Le cascate - ovunque le si possano ammirare - hanno da sempre ispirato dipinti, versi struggenti, note evocative. Per qualcuno simboleggiano il rinnovamento, per tutti sono un irresistibile fenomeno della natura che non ci stancheremmo mai di rimanere a fissare. 
Nel Bel Paese sono centinaia le cascate d’acqua, molte si accendono con lo sciogliersi di ghiacciai e nevai, per poi esaurirsi come l’ultimo fuoco d’artificio che segna la fine dell’estate. Alcuni salti sono vertiginosi, altri possenti, qualcuno abbellisce un paesaggio già incantevole. Ve ne segnaliamo dieci, da nord a sud della Penisola. Non sappiamo se sono “le più belle”, sappiamo di certo che non deluderanno le aspettative e vi lasceranno sempre a bocca aperta.
 
1. CASCATE DEL TOCE, VAL FORMAZZA (VCO)
L’attrazione delle attrazioni nella piemontese val Formazza è la Cascata dl Toce. Si può accedere alla vista di tanta meraviglia da un balconcino di legno proteso proprio sopra la cascata. Il salto d’acqua vertiginoso ha tolto il fiato a Gabriele D’Annunzio e persino a Richard Wagner. 143 metri di altezza mettono la cascata del Toce tra le più maestose dell’arco alpino, mentre le acque del fiume che la generano vengono trattenute a monte da un bacino che ne utilizza l’energia per convertirla in elettricità, come spesso accade in vicinanza di corsi d’acqua impetuosi.
 
2. CASCATA DELLO STROPPIA, VALLE MAIRA (CN)
Un salto vertiginoso, 500 metri di tuffo dopo che l’acqua percorre la valle di origine glaciale del Vallonasso di Stroppia. Non è molto conosciuta ma è di sicuro la cascata più alta d’Italia, nonché una delle più alte d’Europa. Raggiungerla è complicato, se non da escursionisti esperti, e la sua bellezza ha un limite. A fine estate si esaurisce, come un indimenticabile fuoco d’artificio.
 
3. CASCATE DEL SERIO, VAL BONDIONE (BG)
A mezz’ora di viaggio da Clusone, in località Grumetti, quasi alla fine della Valbondione ci si può incamminare con scarponcini e zaino e in un paio d’ore di cammino si raggiungono le cascate del Serio, tra le più alte d’Italia. Lo spettacolo dirompente si può vedere in momenti precisi dell’anno. Da giugno fino ad ottobre, quando la massa d’acqua viene liberata dalla diga del Barbellino.
 
4. CASCATE DELL'ACQUAFRAGGIA, VALCHIAVENNA (CO)
Anche Leonardo le citava nel suo “Codice Atlantico”, “Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…”. Le imponenti cascate del'Acqua Fraggia, ben visibili da lontano, rappresentano un tipico esempio di escavazione glaciale ad "U" nella valle principale (la Valchiavenna), che ha lasciato pensili gli affluenti, che vi precipitano con un poderoso salto. Sulle pareti della roccia, e principalmente al suo piede, cresce una flora particolare, fenomeno favorito dal microclima che la nebulizzazione dell'acqua dalle cascate.

5. CASCATE DI MOLINA (VR)
A pochi chilometri da Verona, c’è il bel parco delle Cascate di Molina. A nord del paesino di Molina sgorgano sorgenti perenni che fino al 1930 hanno alimentato fino a 17 mulini. Oggi in un’oasi di acqua, rocce e natura si possono ammirare le cascate e godere di un paesaggio costellato di fiori, boschi secolari, dirupi e forre. Di grande valore è la Grotta di Fumane, abitata per secoli dall’uomo di Neanderthal e poi dall’Homo sapiens dell’Aurignaziano.
 

6. CASCATE DI RIVA, VALLE AURINA (BZ)
Sono tra le più belle dell’Alto Adige. Tre tuffi, uno più impervio dell’altro. Il primo balzo impetuoso affonda nella superficie dell’acqua addirittura per quaranta metri. La vista delle cascate di Riva diventa spettacolare durante l’estate, quando la portata d’acqua aumenta molto la sua potenza per il disgelo del ghiacciaio delle Vedrette di Ries
 
7. CASCATA DELLE MARMORE, VALNERINA (TR)
È dal salto del fiume Velino nel fiume Nera che si origina la spettacolare quanto celebre Cascata delle Mamore. 165 metri di volo tra terra e rocce che però nasconde un “trucco”. La cascata delle Marmore è originata dalla diga che eredita il controllo delle acque retine in epoca romana. Oggi invece lo spettacolo del salto della cascata delle Marmore avviene a orari costanti e programmati, e si può ammirare da un belvedere. 
 
8. CASCATE DEL LIRI, ISOLA DEL LIRI (FR)
Isola del Liri è compresa tra due rami del fiume: il destro forma la cascata Valcatoio, la più piccola, determinata dal braccio del fiume che scende vorticoso lungo le pareti rocciose dalla zona ovest della città; il sinistro la cascata Grande, creata dal braccio principale del fiume che al centro dell'abitato compie un salto di 27 metri. Le sue acque hanno alimentato fabbriche tessili, cartiere, pastifici e feltrifici, tanto che, nell'Ottocento, Isola del Liri era considerata la Manchester italiana.

9. CASCATA DI TREVI, PARCO DEI SIMBRUINI (FR) 
È una delle meraviglie dei Simbruini ed è la seconda cascatella sull'Aniene dopo quella di ponte delle Tartare. A differenza di altri siti, attrae non tanto per la potenza delle acque né per l’altezza del balzo, ma per la poesia che suggerisce la sua visita, tra bellezza, storia e misticismo. 

10. CASCATE DEL MARMARICO, PARCO DELLE SERRE (RC)
I suoi 114 metri ne fanno la più alta cascata della Calabria e dell’Appennino meridionale. Le acque del fiume Stilaro scorrono tra i panorami mozzafiato del Parco naturale regionale delle Serre, che si distende tra il Parco della Sila da quello dell’Aspromonte.