Da Milano, Torino e Genova, Tortona dista meno di un’ora di tragitto. Un tempo la cittadina in provincia di Alessandria era un importante snodo commerciale e vescovile, oggi ha ereditato il meglio delle architetture del passato, come il Duomo, palazzo Guidobono e il palazzo vescovile e, contemporaneamente, ne ha messo in risalto le specificità trasformando alcuni edifici in musei e pinacoteche come è successo grazie alla Fondazione Cassa di risparmio di Tortona. Proprio qui si svolge, fino al 19 febbraio, la mostra La meraviglia della natura morta. 1830-1910. Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo. Una buona scusa per partire. E, dopo l’arte, perché non approfittare e andare alla scoperta della val Curone? A Volpedo, per esempio, dove il pittore Pellizza nacque e lavorò, o fino a Caldirola da dove si gode, se c’è bel tempo, uno dei panorami più belli sull’Appenino ligure e magari si scia pure.

Giorno 1.

Gli antichi Romani la chiamarono Dertona e ne sfruttarono la posizione strategica. Teodorico, re degli ostrogoti, la definì il granaio della Liguria, mentre durante il Ducato di Milano fu baluardo difensivo a sud e sotto il dominio dei Visconti prima e degli Sforza dopo assunse la forma attuale. Testimonianza diretta di questo specifico periodo di splendore di Tortona è il palazzetto medievale di corso Leoniero le cui origini risalgono al 1300. Dopo un’importante opera di restauro, dal 2007 le sale al piano terra, un tempo dedicate alle attività mercantili, sono adibite a mostre con l’esposizione di opere della collezione della Fondazione cassa di risparmio di Tortona. In queste settimane sono protagonisti i dipinti dedicati alle nature morte elaborati tra il 1830 e il 1910 da pittori del calibro di Francesco Hayez, Domenico Induno e Francesco Inganni. Un percorso affascinante e inconsueto che rapisce per eleganza e stile. E una passeggiata in città non può che confermare la sensazione che questo centro dallo splendente passato è tuttora una meta da non perdere. Ma il tour artistico non ha tempo da perdere soprattutto visto che a meno di quattro chilometri si trova Volpedo dove, nel 1868, nacque il pittore Giuseppe Pellizza. Il paese ospita lo studio dell’artista (in via Rosano 1/A, visitabile sabato e festivi nei pomeriggi) e il museo didattico che si trova in piazza Quarto Stato, ca va sans dire.

Giorno 2.

Dopo l’abbuffata artistica non c’è niente di meglio che approfittare del finesettimana fuoriporta anche per un escursione in montagna. Da Volpedo parte infatti la val Curone che sale poi fino ai 1012 metri di quota di Caldirola. Durante la bella stagione si trovano qui gli escursionisti pronti a inerpicarsi sul monte Giarolo (quota 1473 in parte percorribili in seggiovia), tutti alla ricerca del panorama perfetto sugli Appennini da immortalare nella memoria, anche della macchina fotografica. Durante l’inverno sono invece gli sciatori, speranzosi di trovare un po’ di neve, a raggiungere la località di villeggiatura che vanta buone strutture ricettive e anche numerosi impianti di risalita. Quindi non resta che incrociare le dita e fare la danza della neve, altrimenti godere semplicemente della buona gastronomia locale.

Info utili.

Da Milano e Genova Tortona è facilmente raggiungibile con l’autostrada A7; da Torino con la A21. 

Per dormire l’indirizzo più particolare della zona è Casa Cuniolo a Tortona (viale Amendola 6, tel. 0131.862113; www.gabriellacuniolo.com): un elegante edificio anni Trenta ispirato sia alle architetture bauhaus sia agli edifici progettati da Terragni. Immerso in un bel giardino propone stanze e appartamenti, nonché il ristorante e la sala da tè. Per assaggiare le prelibatezze della gastronomia piemontese, nonché il vino della produzione locale, la Vineria Derthona è l’indirizzo giusto (via Perosi 15, tel. 0131.812468; www.vineriaderthona.it). Spesa contenuta, ma grande soddisfazione con piatti al tartufo all'agriturismo Spazzarini (via Borghetto 25, Borghetto di Borbera, tel. 0143.638730).

Informazioni utili sulla mostra della Fondazione Cassa di risparmio di Tortona si trovano sul sito www.fondazionecrtortona.it. Approfondimenti e orari sul museo e sullo studio di Giuseppe Pellizza da Volpedo www.pellizza.it. Per sapere invece se la seggiovia di Caldirola è operativa e se c’è neve non resta che cliccare sul sito www.seggioviacaldirola.it