Fista da fuori, Parma è considerata una città golosa e gaudente, terra di cibo e di musica. Verissimo, per carità. Ma è una semplificazione: Parma è sì accogliente e affettuosa come le erre dei suoi cittadini, ma non è una città facile. È complicata.
È una bella donna, elegante, sofisticata, ma anche ironica, imprevedibile e snob: se non sapete la differenza tra parmigiani e parmensi partite già male (vi aiutiamo: i parmigiani sono di città, i parmensi di provincia).

Parma è strada Garibaldi con la gente che fa lo struscio al sabato sera, elegantissima e ingioiellata, passando davanti al Teatro Regio, il teatro di Parma, neoclassico, che ospita la stagione lirica e il Festival Verdi; ma è anche Oltetorrente, il quartiere (primo nucleo storico della città) che nel 1922 alzò le barricate contro il gerarca fascista Balbo. A ricordare l’episodio, in viale Mariotti c’era una grande scritta, oggi purtroppo cancellata, ironica ed elegante come Parma: “Balbo t’è pas’è l’Atlantic mo miga la Perma”. L’autore della trasvolata dell’oceano non era riuscito a passare il fiumiciattolo cittadino e conquistare l’Oltretorrente.
 
E qui veniamo alla seconda differenza fondamentale: la Parma è il fiume, il Parma è la squadra di calcio. E Parma è Parma. Senza articoli.
La città è stata scelta come Capitale italiana della Cultura per il 2020 (una nomina allungata e posticipata al 2021 dopo l’emergenza covid-19 che ha di fatto cancellato 6 mesi di eventi). Per quello che ha da mostrare e per quello che ha saputo organizzare.
Tra il 2014 e il 2016 è stata realizzata la nuova stazione ferroviaria, su progetto dell’architetto spagnolo Oriol Bohigas. Si sviluppa su tre livelli ed è totalmente priva di barriere architettoniche. Per chi arriva a Parma in treno, è il biglietto da visita della città. Un benvenuto accogliente ed elegante. Come la città.
Vediamo allora quali sono i luoghi da non perdere se si vuole visitare Parma e dintorni.
PALAZZO DELLA PILOTTA
«Ci vediamo in Pilotta» è il mantra dei giovani e degli studenti: si riferisce al grande prato che circonda il palazzo della Pilotta, luogo di ritrovo per definizione. Il punto di partenza di ogni serata in compagnia è anche uno dei luoghi più spettacolari dell'Emilia Romagna. Nel palazzo ha sede la Galleria nazionale, museo che conserva capolavori del Correggio e del Parmigianino.
 
Ma il gioiello forse più splendente è il Teatro Farnese: costruito interamente in legno nel 1618, è il primo esempio di teatro moderno e ha un unicum armonioso e inconfondibile. La Guida verde del Touring Club Italiano dedicata all'Emilia Romagna segnala entrambi, la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese, con "due stelle", indicandoli come i capolavori da non perdere.
COLLEZIONI UNICHE
Fra i musei, oltre alla Galleria Nazionale, da segnalare il Glauco Lombardi, che ospita cimeli storici e artistici su Maria Luigia d’Asburgo e Napoleone Bonaparte, oltre a numerose opere e preziosi documenti relativi al Ducato di Parma nei secoli XVIII e XIX; la casa museo di Arturo Toscanini, dedicato alla vita e alle opere del grande direttore d’orchestra parmigiano, e il Museo Giordano Ferrari, che espone a rotazione i burattini e le marionette della ricchissima collezione interna.
LA PIAZZA E LA CAMERA
Gli altri monumenti imperdibili a Parma sono il Duomo, capolavoro di romanico padano; il Battistero ottagonale, progettato tra XII e XIII secolo ed edificio simbolo della città; e gli affreschi della Camera di San Paolo.

Piccolo gioiello della pittura rinascimentale, situato all'interno dell'ex monastero di S. Paolo e realizzato tra il 1519 e il 1520 dal pittore emiliano Antonio Allegri detto il Correggio, la Camera era in origine parte dell'appartamento privato della committente, la badessa Giovanna da Piacenza. Correggio ideò per la stanza una decorazione di derivazione classica e mitologica.


 

Attigua alla camera di S. Paolo c'è un'altra camera affrescata solo qualche anno prima da Alessandro Araldi: il confronto tra le due camere mette in risalto la modernità del Correggio, che deve aver tratto ispirazione per quest'opera dai dipinti romani di Raffaello e di Michelangelo.
La Camera di S. Paolo è uno dei luoghi dove verrete accolti dai Soci Volontari Touring, nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi.

(NB. A oggi, 20 giugno 2020, la Camera di S. Paolo è chiusa per l’emergenza coronavirus.)

A PIEDI NUDI NEL PARCO
Molte altre sono le eccellenze artistiche: la basilica della Madonna della Steccata, con il ciclo di affreschi iniziato dal Parmigianino e proseguito dai suoi allievi; l'antica Spezieria di S. Giovanni, unico esempio italiano di farmacia cinque-seicentesca, all’interno di un complesso monastico originario del X secolo; e il Parco Ducale, vasto giardino all’italiana che ospita l’omonimo palazzo che fu del duca Ottavio Farnese. Luogo ideale per una passeggiata fra i viali di ghiaia bianca e per rivivere l’eleganza e il fasto aristocratico del Settecento, fra lontani, statue e alberi secolari.
LA CHIESA CHE DIVENNE PRIGIONE
C’è poi un luogo particolare, da poco tornato all’originario splendore: è la chiesa di S. Francesco del Prato in piazza S. Francesco. Trasformata in carcere da Napoleone nel 1810 e come tale utilizzata fino al 1992, è stata protagonista di un’imponente restauro: sono state eliminate le inferriate e altri interventi interni hanno ripristinato l’architettura originaria di questo gioiello gotico, sulla cui facciata spicca un rosone del 1461.
PARMIGIANO, CULATELLO E PROSCIUTTO DI PARMA
Se Parma è anche Città Creativa Unesco per la Gastronomia lo si deve alle sue delizie che la rendono celebre nel mondo, come il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello Dop e il Parmigiano Reggiano. Per assaggiarne un Parmigiano Reggiano, l’ideale è prenotare una visita guidata in caseificio, così da scoprire le fasi di lavorazione e assaporare pezzi di diverse stagionature.
Il sistema dei Musei del Cibo è nato per valorizzare otto prodotti locali che hanno reso unico il territorio di Parma: parmigiano reggiano, pasta, fungo porcino, culatello di Zibello, prosciutto di Parma, salame di Felino, vino e pomodoro.
 

Ogni museo occupa una dimora storica ed è nato dove è radicata la produzione del prodotto, fra 10 e 60 km da Parma. Il Museo della Pasta condivide la sede con il Museo del Pomodoro a Collecchio, alla Corte di Giarola, complesso monastico sulle sponde del Taro e punto di passaggio della Via Francigena.
Oltre alla pasta e al pomodoro, troviamo il Museo del Parmigiano Reggiano, a Soragna; il Museo del Culatello di Zibello, il Museo del Salame Felino, il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro, il Museo del Vino, ospitato nella magnifica Rocca Sanvitale di Sala Baganza, e naturalmente il Museo del Prosciutto di Parma, probabilmente il prosciutto crudo più famoso e apprezzato d’Italia, con sede a Langhirano.

I DINTORNI
Molti sono anche i tesori della provincia di Parma. Ricordiamo le Bandiere arancioni di Busseto e Fontanellato, paesi insigniti del marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. Se Busseto lega il suo nome e la sua storia a Giuseppe Verdi, cui diede i natali, fiore all’occhiello di Fontanellato la Rocca, una delle meglio conservate dell’Appennino. La Rocca fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, una rete di 24 rocche, fortezze, manieri presente nelle due province dell'Emilia. Costruzioni importanti, spesso imponenti e suggestive, realizzate dal Medioevo alla Belle Époque da nobili famiglie che hanno fatto la storia d’Italia e che sono aperte e visitabili.
 

Sempre a Fontanellato, in località Masone, si trova il Labirinto della Masone, parco culturale unico nel suo genere, realizzato da Franco Maria Ricci, editore e designer parmigiano, nel 2015. Comprende un labirinto in bambù (il più grande al mondo di questo genere: il percorso d’uscita è lungo oltre tre chilometri) e spazi che ospitano la sua collezione d'arte, la sua casa editrice, mostre temporanee, conferenze e concerti.

INFORMAZIONI
- Per ogni informazione per la visita, utilissimo il sito web del Comune di Parma: www.parmawelcome.it.
- Per andare alla scoperta della Food Valley, dei suoi sapori e dei suoi musei, il sito di riferimento è www.visitemilia.com; mentre gli otto musei del cibo hanno un portale unico che li racconta: www.museidelcibo.it.
- Per conoscere il circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, www.castellidelducato.it.
- Il sito del labirinto della Masone, infine, è www.labirintodifrancomariaricci.it.
MONDO TOURING
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- Le schede dei borghi Bandiera arancione sul sito www.bandierearancioni.it; per scoprire tutti i luoghi Aperti per Voi dai Volontari Tci, cliccate qui.
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