Venezia è bellissima - sempre e comunque - ma inutile negare che le invasioni di turisti, soprattutto nei mesi estivi, rischiano di offuscare la sua magia. Quasi impossibile viverla senza fatica e qualche delusione. Ci vorrebbero amici del posto che ti consigliano i posti giusti e gli indirizzi segreti. Si, certo, ma dove sono finiti i veneziani doc?
Molti di loro li ho trovati al Lido, una delle lingue di terra che dividono la laguna veneta dal Mar Adriatico. Abitato fin da tempi antichissimi, amato da poeti e scrittori (Mann e Byron erano di casa), ritrovo del bel mondo dagli anni Venti: qui si respira quell’atmosfera tranquilla, elegante e un po’ blasée dei luoghi belli, ma sconosciuti alla massa. Le folle si spingono fino a qui soltanto per il Festival del Cinema, per il resto dell’anno regna la pace
Per qualche tempo il Lido, con le sue eleganti ville liberty, le ampie spiagge bianche e le lunghe passeggiate sui Murazzi settecenteschi (opera di difesa dal mare), si era sentito un po’ dimenticato. Impossibile che un posto così interessante e amato cadesse nell’oblio. E, infatti, la rinascita è già cominciata. Il neonato Consorzio Venezia e il suo Lido si propone di rilanciare il turismo di qualità nel segno della cultura e della sostenibilità ambientale in un ambiente straordinario per risorse naturali, storiche e artistiche, a 10 minuti da Piazza San Marco e a 40 minuti dal terzo aeroporto d'Italia. Riunisce già 24 realtà, fra alberghi, ristoranti e aziende, ma punta a coinvolgere anche i privati cittadini, per proporre un modo diverso di vivere Venezia e la sua Laguna, al di fuori dei luoghi comuni.
Dopo una recente visita al Lido ecco i miei 6 motivi per cui vorrei ritornarci al più presto. 
1. MALAMOCCO
Isola nell’isola, Malamocco è separata dal Lido (della cui municipalità fa parte) da uno stretto canale. Erede dell’antica Metamaucum romana, epoca in cui rappresentava il porto di Padova (a cui era collegata dalla foce del Brenta), fu il primo nucleo storico di Venezia e ancora oggi da il suo nome alla bocca di porto più a sud (nei pressi degli Alberoni), principale punto di accesso alla Laguna Veneta per i mercantili.
Fu capitale del Ducato di Venezia fino al IX secolo, quando cominciò il suo declino soprattutto a causa della costante opera di erosione del mare e si decise di spostare il governo della città a Rialto su terre più protette. In quello che fu il primo palazzo del Podestà, oggi è ospitata un’esposizione permanente di reperti archeologici. Una piccola Venezia lontano dalla folla, con calli, antiche casette colorate e un porticciolo, dove il tempo pare essersi fermato. Ogni angolo, ogni pietra qui racconta una storia, legata soprattutto alla saga della famiglia Alberti. Di origine fiorentina e banchieri della Serenissima, abitarono per secoli le due residenze nobiliari che oggi ospitano il Relais Alberti (Cà Alberti e Cà del Borgo), prima di partire per il Nuovo Mondo in fuga dalla grande pestilenza che colpì Venezia nel Seicento. Pietro Alberti fu il primo colono italiano a trasferirsi in quella che oggi è New York, dove il 2 Giugno si celebra ogni anno l’Alberti Day.

Il consiglio della gente del posto. Da non perdere il fritto Al Ponte di Borgo (conosciuto dai locali come da Mauretto - in Calle Merceria, tel. 041.770090) o da Scarso (piazzale Malamocco, tel. 041.770834), trattoria come quelle di una volta famosa per le sue polpette e amata da Hugo Pratt. Il papà di Corto Maltese quando era a Venezia abitava poco lontano e la ritrasse anche in un fumetto: “L’Angelo della finestra d’Oriente”. Scomparso nel 1995, Malamocco gli ha intitolato la biblioteca comunale nel 2013. 

2. L’ACCOGLIENZA DELLE LOCANDIERE
Michela Cefarchia e Micaela Salmasi 
sono proprio quelle amiche del posto che sanno darti il consiglio giusto per scoprire e godere al meglio questo incantevole angolo di mondo. Veneziane doc (sono nate e cresciute proprio al Lido) e discendenti da generazioni di albergatori, dopo tante esperienze in giro per il mondo, si sono innamorate di Cà Alberti e Cà del Borgo – le due antiche residenze nobiliari di Malamocco - e hanno deciso di riportarle agli splendori di un tempo, tornando a vivere nei luoghi della loro infanzia e diventando Locandiere, come loro stesse amano definirsi.
La loro avventura è cominciata da poco, ma hanno già saputo attivare belle energie, creando un gruppo di collaboratori di grande professionalità accomunato dall’amore per il Lido e per l’ospitalità di qualità. Nel loro elegante salotto e nella loro cucina quattrocentesca si incontrano persone speciali, come la signora Leverina (malamocchina doc e grande cuoca della tradizione), il personal chef Giorgio Trovato, l’artigiana del cibo Francesca Luise (esperta di erbe e cucina vegetariana) e il bravissimo Ottavio Venditto, nominato Migliore Sommelier d’Italia nel 2014 e tornato al Lido dopo esperienze professionali importanti per dedicarsi al ristorante di famiglia, La Tavernetta, a due passi dal Casinò.
Grande attenzione al dettaglio, ambienti eleganti, tanta pace, l’accoglienza raffinata e affettuosa di Michela e Micaela, fanno sentire gli ospiti coccolati come vecchi amici. E anche i 4 zampe sono benvenuti: a Relais Alberti ci sono due stanze che affacciano sul giardino pronte ad accoglierli. A disposizione degli ospiti biciclette per esplorare il Lido e la barca dei Relais per scoprire la Laguna. Info: tel. 041.526114; www.relaisalberti.com.
3. LE SPIAGGE
"Il Lido di Venezia" ricorda Michela Cafarchia, presidente del Consorzio Venezia e il suo Lido "ha 10 chilometri di spiagge premiate quest’anno per la nona volta consecutiva con la Bandiera Blu e un’Oasi Wwf agli Alberoni, con una pineta di circa 30 ettari alle spalle delle dune”. Dagli eleganti capanni degli stabilimenti balneari nei pressi del Casinò ai grandi spazi liberi e selvaggi degli Alberoni, le spiagge del Lido sono una piacevole scoperta.
Il consiglio della gente del posto. Una sosta al baretto Macondo (tel. 340.3374405), sulla spiaggia libera di fronte alla pineta degli Alberoni, ultimo lembo di terra del Lido che guarda verso Pellestrina. 
4. SCOPRIRE LA LAGUNA
La Serenissima non è soltanto San Marco. È un pianeta circondato da molti satelliti, mondi minori ma affascinanti, che tutti insieme costituiscono la costellazione della Laguna Veneta, entrata a far parte nel 1987 del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Con oltre 118 isolotti, Venezia offre un’incredibile varietà di ambienti e storie da scoprire.
Il Lido è il punto di partenza ideale per scoprire le isole dell’arcipelago nord, dalle più famose come Torcello, Murano e Burano, alle più segrete e sorprendenti. Chi è in cerca di un luogo intimo fuori dal tempo, si innamorerà di San Francesco del Deserto, dove si ritiene sia passato il santo di Assisi nel 1220. Abitata dai Frati Minori fin dal 1230, è aperta alle visite guidate (tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17), ma è possibile fermarsi qualche giorno a meditare (previo accordo tel. 041 5286863 - www.sanfrancescodeldeserto.it). San Francesco del Deserto non è collegata con il trasporto pubblico, per raggiungerla bisogna arrivare fino a Burano e da lì contattare per tempo www.lagunafla.it (Massimiliano 3479922959).
Un’altra sorpresa attende chi approda a Sant’Erasmo, dal Cinquecento l’isola orto che rifornisce Venezia di frutta e ortaggi. La bicicletta è l’ideale per esplorare questo giardino segreto (è possibile noleggiarla in loco presso il B&B Lato Azzurro - www.latoazzurro.it) con un cestino da picnic rifornito di delizie locali (rinomato il carciofo violetto di Sant’Erasmo) e magari una bottiglia di prezioso Orto, unico vino prodotto interamente nei confini della Serenissima (le magnum vengono addirittura invecchiate sul fondo della laguna). Si può trascorrere l’intera giornata lungo un percorso pianeggiante di circa 16 km, fra vigne e frutteti, prima di regalarsi un tuffo da veneziani doc alla spiaggetta del Bacan.
Dal Lido è facile anche raggiungere Pellestrina, l’altra lunga lingua di terra che protegge la laguna. Un borgo di pescatori dove il tempo pare essersi fermato, con le tipiche casette colorate e i lunghi Murazzi rivolti verso il mare aperto. Vale la pena di fare una visita al piccolo Museo della Laguna ospitato nell’ex scuola elementare. Volontari del posto, primo fra tutti il simpatico signor Emilio, sono felici di spiegare questo delicato ecosistema, i movimenti delle maree, la sfida secolare dell’uomo al mare per proteggere le isole e la grande paura del 4 novembre 1966, quando una furiosa mareggiata rischiò di distruggere Pellestrina e di conseguenza la stessa Venezia.
Unita a Pellestrina dalla diga dei Murazzi, la Riserva naturale LIPU di Ca' Roman è il rifugio di particolari specie di uccelli, come la beccaccia di mare, il fratino, l’assiolo e il succiacapre. La riserva è anche area di interesse storico per il Forte Barbarigo e i bunker austriaci. Per una piacevole escursione in giornata dal Lido è possibile raggiungere con i mezzi pubblici Pellestrina e da qui poi arrivare a Chioggia, alternando bus e vaporetto oppure caricando la propria bici sul ferry (linea 11 o 19, trasporto bicicletta 1 euro – Info: actv.avmspa.it).

Il consiglio. Il Relais Ca’ Alberti e Ca’ del Borgo di Malamocco propongono l’esperienza indimenticabile di una crociera al tramonto gustando un buon prosecco Docg alla scoperta della laguna nord a bordo della loro barca privata (durata 2 ore, massimo 5 persone).

5. SPORT CON VISTA SULLA STORIA E VOGA ALLA VENETA
Oltre a numerosi impianti sportivi, alle lunghe passeggiate lungo i Murazzi e agli itinerari in bicicletta, il Lido offre un golf club 18 PAR 72 (lunghezza di metri 6039 dagli standard normali e di metri 6199 dai tee di campionato). Anche qui, ovviamente, la storia la fa da padrone. Si scopre così di giocare su un green fra i più antichi e belli d’Italia, che la leggenda vuole ideato dal magnate automobilistico Henry Ford sulle rovine di un forte austriaco, frequentato da molte teste coronate e scelto da Hitler e Mussolini per il loro primo incontro in gran segreto. Costruito nel 1928 e ampliato a 18 buche nel 1951, offre un percorso impegnativo sospeso fra mare e laguna, ai confini dell’oasi naturale degli Alberoni, e un piacevole ristorante e bar anche per i non giocatori (info: tel. 041.731333 www.circologolfvenezia.it).
Un’altra esperienza unica per chi desidera immergersi nella grande tradizione remiera della laguna è regalarsi una serie di lezioni di voga alla veneta o un’escursione al tramonto con il mitico Bepi Fongher. Classe 1935, il “Re del Remo” ha vinto come poppiere quasi tutto, comprese ben  14 Regate Storiche. Oggi, insieme ai figli e addirittura alle nuore (i famiglia sono tutti campioni di voga), tiene viva la grande tradizione di questa difficile arte di remare in piedi, con un solo remo su imbarcazioni speciali, lunghe e piatte, fra le quali la gondola è la regina.  Alla Remiera San Marco al Lido i bambini delle scuole vengono a imparare i primi rudimenti, i soci sono circa 250 e non mancano le signore, come Anna Mao e Romina Ardit, vincitrici anche della Regata Storica. Informazioni: tel. 348.7321391, via Malamocco 14/a, Località Terre Perse - remierasanmarco.wordpress.com).
Il consiglio della gente del posto. Meditare al tramonto sulla spiaggia del Lido con il Centro Osho Ki Sei. Appuntamenti per tutta l’estate: per informazioni, cell. 338.18839877; www.oshoki6.com. Non dimenticate di vestirvi di bianco.
6. A MISURA DI 4 ZAMPE
Senza il mio amico con la coda per me è vacanza soltanto a metà. Ecco perché un posto come il Lido, con tante spiagge libere accessibili ai 4 zampe e lunghe passeggiate vista mare e senza traffico, come quelle lungo i Murazzi, mi è entrato subito nel cuore. L’ordinanza del sindaco per la stagione estiva 2017 consente l’accesso ai pelosi per l’intero comune di Venezia in tutte le spiagge libere e in quelle concessione che hanno previsto un’area dedicata. Documenti in regola, sacchettini igienici e guinzaglio (tranne quando si fa il bagno in aree dedicate) sono obbligatori. 
Molto frequentata dai 4 zampe l’area degli scogli ai Murazzi (per l’ombra occorre attrezzarsi con capanni di fortuna) e dall’anno scorso un ampio tratto dell’esclusiva spiaggia di sabbia del Lido (circa 160 metri di fronte nella zona antistante i Murazzi all’altezza di via Pigafetta). Inoltre a San Nicolò, a nord del Lido, c’è anche la Bau Beach attrezzata del Pachuka (tel. 041 770147 – pachuka.com). Insomma, per godersi senza stress la bellezza di Venezia, della sua Laguna e un po’ di mare in compagnia del proprio 4 zampe, il Lido è una buona scelta.
Durante il mio soggiorno ho trascorso anche una giornata a Venezia, visitando la Fondazione Guggenheim. Malgrado Peggy non si sia mai separata dai suoi adorati barboncini (ne ha avuti ben 14, tutti bianchi e tutti sepolti accanto a lei nel giardino di quella che fu la sua residenza veneziana, che oggi ospita la sua preziosa collezione d’arte contemporanea), oggi a casa sua quelli con la coda non sono più benvenuti. Prima di godermi la visita, davanti alla biglietteria ho affidato Benny a Matteo, dogsitter preparato che ha dimostrato di saper instaurare immediatamente un rapporto di fiducia con il mio 4 zampe (e con me). Si sono fatti una bella passeggiata fra le calli e dopo un paio d’ore ci siamo ritrovati. Un servizio che sogno di avere per ogni museo!
Il consiglio di Benny (inviato speciale Touring a 4 zampe). Matteo Esposito, addestratore cinofilo ENCI, abita a Malamocco. Propone lezioni di comportamento, dog sitting (anche con pernottamento), passeggiate al Lido (mezza giornata 20 euro) e accordandosi in anticipo può portare a spasso il vostro amico con la coda mentre voi visitate una delle tante mostre veneziane. Per informazioni e prenotazioni, tel. 348.3635853 - Facebook).