I weekend d'estate sono ideali per una gita fuori porta. Per chi non ha voglia di buttarsi su una spiaggia (e di affrontare le code del rientro) ecco qualche consiglio per visitare bellissimi castelli e fortezze in giro per l'Italia: ne abbiamo scelti cinque, tra quelli visitabili nei paesi Bandiera arancione. Sono tutti manieri panoramici, ben conservati, dai cui bastioni con un solo sguardo è possibile osservare l'orizzonte a 360 gradi. E scattare bellissime fotografie.

Vi ricordiamo che le località Bandiera arancione sono i 230 borghi certificati dal Touring per le loro qualità turistiche e ambientali. Borghi accoglienti, che presentano spesso moltissime opportunità per i turisti: dai monumenti alle specialità enogastronomiche, dalle attività sul territorio agli eventi estivi ce n'è davvero per tutti i gusti. Potete scoprire quali sono i 230 borghi eccellenti e tutta la loro offerta sul sito www.bandierearancioni.it.

Ma ora, siete pronti per un viaggio indietro nel tempo? Ecco cinque castelli - e cinque borghi - da non perdere. 

1. VOGOGNA, IL CASTELLO VISCONTEO
Siamo in val d'Ossola, nella parte più settentrionale del Piemonte. Qui si trova Vogogna (Vb), un importante centro fortificato immerso in uno splendido paesaggio: il paese, tra l'altro, è la sede del Parco nazionale della Val Grande, una delle ultime aree "wilderness" (ovvero selvagge) del nostro Paese. Un contesto di monti e foreste dove camminare senza incontrare (quasi) nessuno.

Ma qui parliamo di castelli; e il castello di Vogogna è davvero delizioso. Costruito in posizione dominante il borgo, è caratterizzato da una forma irregolare, frutto degli ampliamenti subiti nella storia, e da una bella torre semicircolare. Fu Giovanni Visconti a commissionarlo, con ogni probabilità: era il 1348 e il signore della nobile famiglia volle ingrandire il maniero addossando altri corpi di fabbrica al nucleo preesistente. Dopo la visita, scendete tra le vie del borgo medievale abbellite dai fiori...

Per saperne di più: 
- la scheda di Vogogna sul sito Bandiere arancioni

2. CASTROCARO TERME, LA FORTEZZA 
Anche l'Emilia Romagna vanta castelli di tutto rispetto. Per esempio la fortezza di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Fc), un Comune composto dal nucleo medievale di Castrocaro, perfettamente conservato, collegato da viale Marconi alla cittadella rinascimentale di Terra del Sole.

E che castello! La fortezza di Castrocaro - sono in pochi a saperlo - è una delle più vaste d'Italia ed è composta da tre distinte opere architettoniche e difensive: il Girone, che è la parte più antica, la Rocca e gli Arsenali medicei. Nel Palazzo del Castellano è allestito il Museo storico del castello e della città, con armi, arredi, dipinti, maioliche medievali e rinascimentali. Ma i due passaggi più affascinanti della visita alla fortezza sono senza dubbio la Torre delle Segrete e dei Tormenti e la terrazza panoramica, dove la vista sulle colline della zona è davvero indimenticabile.

Per saperne di più:
- la scheda di Castrocaro Terme sul sito Bandiere arancioni

3. ACQUAVIVA PICENA, LA FORTEZZA
Ci spostiamo nelle Marche per scoprire un'altra grande fortezza circondata dalle colline. Si trova nel Comune di Acquaviva Picena, a pochi chilometri da San Benedetto del Tronto. Ed è un castello incredibile, completato intorno al 1300, di quelli che si immaginano quando si è bambini: un torrione altissimo, le mura che dominano una vallata, camminamenti da cui si gode una vista straordinaria fin sul Gran Sasso e la Maiella.

Come se non bastasse, la fortezza di Acquaiva ospita un interessante museo archeologico, chiamato "La fortezza nel tempo". E ad agosto va in scena una suggestiva rievocazione storica, chiamata Sponsaliauna delle più riuscite “feste medievali” in costume d'Italia: la rievocazione storica di un matrimonio del 1234, che prevede giochi, spettacoli, balletti medievali e un fastoso banchetto nuziale (durante il quale vengono celebrati veri matrimoni!). Nel 2018 le date sono dal 2 al 5 agosto; ma anche negli altri weekend la suggestione è assicurata.

Per saperne di più:
- la scheda di Acquaviva Picena sul sito Bandiere arancioni
- che cosa vedere ad Acquaviva Picena: monumenti e il grande evento Sponsalia
- che cosa mangiare ad Acquaviva Picena
- la tradizione delle pajarole ad Acquaviva Picena

4. ROCCASCALEGNA, IL CASTELLO 
Procedendo verso sud, ecco l'Abruzzo e il borgo medievale di Roccascalegna (Ch), immerso in un contesto naturalistico incontaminato. Basta vedere la fotografia qui sotto per rendersene conto: il paesaggio di colline, boschi, campi intorno al borgo è davvero suggestivo e invita a una passeggiata all'aria aperta. Ma anche il centro storico è ben conservato, raccolto, ben conservato e risalente all’epoca medievale (come dice la motivazione per cui il borgo è diventato Bandiera arancione). 

Il cuore di Roccascalegna è comunque senz'altro il suo castello, che risale al periodo normanno-svevo (XI e XII secolo): munito di ben quattro torri e cinto da mura, è posto sulla cima di una sporgenza rocciosa, in posizione scenografica dominante sull'abitato. È impressionante constatare quanto gli uomini del passato abbiano adattato la costruzione alla roccia: il risultato è una fortezza poderosa, affascinante, panoramica, diversa da tutte le altre, di cui non potrete non innamorarvi.

Per saperne di più:
- la scheda di Roccascalegna sul sito Bandiere arancioni

5. ROCCHETTA SANT’ANTONIO, CASTELLO D’AQUINO
Concludiamo il nostro breve viaggio sulle colline della Daunia, in Puglia: qui si trova il borgo di Rocchetta Sant’Antonio (Fg), dominato dall’alto dal Castello d’Aquino, uno dei pochi esempi di architettura militare che non ha subito modifiche e risulta sostanzialmente integro. Prima di visitarlo, però, fate una passeggiata per le vie del borgo: sono molte le chiese e gli edifici degni di nota (ottimo il servizio di segnaletica, come evidenziato da Bandiere arancioni). E tutte da scoprire le fontane. 

Del castello stupiscono varie particolarità. La sua posizione, naturalmente, su uno sperone di roccia a strapiombo. Ma anche la forma, triangolare, con tre torri poste in ciascun vertice; il materiale di costruzione, una pietra giallo-ocra tipica della Daunia; i tanti livelli in cui è suddiviso. Forse l'aspetto più inconsueto è la torre ogivale, simile alla prua di una nave, probabilmente realizzata su disegno di Francesco Di Giorgio Martini. 

Per saperne di più:
- la scheda di Rocchetta Sant'Antonio sul sito Bandiere arancioni