Pinacoteca civica, la più importante e ricca della regione), il teatro romano, la loggia dei Mercanti.

E poi c’è piazza del Popolo, in stile rinascimentale, non grande ma di una bellezza armoniosa unica, di giorno e di notte. Vi si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo, cui deve il nome, e la chiesa gotica di San Francesco. La sistemazione della piazza rappresenta l'esatta applicazione dei principi teorici di Filarete ed Alberti che riprendendo le teorie vitruviane prevedevano piazze rettangolari, con una proporzione di 1:3 tra larghezza e lunghezza e circondate da portici. La formula matematica della bellezza.
6. LE CITTÀ SEGRETE
Se Ascoli Piceno è nota in Italia, se non altro almeno come patria delle olive ripiene, ci sono altri due capoluoghi marchigiani bellissimi dal punto di vista storico e architettonico che però non hanno la notorietà che meritano, e sono Macerata e Fermo. Entrambe condividono l’uso della pietra chiara, quel travertino che è tratto distintivo della regione e che conferisce agli edifici storici coerenza ed eleganza.
A Macerata piazza della Libertà è il cuore della città e su di essa si affacciano il Palazzo dei Priori, il cinquecentesco Palazzo della Prefettura, la Torre dell’orologio, la chiesa di S. Paolo e il teatro Lauro Rossi. Poco distante c’è un Palazzo dei Diamanti (Palazzo Mozzi), omonimo di quello più celebre ferrarese, con il quale condivide la magnifica facciata a bugnato. Ma l’edificio più caratteristico di Macerata è il grande Sferisterio, costruito nell’Ottocento come stadio per il “pallone al bracciale”, allora molto in voga, e diventato poi uno dei più spettacolari e ricercati palcoscenici per la lirica, con una stagione estiva tra le più importanti d’Europa.
Anche Fermo è una città segreta: salendo al centro storico, si ammira la piazza del Popolo, lunga e stretta, fiancheggiata da portici e chiusa all’estremità opposta da Palazzo degli Studi e Palazzo dei Priori, che ospita i musei civici. Quando ci arrivi pensi di essere alla sommità del colle su cui sorge Fermo, e invece ancora più su c’è la cattedrale gotica che da piazza del Girifalco domina tutto l’abitato. A pochi passi dalla piazza, seminascosta nelle strette vie che riscendono, ci sono le cisterne romane, un sistema di cunicoli anticamente adibiti alla raccolta dell’acqua piovana, oggi visitabili e all’occasione sede espositiva. Si estendono su 2.200 metri quadrati e sono le più vaste d’Europa assieme a quelle di Istanbul. Un luogo imperdibile e fuori dal tempo.
7. I PRODOTTI TIPICI
Abbiamo citato le olive ascolane, conosciutissime, ma l’elenco dei prodotti tipici marchigiani è davvero lungo. E non si limita a quelli enogastronomici: in questa regione si trova infatti il più importante distretto calzaturiero d’Europa, con marchi come Prada e Della Valle. Fra i prodotti gastronomici ricordiamo il tartufo bianco dei Sibillini, il tartufo nero di Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino; fra i vini, sicuramente il verdicchio, vino simbolo di questa regione, che si divide a sua volta in verdicchio dei castelli di Jesi e verdicchio di Matelica. Oltre al verdicchio, c'è poi il bianchello del Metauro doc, dalla storia millenaria alla cui valorizzazione sta lavorando il gruppo di produttori di Bianchello d'Autore. Per saperne di più sui vini e le cantine della regione, potete leggere la nostra news dedicata; mentre qui trovate uno spaccato delle tipicità marchigiane, dalla mela rosa dei Sibillini fino al piccolo ma particolarissimo Museo del cappello di Montappone, che celebra un vanto dell’artigianato locale.
8. LORETO E I LUOGHI DELLA FEDE
Per afflusso di fedeli e pellegrini è seconda solo a Lourdes e a Fatima. Stiamo parlando del Santuario della Santa Casa della Madonna di Loreto, a sud di Ancona, vicinissimo a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi (altra tappa da segnare in agenda...). Secondo la tradizione, gli angeli avrebbero trasportato qui in volo dalla Palestina la casa di Gesù a Nazareth nel XIII secolo, facendolo diventare immediatamente un luogo di culto e pellegrinaggio. È nel 1469 che papa Paolo II fa costruire a protezione della casa la basilica-fortezza che oggi possiamo ammirare e visitare, terminata nel 1587 con una sontuosa facciata tardorinascimentale.
Per la loro importanza storico-artistica, oltre che per la valenza religiosa, vanno segnalati anche il santuario di San Nicola a Tolentino, quello di Santa Maria Goretti a Corinaldo, quello di Santa Maria in Castagnola a Chiaravalle. E per la magnifica posizione panoramica l’eremo di Fonte Avellana, ai piedi del monte Catria, nell’entroterra di Pesaro.
9. GRADARA E LE BANDIERE ARANCIONI TCI
Una doppia cinta muraria intervallata da torri merlate, lunga 700 metri, racchiude il centro storico di Gradara, piccola località nell’estremo nord delle Marche. Il colpo d’occhio è straordinario, per uno dei borghi medievali meglio conservati d’Europa. 
Nelle Marche le località certificate dal Tci come piccoli borghi di eccellenza sono tutte da scoprire. Molti sono piccoli borghi fortificati di epoca medievale-rinascimentali in posizione panoramica, come Monterubbiano (Fm), Acquaviva Picena (Ap), Corinaldo (An), Mondavio (Pu), oppure porte per scoprire l’area dei Monti Sibillini, come Valfornace (Mc), Sarnano (Mc) e San Ginesio (Mc), o ancora ospitano importanti luoghi d’arte e di culto come le abbazie di Chiaravalle di Fiastra a Urbisaglia (Mc) o quella di S. Firmano a Montelupone (Mc), o ancora il Santuario della Madonna di Macereto a Visso (Mc). O, per i più curiosi, il vicolo più stretto d’Italia, 43 cm, che è a Ripatransone (Ap). Per approfondire e organizzare una visita, www.bandierearancioni.it.
10. IL MARE DEL CONERO
Le Marche sono un susseguirsi di spiagge basse e sabbiose, proseguimento naturale della costa adriatica della Romagna. Poi d’improvviso si erge quasi dal nulla il promontorio del monte Conero, sul quale dove sorge la città di Ancona, e il paesaggio cambia radicalmente: è l’unico tratto di costa rocciosa calcarea da Trieste al Gargano. Proprio fra Ancona, Sirolo e Numana troviamo il mare più bello della regione: il Conero (che è anche un parco regionale) regala scogliere di 500 metri a picco sul mare, con minuscole spiaggette di ciottoli bianchi, come bianca è la pietra che caratterizza questa montagna. E’ in qualche modo una sintesi della bellezza delle Marche, terra di mare e di montagna insieme.


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