Costa Azzurra. Un nome, un mito. Eppure un territorio ancora da scoprire, dietro alla Promenade des Anglais a Nizza e alle spiagge lungo il Mediterraneo. Dopo aver riunito in un primo articolo dieci esperienze per una vacanza slow, sia lungo la costa sia nell'entroterra fino ad arrivare sulle Alpi, ora vi proponiamo dieci mete per una vacanza a tutta cultura, tra arte e savoir-faire, così presente in questa parte di Francia. 
Ecco i nostri consigli per una vacanza d'arte e cultura in Costa Azzurra. 

1. NIZZA, PATRIMONIO UNESCO
Una grande novità degli ultimi anni a Nizza. La quinta città di Francia, il faro indiscusso della Costa Azzurra, nel 2021 è entrata nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco. A meritarsi l'ambito riconoscimento non tanto un monumento o il centro storico, ma gran parte del nucleo urbano, che - come si legge nella motivazione Unesco - "testimonia l'evoluzione della località climatica invernale".

L'urbanistica e l'architettura di Nizza raccontano infatti la sua storia come centro di villeggiatura invernale fin dalla metà del XVIII secolo: basti pensare che nel 1832 la città, allora parte del Regno di Savoia-Piemonte-Sardegna, adottò un piano regolatore urbanistico con l'obiettivo di renderla attraente per gli stranieri. Poco dopo, il Camin dei Inglesi, un modesto sentiero largo 2 metri lungo la riva del mare, fu ampliato fino a diventare una prestigiosa passeggiata, conosciuta come Promenade des Anglais dopo che la città fu ceduta alla Francia nel 1860. Un ottimo pretesto per scoprire e riscoprire la città, semplicemente passeggiando per le sue vie e ammirando giardini, ville, palazzi.


Nizza, Ancien Hôtel Régina - foto H. Lagarde​

Per gli amanti dell'arte, ricordiamo che Nizza è costellata di splendidi musei: il Musée d'Arte Moderne et d'Art Contemporain (MAMAC), ricco di sculture di Yves Klein e Niki de Saint-Phalle (tra novembre e dicembre è anche una delle sedi del festival OVNI, dedicato alla video art); il "classico" Musée des Beaux-Arts; l'originale Museé international d'Art Naïf Anatole Jakovsky; il Musée Départemental des Arts Asiatiques, realizzato dal famoso architetto giapponese Kenzo Tange; e, a Cimiez, due grandi musei dedicati a fondamentali interpreti dell'arte contemporanea: Marc Chagall (con le 17 grandi tele del Messaggio Biblico) e a Henri Matisse. Di che passarci una settimana! 


Musée d'Arte Moderne et d'Art Contemporain (MAMAC), Nizza - foto VdNice

2. MUSEI E VILLE TRA MENTONE, MONACO E BEAULIEU-SUR-MER
Mentone è celebre per il suo centro storico, dall'aspetto così tipicamente ligure, e per i suoi giardini lussureggianti, di cui abbiamo parlato nel primo articolo, ma conserva anche molti musei degni di nota: in primis quello dedicato a Jean Cocteau, che fu letteralmente rapito da questa città a misura d'uomo, fatta di eleganza e di luce. Il poeta ed artista, uno dei più versatili del Novecento, decorò, su richiesta delle autorità cittadine, la Sala dei matrimoni nel Municipio (1957-58), stupenda con i suoi affreschi; e poi chiese di creare un suo museo-testamento nel Bastione cittadino, ancora oggi visitabile. Notevole e di tutt'altro genere anche il Musée de Préhistoire régionale, dedicato ai ritrovamenti fossili nell'area.


Mentone - foto Thibault Touzeau-Cohen/CRT Côte d'Azur France

Procedendo lungo la costa, non possiamo non consigliarvi uno stop a Cap Moderne: in uno dei punti più belli del litorale di Cap-Martin, sorge la villa E1027, realizzata nel 1926 e ornata nel 1939 dalle pitture murali di Le Corbusier; è stata appena riaperta dopo anni di restauri. Lo stesso Le Corbusier trasformò la vicina villa Étoile de Mer nello studio del suo gruppo di lavoro, mentre nel Cabanon decise di costruire quella "machine à habiter" che era al centro delle sue teorie. Un complesso straordinario per capire da vicino la geniale opera dell'architetto francese.


Cap Moderne - foto A. Viand/Centre des Monuments Nationaux

Poco lontano, sempre lungo la costa procedendo verso ovest, ecco Monaco, dove si ammira il palais du Prince, ovvero il palazzo del Principe, nuovamente riaperto dopo i restauri, e si rimane stupefatti di fronte alla ricchezza della collezione di automobili del Principe di Monaco, iniziata alla fine degli anni Cinquanta e poi aperta al pubblico nel 1993: un centinaio di superbe automobili che non mancheranno di sedurre gli appassionati di motori. Poco lontano, da non perdere la curiosa Villa grecque Kérylos a Beaulieu-sur-Mer, la ricostruzione moderna - voluta dall'archeologo Reinach nel 1902 - di una dimora signorile della Grecia antica: la villa contiene pezzi archeologici autentici e alcune copie di reperti custoditi nel Museo archeologico di Napoli. Anche il giardino a picco sul mare è stupendo, così come la vista sul Mediterraneo.


Villa Kerylos, Beaulieu-sur-Mer - foto Camille Moirenc/CRT Côte d'Azur France

3. LA MAGIA DI SAINT-PAUL-DE-VENCE
Uno splendido villaggio di pietra chiara, che troneggia su una cresta rocciosa: Saint-Paul-de-Vence è senz'altro all'altezza della sua fama, fotogenico a qualsiasi ora del giorno, con i suoi verdi lecci e il campanile che domina la cinta muraria. Non c'è da stupirsi che star di tutto il mondo l'abbiano scelto come loro buen retiro. Anche perché l'intrico di strardine lastricate con ciottoli antracite, le belle dimore decorate con sculture o blasoni, i negozietti chic - pasticcerie, gallerie, antiquari - non possono che stupire, soprattutto lontano dalle ore di punta.

Ma, attenzione: è un peccato limitarsi al borgo fortificato. Perché a pochi metri dal centro si trova, fin dal 1964, una straordinaria raccolta privata d'arte moderna e contemporanea: si chiama Fondation Maeght, dal nome dei coniugi collezionisti Marguerite e Aimé Maeght. Una costruzione perfettamente integrata in una pineta, tanto da confondere i riferimenti: ci si chiede spesso se ci si trova all'esterno o all'interno. Furono molti grandi artisti, amici della coppia, a contribuire alla realizzazione: Chagall disegnò i mosaici, Miró e Calder concepirono sculture, Braque creò una vasca decorata, Giacometti dispose alcune delle sue indimenticabili sculture, raffiguranti i famosi personaggi allungati o "fermati" mentre camminano. A oltre un lustro di distanza, la magia è immutata.


Fondation Marguerite et Aimé Maeght, Saint-Paul-de-Vence. Foto J.J L’Héritier © Archives Fondation Maeght

La vocazione all'arte contemporanea del paese si evince anche dalla recente riapertura della Fondation CAB: completamente rinnovata da Charles Zana, architetto e interior designer, dispone di diversi spazi espositivi, ma anche di una libreria, un ristorante, un giardino alberato con vista su Cap d'Antibes, quattro camere uniche e una casa smontabile Jean Prouvé. Un'altra chicca è la Chapelle du Rosaire, a pochi chilometri di distanza, appena fuori da Vence. Fu progettata nientemeno da Henri Matisse: "Voglio che coloro che entrano nella mia cappella si sentano scaricati dai loro fardelli" disse l'artista, che la considerava il suo capolavoro. Vetrate, ceramiche e affreschi raccontano di un capolavoro senza tempo. 


Fondation CAB Saint-Paul-de-Vence © Antoine Lippens/Fondation CAB

4. ANTICHE TRADIZIONI E CUBISMO A BIOT
Biot - attenzione: pronunciare il nome con una bella t marcata, contro ogni regola francese! - è un altro paese ricco di fascino, le cui stradine conducono verso una piazza porticata con accoglienti caffè all'aperto e rigattieri sotto le gallerie a sesto acuto. La sua fama si basa sulla ceramica, un artigianato che qui è specializzato da tempo nella fabbricazione di grandi giare; poi, più recentemente, vi si è diffusa l'arte del vetro soffiato. Pare che, negli anni Cinquanta, un giovane ceramista desiderava sposarsi con la figlia di un collega, che però non voleva un genero come concorrente; così, il "Romeo" di Biot iniziò a lavorare il vetro, con grande successo... Per saperne di più su entrambe le produzioni, ecco il Musée d'Historie et de Céramique biotoises, la vicina Poterie Provençale (che dal 1920 produce vasellame, anfore e vasi da giardino) e varie vetrerie aperte alle visite, tra cui l'Atelier Pierini e la Verrerie du Biot. 


Atelier Pierini, Biot - foto Yann Savalle/CRT Côte d'Azur France

Ma anche a Biot si mescolano antichi saperi e arte moderna: nel paese è infatti presente il Musée national Fernard Léger, il più importante museo dedicato al pittore cubista, impreziosito da due grandi, bellissimi mosaici posti all'esterno dell'edificio, realizzati dopo la sua morte riprendendone i progetti. Nel museo sono esposte quasi 350 opere, dono dello Stato e della vedova dell'artista. Come spesso accade, in Costa Azzurra, il confine spaziale tra artigianato e arte è davvero molto sottile.


Musée national Fernard Léger, Biot - foto Camille Moirenc/CRT Côte d'Azur France

5. LE SORPRESE DI MOUGINS
L'entroterra di Cannes è costellato di paesi ricchi di fascino e popolati da artisti: un altro nome, forse meno noto ai turisti italiani, è quello di Mougins, un tipico borgo provenzale con le sue spirali di stradine avvolte attorno a una chiesa. Qui gli eroi locali sono due: il primo è Pablo Picasso, che dal 1961 lo elesse a fissa dimora e che vi morì dodici anni dopo per un attacco di cuore - nel Musée de la Photographie André Villers erano conservati magnifici ritratti dell'artista spagnolo, immortalato sotto ogni angolazione dai meastri del bianco e nero (Doisneau in primis); il secondo è Roger Vergé, uno dei più grandi cuochi contemporanei, in onore del quale si tiene ogni anno un festival chiamato Les Étoiles de Mougins

Tra vicoli e gallerie d'arte, sono almeno due le perle da non perdere. La prima è di recente inaugurazione: il museo della fotografia appena citato ha visto ora prendere nuova luce con il Centre de la photographie de Mougins, un nuovo, grande spazio dedicato alla fotografia in ogni sua forma, sede di mostre temporanee. 


Centre de la photographie de Mougins - foto Ville de Mougins

La seconda invece è il MACM, ovvero il Musée d’Art Classique de Mougins - una struttura tanto piccola quanto eccezionale in cui il collezionista britannico Christian Levett ha voluto esporre i suoi tesori, testimonianze di altissimo livello qualitativo da 5000 anni fa ai nostri giorni. Sarcofagi egizi e marmi romani sono messi a confronto con opere d'arte contemporanea, in una continua, sorprendente visione.


MACM, Mougins - foto Ville de Mougins/JGuido

6. CERAMICHE E AUTORITRATTI TRA VALLAURIS E LE CANNET
Come a Mougins, anche nella vicina Vallauris Golfe-Juan il nume tutelare è Pablo Picasso. Forse ancora di più: le sue foto sono in tutti i bistrot, il suo ricordo è ancora vivo e nella cittadina aleggia lo spirito dell'inventore del cubismo. Fu proprio Picasso, insieme a Cocteau, a orientare il già presente artigianato della ceramica verso una produzione artistica: oggi si visita Vallauris per ammirare la ceramica d'arte, realizzata da artigiani riuniti ormai da tempo in un'associazione in cui è fondamentale l'impegno di qualità. Se siete interessati, il Musée de la Céramique allestito nel castello racconta la storia della ceramica locale e presenta le opere di Picasso ispirate alla mitologia greca, alle donne, alla tauromachia. Sempre nel castello, è allestito il Museo Magnelli, dedicato al pittore fiorentino pioniere dell'arte astratta.


Ceramica a Vallauris - foto Yann Savalle/CRT Côte d'Azur France

Basta fare qualche chilometro per spostarsi a Le Cannet, cittadina strettamente legata alla vita del pittore Pierre Bonnard (1867-1947), figura di spicco dell'arte francese di fine Ottocento e prima metà del Novecento. Il Museo Bonnard, tutto a lui dedicato, ha festeggiato nel 2021 il suo decimo anniversario. 


Musée Bonnard, Le Cannet - foto CRT Côte d'Azur France

7. GRASSE, LA CAPITALE DEL PROFUMO
È da tempi antichi che a Grasse si parla di profumi: fin da quando la cittadina nell'entroterra di Cannes si specializzò nella conciatura delle pelli e, per addolcire il forte odore del cuoio, lo profumò tanto da diventare famosa per i suoi guanti odorosi. Siamo nel Cinquecento e la fama di Grasse divenne tale grazie anche a Caterina de' Medici, figlia di Lorenzo, vera e propria cultrice del profumo. Negli stabilimenti di Grasse venne inventata l'estrazione a freddo, poi la distillazione, fino ad arrivare al 1930, quando Coco Chanel decide di inventare un profumo in omaggio al suo amore perduto: nascerà così il celeberrimo "numero 5". 


Musée International de la Parfumerie, Grasse - foto Camille Moirenc/CRT Côte d'Azur France

Per scoprire questa affascinante e profumata storia, niente di meglio che una visita al Musée International de la Parfumerie: nelle sue sale sono esposti e raccontati materie prime, strumenti, usi, ingredienti segreti e insospettabili, nonché spiegata la sottile linea che distingue l'alta profumeria da quella industriale. Dal museo dipendono anche i Jardin du MiP, nella vicina Mouans-Sartoux, un delizioso giardino botanico che propone un percorso olfattivo atteraverso le decine di specie di piante e fiori utilizzati nei laboratori della zona. E per annusare i profumi? Aromi di lavanda, arancio, rose, ma anche fiori provenienti da paesi tropicali accolgono i visitatori che si recano presso le principali aziende profumiere di Grasse, vere e proprie depositarie del celebre savoir-faire locale: Galimard mostra i suoi laboratori, oltre che il "naso" e la palette del profumiere; Fragonard offre un museo denso di oggetti storici; Molinard, familiare ed esclusiva, espone alcuni dei flaconi orgiginali creati per la maison da Baccarat e Lalique. Di che rimanere inebriati!


Parfumerie Fragonard, Grasse - foto Yann Savalle/CRT Cote d'Azur France

8. A CANNES E ANTIBES PER EVENTI E FESTIVAL
Dopo l'entroterra, eccoci di nuovo sulla costa per visitare Cannes e Antibes Juan-les-Pins. Nella città capitale indiscussa del cinema anche altre arti hanno il loro spazio: come la danza, attorno a cui viene organizzato il Festival de Danse Cannes – Côte d’Azur France, con compagnie francesi e internazionali per "celebrare la danza e riscoprire l'essenziale effervescenza della diversità coreografica". C'è anche molto della settima arte, ovviamente: il recente progetto "Cannes on Air" mira a promuovere lo sviluppo dell'industria audiovisiva, con l'obiettivo di creare le basi per lo sviluppo di tutti gli "anelli" della catena della creazione di contenuti audiovisivi. Ne fa parte l'originale festival Canneseries, istituito nel 2018, che mira a promuovere serie da tutto il mondo e diventare la voce di quest'arte moderna, popolare e ultra-creativa.

Ad Antibes Juan-les-Pins l'appuntamento è invece a dicembre, quando viene organizzato in città il Weekend du design et des arts, dedicato appunto al design e alla creazione moderna. Molti gli espositori in quella che è una fiera-esposizione del settore da non mancare. Non dimentichiamo poi, per chi visiterà la città, che gli interni del castello Grimaldi custodiscono le opere di Picasso lasciate alla città in ricordo del suo soggiorno allietato dalla gioia per la guerra appena finita: tra i capolavori del Musée Picasso la grande composizione La Joie de Vivre, schizzi, disegni e ceramiche. Mentre, per gli appassionati, è da visitare anche il Museo Peynet, dedicato ai celebri fidanzatini disegnati da Raymond Peynet.


Week-end du Design & des Arts, Antibes Juan-les-Pins © Laurine Fleurentin

9. LA COSTA A SUD DI CANNES
Ancora due istituzioni museali poco note procedendo lungo la costa a sud di Cannes. Il castello di La Napoule, a pochi chilometri dalla città, è una delle strutture più bizzarre della Costa Azzurra, realizzato dal 1918 dallo scultore newyorkese Henri Clews e dalla moglie Marie sulle rovine di una costruzione trecentesca; le opere dell'artista e di altri interpreti del Novecento sono esposte nelle sale e nel giardino. È una castello un po' da fiaba, un po' da cinema: ideale per chi vuole sorridere e sognare, lontano dalla seriosità di altri luoghi.


Castello di La Napoule - foto Camille Moirenc/CRT Côte d'Azur France

Poi, lungo la bellissima costa dell'Esterel, nel Var, di cui abbiamo parlato nel primo articolo, si arriva a Saint-Raphaël. Qui, nel 2019, è stato inaugurato un bel museo dedicato a uno dei più famosi e importanti attori francesi, forse poco conosciuto in Italia: Louis de Funès, che fino al 1983 (anno della sua morte) lavorò in decine di film e spettacoli comici. In uno spazio di 400 metri quadrati si scoprono la vita e il lavoro dell'artista, tra poster, set cinematografici, premi, oggetti, fotografie: uno spazio ideale per scoprire la sua straordinaria carriera.

10. LA MONTAGNA CULTURALE
Per finire, vogliamo ricordare che la Costa Azzurra si estende... anche in montagna! Non è uno scherzo o un gioco di parole: il territorio alle spalle di Nizza, al confine con Liguria e Piemonte, fa ancora parte della Costa Azzurra e regala bellissimi scenari alpini, da scoprire anche a settembre e ottobre, quando i boschi prendono i colori dell'autunno e ancora le temperature non sono quelle invernali. 

Per chi è in cerca anche tra i monti di proposte culturali, consigliamo una visita a Tende (in italiano Tenda), dove il Musée départemental des Merveilles offre un'eccellente introduzione alle incisioni rupestri e alla storia dell'area. 


Tenda - foto Georges Veran/CRT Côte d'Azur France

Da non mancare, infine, la visita a un vero gioiello nascosto: la piccola chiesa di Notre-Dame des Fontaines (in italiano Nostra Signora del Fontan), nel territorio di La Brigue (Briga Marittima). Immersa tra i boschi e le montagne, all'esterno è un edificio senza grandi attrattive, ma quando si varca la soglia... si rimane stupefatti di fronte agli affreschi medievali che la ricoprono in ogni sua parte, ben 220 metri quadri di scene vivide e appassionanti. Anche perché non c'è elettricità, all'interno della chiesa: l'esperienza è di quelle memorabili.


Santuario di Nostra Signora del Fontan (Notre Dame des Fontaines), La Brigue - foto © Michel Royon / Wikimedia Commons

INFORMAZIONI
Sito web Côte d’Azurcotedazurfrance.fr (in francese e in inglese), con tutte le informazioni per la visita e i rimandi ai siti locali. Consigliamo di partire dalla pagina con tutte le località. Profilo Instagram @visitcotedazur e canale Facebook visitcotedazur; hashtag #CotedAzurFrance