In collaborazione con Tuscia Eventi e la Parrocchia di Santa Maria della Verità

VITERBO
Chiesa di Santa Maria della Verità      6 Gennaio 2023 ore 16:30
(Ingresso gratuito)

DANTE, LA VERGINE, IL NATALE
Piece-conferenza ideata da Giuseppe Rescifina

con
Nicoletta Zappa (soprano)
Semen Kravtsov (organista)  
                                                                                                                                  

Le citazioni di Dante nella Divina Commedia sulla nascita di Cristo sono fondamentali per capire il mistero della Salvezza.
In particolare, il grande fiorentino si riferisce al Natale nel III Canto del Purgatorio quando Virgilio spiega la capacità, stabilita da Dio, che i corpi eterei possano sentire il caldo e il gelo, possano, cioè, soffrire fisicamente tutti i tormenti che la giustizia divina ha stabilito per ciascuno di loro (tanto all’Inferno, che al Purgatorio). Si tratta, dunque, di un mistero che l’uomo non può penetrare, per via della sua limitata ragione.
Un altro riferimento al Natale è nel XX Canto del Purgatorio nel quale Dante si scaglia contro il vizio della cupidigia. Per bocca di Ugo Capeto vengono esaltate la povertà e la generosità, come virtù antitetiche dell’avarizia.
Nello stesso canto del Purgatorio quale esempio virtuoso di non attaccamento al denaro (e al potere), Dante celebra san Nicola di Myra, patrono di Bari, a completamento di quelle immagini legate al santo Natale.
L'antichissima tradizione riferita alla Legenda aurea di Jacopo da Varazze arcivescovo di Genova, che racconta per primo di Nicola, vescovo di Myra, che, venuto a conoscenza delle difficoltà economiche di una famiglia, e del proposito di quel padre di far prostituire le sue tre figlie, decidesse, di nascosto, di buttare attraverso una finestra, ripetutamente, in quella casa, tre sacchi di monete d’oro, in modo da dotare le tre «pulcelle» per il matrimonio, e quindi allontanare il rischio di una vita peccaminosa.
E ancora al verso 136 dante ricorda il canto «Gloria in excelsis Deo», che le anime dei purganti eseguono come preghiera, come gli angeli accorsi sulla stalla di Betlemme.
Nel VII Canto del Paradiso Beatrice parla a Dante del mistero della incarnazione di Gesù, che è il mistero centrale del cristianesimo.
La conclusione è affidata alla lettura del XXXIII Canto del Paradiso con la preghiera alla Vergine di San Bernardo di Chiaravalle e la visione di Dio “amor che move il sole e l'altre stelle”.
Con il il console Vincenzo Ceniti  (cell. 334.7579879)

Altre informazioni utili:

Per informazioni:

VINCENZO CENITI
Gruppo Consolare di Viterbo del Touring Club
cenitivince@gmail.com
cell. 334.7579879