Parlare di Canton Ticino come meta turistica sembra, per gli abitanti del Norditalia a prima vista tempo sprecato. Ma non è vero, nonostante il cambio della valuta assai sfavorevole. Infatti località appena oltre confine come Mendrisio per gli outlet (Foxtown e Serfontana) e Lugano per l suoi musei e la bellezza del lago sono stravisitati dagli italiani, ma non è così, per esempio, per Bellinzona. Eppure la città merita d'essere scoperta, anche se ciò vuol dire superare Lugano e valicare il Monte Ceneri. Ne vale la pena.

Bellinzona, capitale del Ticino e quindi centro amministrativo importante, riserva parecchie sorprese e fa sentire il turista italiano a casa, non solo per la lingua, ma per l'aspetto generale del bel borgo.

Già lo stemma comunale fa sentire di casa: infatti è costituito da un bel biscione visconteo, che a Milano è ben conosciuto, segnale evidente che storia e i legami con il capoluogo lombardo, nonostante siano passati cinquecento anni dalla separazione con il resto della Lombardia non sono stati dimenticati del tutto. Un altro carattere che fa sentire a casa i lombardi è la struttura del vecchio borgo, le vie e le piazzette del centro storico, l'eleganza di certi palazzotti, alcuni portici. Ricorda molto alcuni angoli di Domodossola, oggi in Piemonte, ma un tempo, come ci ricorda la storia, altro dominio visconteo e quindi sforzesco. Il parallelo ci viene soprattutto quando ci si trova nello slargo di piazza Nosetto, davanti al novecentesco palazzotto del Comune: l'atmosfera è decisamente lombarda, per non dire milanese.

Ciò che fa però di Bellinzona una preziosa meta turistica da visitare sono i suoi tre castelli, nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'Unesco. A partire da Castelgrande o Castel Vecchio, che domina sulla cima di uno sperone roccioso, una delle principali piazze della città, chiusa da un lato da un moderno supermercato. Vi si accede a piedi per un larga via selciata o più velocemente attraverso un moderno ascensore scavato nella roccia, che parte dalle piazza sottostante. L'ingresso al castello, costruito dai Visconti per difendere la città dagli attacchi dei Confederati, è gratuito e ciò determina un flusso costante di turisti. La bellezza del luogo è data dal panorama sulla città, dal vasto cortile interno e dalle sue mura, ma soprattutto dalla cosiddetta murata che partendo da uno spigolo del castello scende vasta con le sue cortine nella piana sottostante della città come grande muraglia di difesa dell'abitato. All'interno del castello si trova poi anche il Museo storico e un ristorante.

Anche il secondo maniero, il Castello di Montebello, detto anche Castel piccolo, sul lato apposto della città merita una visita anche se comporta una salita a piedi per un ripido sentiero selciato che parte sul fianco della collegiata dei Santi Pietro e Stefano. Dalle mura del castello gran panorama sulla città e sul Castelgrande. Anche qui all'interno trova ospitalità un museo archeologico.

Il terzo maniero, il Castello di Sasso Corbaro, il più lontano e alto, necessita di una ulteriore salita e risulta di fatto il meno frequentato dai turisti.

Arrivare

Bellinzona è comodamente raggiungibile in treno da Milano sia con il passante ferroviario che termina a Chiasso, da dove si prosegue per Bellinzona, sia direttamente con i convogli Tilo (Ticino-Lombardia) frutto di un accordo transfrontaliero tra le Ferrovie federali svizzere e Trenord.

Dormire

Hotel L'Internazionale,piazza Stazione 35, tel. 0041.91.8254333; www.hotelinternazionale.ch. Da 100 euro.

Mangiare

Cantinin dal gatt, vicolo al Sasso 4, tel. 0041.91.8252771. Piatti di carne e selvaggina, ma anche di pesce. Da 60 euro.

Info

Ticino Turismo, via Lugano 12, Bellinzona; www.ticino.ch.

Ufficio svizzero del turismo, via Palestro 2, Milano; www.myswitzerland.com.