Dalla magica Valle d’Ansanto al Castello del Principe Madrigalista fino al paese della “Pietra Bianca”

In esclusiva per i Soci e gli Amici del Touring visita a Villamaina, piccolo e antico borgo nel cuore della Valle d’Ansanto ed escursione alle vicine Mefiti cantate da Virgilio nell’Eneide. Visita a Gesualdo, sede del Castello nel quale il Principe Carlo Gesualdo realizzò una notevole parte della sua produzione madrigalistica. Nel pomeriggio visita al vicino centro di Fontanarosa, famoso per la sua antica pregiata “Pietra” oggetto della sapiente lavorazione della tradizione artigianale locale.

Villamaina: il piccolo borgo ha origini antichissime. Il suo nome deriva secondo alcuni da "villa" (intesa come latifondo) e "magna", ossia grande, mentre secondo altri, vista la presenza di mulini ad acqua lungo il corso del fiume Fredane, il nome deriverebbe da Villa Machina (latifondo con villa rustica ove si effettuava la molitura del grano e di altri prodotti agricoli).   Le origini di Villamaina risalgono all'epoca romana e risente nei secoli della dominazione normanna e longobarda di paesi limitrofi come Gesualdo e Frigento. La sua storia si intreccia con quella della famiglia Caracciolo sin dal Quattrocento che divennero, alcuni secoli dopo, i "duchi di San Teodoro". L'ultima famiglia importante è stata quella dei Conti di Sanfelice. L’economia si è sempre basata sull’agricoltura, sulla trasformazione di prodotti agricoli e sulle attività termali. Luoghi di particolare importanza sono le Terme di San Teodoro che risalgono alla seconda metà del XVII secolo e che oggi, grazie alle acque ricche di minerali, richiamano numerosi turisti. Di rilievo la Raccolta Museale Comune di Villamaina, una esposizione che include frammenti di epoca preistorica, preziosi elementi di età sannitica, importanti testimonianze del periodo romano, fino a materiali di età moderna.

Gesualdo «in erto colle, in ima valle e in selva» (Torquato Tasso, lettera a Carlo Gesualdo, principe di Venosa, 10 dicembre 1592). Sito al centro del paese, il Castello di Gesualdo domina l’abitato segnandone il panorama di scorci incantati dai riflessi quasi fiabeschi. Eretto dai Longobardi nel VI secolo come fortezza difensiva divenne poi presidio e sede di comando dell'ampio feudo della potente famiglia Gesualdo. Con l'avvento del Principe Carlo Gesualdo, l'antico maniero venne trasformato in una sontuosa residenza dallo stile rinascimentale. Il castello è caratterizzato da una pianta rettangolare rafforzata agli angoli da torrette semicircolari ed ha più la parvenza di un edificio signorile a uso residenziale che di un maniero-fortezza. Durante il percorso nel piccolo centro irpino, si potranno inoltre nel ammirare l'antica Fontana dei Putti, la graziosa Piazzetta dedicata al poeta gesualdino Cillo Palermo, i suggestivi vicoli del borgo Celso. L'antico abitato di Gesualdo, invece, si sviluppa lungo stradine realizzate in pietra locale sulle quali si affacciano i palazzi signorili, prima residenza delle famiglie nobili della Corte rinascimentale, ora di pubblica proprietà.

Fontanarosa: il paese è famoso per la lavorazione della paglia e della pietra, non a caso vi si trova un Museo dell'arte della Pietra della Paglia e del Presepe. La pietra a Fontanarosa esplica non solo il ruolo di materiale da costruzione, ma diviene elemento estetico - decorativo, in modo da esaltare la bellezza dei palazzi signorili, tramite l'introduzione di elementi allegorici o naturalistico - floreali. La pietra è per gli abili "scalpellini" Fontanarosani anche una grande fonte di lavoro. L’importanza della pietra per Fontanarosa, ha appunto portato alla realizzazione di un museo ad essa dedicata. Nel percorso per le strade del piccolo centro si segnalano il Santuario di Santa Maria della Misericordia, anticamente noto come Chiesa di Santa Maria del Pozzo (la cui origine è oggetto di fantastiche leggende del luogo), la Parrocchia di San Nicola che sorge di fronte la piazza principale del paese, Piazza Cristo Re, la Torre Civica di Fontanarosa alta 57 metri e risalente al 1400. Fontanarosa è inoltre famosa per la tradizione del presepe che risale circa al 1910 e per la tradizionale “Tirata del Carro", un obelisco di paglia alto 28 metri, che viene costruito e trasportato da due coppie di buoi il 14 agosto di ogni anno.

Come arrivare:

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) in Piazza Risorgimento – Villamaina (AV).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma di massima

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) in Piazza Risorgimento – Villamaina (AV).

Visita guidata al paese e poi spostamento presso le suggestive Mefiti, lago di origine sulfurea nella Valle d’Ansanto.

# Ore 12.00 : Visita guidata al Castello appartenuto al Principe Madrigalista Carlo Gesualdo.

# Ore 13.30 : Pranzo libero a carico dei singoli partecipanti che provvederanno in proprio alla scelta del ristorante e alla relativa prenotazione.

# Ore 15.00 : Dopo il pranzo, visita guidata al centro storico di Fontanarosa e al Museo dell’Arte della Pietra, della Paglia e del Presepe e a locale azienda di lavorazione della pietra.

I trasferimenti tra le località sono da considerarsi con mezzi propri.

Contributo di partecipazione:

– Socio TCI             € 2,50

– Non Socio            € 5,00

Il contributo di partecipazione comprende la visita come da programma, le spese organizzative del Club di Territorio, l’assistenza del Volontario Touring accompagnatore, l’assicurazione per la responsabilità civile.

Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email gianni.fiorentino@gmail.com 

Trasporti: mezzi propri (percorrenza complessiva di circa 15 km)

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Socio Gianni Fiorentino 347 486 9310

Guide: locali

Partecipanti: massimo 40 persone

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione

Il pranzo è libero ed è a carico dei singoli partecipanti.

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio Paesi d’Irpinia del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.