L'Etna, la costa, la città e i dintorni: ecco che cosa non perdere
Cinque cose da fare se andate in vacanza a Catania e dintorni
Catania dovete vederla, anche se la giornata è calda e vorreste andare al mare. Perché almeno un giro per il centro bisogna farlo: non troverete niente di simile in giro per la Sicilia, e figuriamoci altrove. A noi – la prima volta che ci abbiamo messo piede - ha colpito in primo luogo l'utilizzo della pietra lavica per la costruzione di chiese, palazzi, monumenti: logico, visto che l'Etna è lì dietro che occhieggia, ma chi ci aveva pensato, prima di arrivare. Tutto è uniformemente grigio-nero, a iniziare da piazza del Duomo: il che dà a Catania una fisionomia speciale.

2. L'ETNA
Ovunque voi andiate, sembrerà che “a muntagna” vi segua. Che siate a Taormina, a Catania, a Randazzo e più lontano ancora, l'Etna sarà sempre lì a guardarvi. D'altronde, sono in pochi quelli che realizzano che la cima è alta 3.323 metri: stiamo parlando di altezze che nessun monte appenninico raggiunge. Prima o poi dovrete farci un giro per dargli un'occhiata più da vicino, anche se le folle estive non vi incoraggeranno di certo.

3. LA RIVIERA ETNEA
Dici Aci Trezza e subito ti vengono in mente I Malavoglia. O magari “La terra trema” di Luchino Visconti. Magari invece non vengono in mente i faraglioni dei Ciclopi, che non sono altro che i massi lanciati da Polifemo, furibondo per essere stato accecato dall'astuto Ulisse ormai in fuga: campeggiano, bellissimi, davanti al paese, immersi in un mare da sogno. Sono la punta di diamante di un litorale che non vanta certo le spiagge più belle di Sicilia, e che d'estate presenta più d'un problema di affollamento - ma gli scorci e i panorami dovete comunque vederli, se passate da queste parti.
Consiglio Touring. Portate pazienza e programmate un po' di tempo – il traffico e il parcheggio sono problemi costanti. Visitate il castello di Aci Castello, su uno sperone di roccia lavica, e ammirate il panorama sulla riviera dei Ciclopi dalla piazza antistante. Fate un bagno nelle acque davanti ai faraglioni di Aci Trezza, o magari una gita in barca fino all'isola Lachea, per poi gustare una granita all'Eden Bar o al Gran Café Solaire. E poi, spingetevi fino a ad Acireale, che è vicinissimo al mare ma separato da un muro di lava che precipita fino alla costa: il centro storico è incantevole e prendere una granita alla mandorla al caffè Cipriani, di fronte alla chiesa di San Sebastiano (avete capito che le granite sono la nostra passione), un'esperienza di puro godimento artistico-gastronomico.

4. ALBERI E GIARDINI
Non ve l'aspettavate, vero? Quando uno pensa al vulcano a tutto pensa fuorché al verde. Eppure le ceneri vulcaniche sono terreno fertilissimo, sia per i boschi sia per le coltivazioni (e gli aranceti della piana di Catania lo testimoniano meglio di qualsiasi altra cosa). Mentre siete in giro per esplorare la provincia, date un'occhiata anche ad alberi e giardini: troverete meraviglie.
Consiglio Touring. Non potete mancare l'attrazione più grande delle pendici dell'Etna, quello che è diventato uno degli alberi più famosi d'Italia: si chiama castagno dei cento cavalli e da secoli – pare addirittura 1000 anni – proietta la sua ombra sul paese di Sant'Alfio. Non aspettatevi, però, un albero nodoso e contorto: il castagno di Sant'Alfio è un insieme di alberi e tronchi riconducibili a un unico ceppo, impressionante per ampiezza più che per altezza o possanza. Poi ammirate la resistenza di betulle e pini sul vulcano, nonché quelle delle eroiche piante che crescono sulla lava. E rimanendo in tema di verde, visitate il parco botanico di Radicepura, a Giarre, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà, grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, oggi alla guida dell’azienda insieme ai figli Mario e Michele.

5. CALTAGIRONE E IL SUD
Qualcuno si dimentica che la provincia di Catania si estende anche a sud del capoluogo – una zona molto meno frequentata rispetto alla riviera o all'Etna. Un'escursione di una giornata tra le colline basaltiche degli Iblei e alle pendici degli Erei permette di visitare borghi e cittadine affascinanti e spesso meno affollati di altri nella provincia.

INFORMAZIONI
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