Creta si allunga nel mare più a sud delle coste della Tunisia avvolta da una natura selvaggia, che affianca la macchia mediterranea a gole alpine e a spiagge di sabbia bianca finissima. A Creta ci si possono ritagliare spazi protetti, angoli di pace, oppure si può vivere una vacanza dinamica tra mare e trekking.
Per non disperdere energie in viaggio e usarle tutte per godersi l’isola della Grecia, il modo migliore è arrivare in aereo noleggiare un’auto. I voli diretti dall’Italia partono da Milano e Roma e sono frequenti in estate. Oppure si può volare su Atene e arrivare via mare dal Pireo. È ora di scegliere la vostra Creta on the road. Mentre ci pensate, ci portiamo avanti con qualche suggerimento.
SCOPRIRE IRÁKLIO, CUORE PULSANTE DELL’ISOLA
Siete nel capoluogo dell’Isola, il suo centro economico e il suo cuore culturale. Per visitare Iráklio (quasi 200mila gli abitanti). Conviene lasciare il proprio mezzo in uno dei parcheggi ai margini della cittadina o vicino al porto e dedicarsi ad esplorarla tra i suoi quartieri moderni e le mura, le piazze raccolte e le strade tortuose che si snodano verso il fronte mare del porto antico.
Non mancate di passeggiare lungo le mura fortificate che proteggono la cittadella per cinque chilometri. Sono scandite da otto porte e sette bastioni e furono costruite dai veneziani tra il XV e il XVII secolo su antiche mura bizantine. Vale la sosta e qualche fotografia la Porta del Pantocratore e si può accedere ai cammini di ronda dalle rampe in corrispondenza dei bastioni (con giorni e ad orari limitati). Non mancate una sosta (meglio un pranzo o una cena) tra i colori suggestivi del “porto veneziano”, un bacino a fianco del porto commerciale guardato a sinistra dalla sagoma tozza del castello a mare.
SULLE TRACCE DELLA CIVILTÀ MINOICA, AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI IRÁKLIO
Un luogo unico al mondo per avvicinarsi ai misteri della civiltà minoica. Per trovarlo bisogna andare verso i bastioni orientali della città dove un palazzo razionalista del 1933 raccoglie la quasi totalità dei reperti rinvenuti nei maggiori siti archeologici dell’isola. In un racconto emozionante lungo 5 millenni ecco Ceramiche, vasi e soprattutto meravigliosi affreschi recuperati dal palazzo reale e dalle case vicine. Tantissimi e di enorme valore anche i reperti provenienti da Festo, quando il villaggio era il principale centro di produzione della ceramica dell’isola.
L’INCANTO DI CNOSSO, ANTICA CAPITALE MINOICA
Arthur Evans, inglese, professione archeologo. Alla sua dedizione appassionata si deve quanto oggi si può vedere a Cnosso, al centro di una cerchia di colline su un’altura a sinistra del torrente Katsambàs. Perché è qui che in antichità sorgeva la capitale minoica. Evans non si limitò a ridare luce alle rovine , ma cercò di riproporre il palazzo nel suo aspetto originario, ricostruendo scalinate e fondamenta, innalzando pareti e colonne in calcestruzzo. Fece anche ricreare la decorazione pittorica sulla base dei frammenti ritrovati. Certo non sarà un allestimento filologicamente perfetto, ma la resa emotiva per il visitatore è altissima.
PER NON PERDERE I CARAIBI D’EUROPA
A sudMátala per i saccopelisti e gli hippy. Sulla punta nord ovest, a Bálos per la laguna turchese e la sabbia più bianca dell’isola. Sulla punta nord estVái, con un palmeto alle spalle la suggestione tropicale di una baia per famiglie, acque basse e sabbia fine. Sulla costa occidentaleFálasarna per il rosa dei coralli mescolati alla sabbia, l’onda lunga del mare aperto, i tramonti che incendiano la spiaggia. Sulla punta sud ovest i “Caraibi d’Europa” di Eláfonissi, con la sabbia dorata, le acque basse in cui si cammina fino a un isolotto, la brezza calda che soffia dall’Africa.
I colori caraibici di Elafonissi
A OVEST, LA NATURA SELVAGGIA E I PANORAMI DA URLO
La porzione a ovest dell’isola è quella dai contrasti più accesi, tra mare e montagna, animati porticcioli e coste ad alto tasso meditativo. Nella fascia costiera settentrionale, allontanandosi da Iráklio, si guida sulla S30 vicino al mare, lungo una costa panoramica cadenzata da lunghe spiagge libere e cittadine vivaci come Réthimno e Haniá. Fermatevi, prendetevi un’insalata o uno shot di yogurt e miele per ripartite verso promontori dalla conformazione sempre più spigolosa e dall’anima più selvaggia, fino al tratto di costa tra Paleohóra e Sfakiá.
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